Epistolario

Mar 2020


...PASQUA!!! "AVVOLTI DALLA LUCE"

Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Mt 28,20

Martedì mattina mi ero appena alzato avevo io deciso di scrivere, ma no lo Spirito Santo, gli ultimi battiti di questa vita di Orietta volevano loro partecipare a questo suono di parole che corono oggi tra le sue righe e nei suoi canti in cielo, infatti è Lei, ora nel vento dello Spirito, a muovere i miei battiti per voi e a scrivere questa Pasqua unica, speciale e inaspettata.
Dinanzi a me un foglio, per caso tra le mani, ma nulla è per caso, …era il 16 Dicembre del 2018 nel nostro Saloncino di San Marco mentre facevamo gli Esercizi Spirituali, fu l’ultima volta che Orietta è stata con noi, da li il suo lungo cammino verso la Luce:
“...E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco,
all’improvviso lo avvolse una Luce dal Cielo, e cadendo a terra
udì una voce che diceva “Saulo Saulo perché mi perseguiti” (Atti 9, 3-4).
Ci vogliono toccare ancora queste parole, mentre rimbomba lungo i nostri percorsi, quel macigno che spiazza le nostre ipocrisie, e senza pietà, entra nelle nostre tenebre dai variopinti scuri dell’ipocrisia e dell’interesse:
“Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare,
o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto,
o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere
e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico:
tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" (Mt 25, 37-40).

Lascio che sia Orietta e regalarci il suo messaggio per la nostra Pasqua, sia Lei a condurci dentro questa Luce, sia Lei a darci i segnali di una Pasqua dove non dobbiamo solo passare dalla soglia di casa e finalmente uscire liberi da un virus che ci fa paura, ma dalle nostre tenebre che ora, proprio a causa di questo virus ci spiazzano, ci pesano, ci torturano, ma ricordati che fino a che non senti rimbombare nei piccoli e confinati spazi della tua nudità questa “Voce”, questa Pasqua quest’anno è solo una sfiga, poiché fregato da un invisibile virus, dovrai restare a casa…

DALL’ULTIMO SCRITTO DI ORIETTA: “Mentre sta avvicinandosi a Damasco con passo baldanzoso, una luce soprannaturale avvolge Saulo e lo fa cadere per terra, disarcionandolo da quelle convinzioni e da quei pregiudizi che egli sta cavalcando. Talvolta Dio agisce nel cuore dell’uomo con la forza di uno tsunami, spezzando via certezze e convinzioni profondamente radicate che ci fanno sentire superiori agli altri. Tramortito e confuso, steso a terra e incapace di muoversi e di pronunciare parole, Saulo si sente trapassare l’anima da una voce che sembra scuoterlo. “Saulo, Saulo perché mi perseguiti?” Il Signore ci chiama per nome e ci affida un incarico che non vuole dare ad altri;  dalla nostra risposta non dipende solo il nostro destino di salvezza o di perdizione, ma anche il destino di quanti ci sono da Lui affidati come nostro prossimo. In quella domanda, che la “voce” rivolge a Saulo, c’è tutta l’angoscia per l’iniquità della violenza umana che Dio, attraverso l’esperienza tragica di Gesù, ha provato sulla propria pelle.
Anche i suoi compagni di viaggio sono investiti di luce, ma non la vedono e, pur sentono la voce, non possono individuare l’origine. La chiamata di Dio è personale ed il rapporto che Dio stabilisce con la sua creatura è del tutto privilegiato ed intimo; gli altri (familiari, amici ecc) possono essere spettatori della nostra relazione con Dio, ma non hanno il diritto di interferire nella nostra risposta alla sua chiamata. I compagni di Saulo assistono al suo cambiamento e non  possono fare altro che prenderne atto con stupore e sconcerto e si sentono in obbligo di guidarlo per mano a destinazione.
Quando la Parola di Dio ci interpella e ci tocca nel profondo del nostro essere, spesso ci colpisce un senso di umiltà, di buio spirituale che i nostri mistici osano definire “la notte dello spirito” Assai raramente l’incontro con Dio ci conduce alla visione estatica della sua magnificenza, ma ci sprofonda nei dubbi, nel timore, nell’angoscia.
Anche Saulo si trova sprofondato nell’oscurità più assoluta della propria coscienza e deve essere accompagnato per mano rimanendo per tre giorni al buio e in preghiera”.

Auguri a Te, che in queste mura, ormai strette, ti trovi spiazzato per terra,
quella Voce ti raggiunga, ti trasformi, ti porti oltre i confini limitati dei nostri decreti,
ricordati che lì non c’è nessun pericolo di contagio e nessun posto di blocco che tenga,
in quella Luce tutto diventa chiaro, e strade nuove si aprono nel mattino di Pasqua,
Auguri!!!

      Badiavecchia 9 Aprile 2020         P. Mario Salvatore Oliva



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