Epistolario

Dic 2020


BUON ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO!!! ...A CHI NELLA BARCA HA FATTO SALIRE GESU’!!!

...questa è la Famiglia, immagine di Dio, comunione e Trinità, segno vivo della sua Presenza che genera, simbolo di Resurrezione che vince la morte

Famiglia in crisi….

...forse perché è saltata
una celebrazione di matrimonio?

Se dobbiamo dire il vero sono in crisi tutti quelli che ci mangiano, compresa la chiesa
con il suo tariffario da business,
...forse perchè aumentano le separazioni
e si moltiplicano le esperienze?
...forse perchè ormai si è mutato il concetto
di coppia, e chi ci è accanto ha assunto
il nuovo significato di compagnia?
...forse!!!
Coppie di fatto, coppie allargate,
coppie scoppiate, coppie delle stesso sesso???  
...è la Famiglia???


    Dobbiamo essere sinceri, il mare tempestoso che ci sta dinanzi ci fa paura, abbiamo pensato di fermarci sulla riva illudendoci che un bel dì, per miracolo, ci svegliamo e ci troviamo all’altra riva, a quella di una vita piena di gioia, colma di vita, e su questa riva ci siamo solo preoccupati di farci dei bei muscoli, allo spuntar di qualche ruga abbiamo pensato ad un perfetto lifting, creativi e con buon gusto abbiamo reso belle le nostre case con le firme più pregiate e le marche più costose.
E la nostra interiorità?  E’ questa che è in crisi!!!
Ci siamo dimenticati di renderla bella, forte, capace di scelte salde, armata per sfidare le onde dell’incomprensione, il vento contrario delle diversità, la tempesta di quegli incidenti di percorso che non siamo più capaci di prevedere...,

Toccanti le parole di Papa Francesco nei primi mesi del suo pontificato, il 4 Maggio 2013 nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma: “Non si educa, non si cura la salute evitando i problemi, come se la vita fosse un’autostrada senza ostacoli. La mamma aiuta i figli a guardare con realismo i problemi della vita e a non perdersi in essi, ma ad affrontarli con coraggio, a non essere deboli, e a saperli superare, in un sano equilibrio… Una vita senza sfide non esiste, e un ragazzo o una ragazza che non sa affrontarle mettendosi in gioco, è un ragazzo e una ragazza senza spina dorsale”
… è in crisi la bellezza del nostro animo, la limpidezza di quell’amore che siamo capaci di riversare, come un fiume capace di far germogliare i deserti aridi di questa umanità,
siamo come il cielo inquinato da dove piovono polvere sottili, e l’acqua che cade dalle nostre azioni inquina e uccide quanto c’è intorno, generando il cancro amaro che logora e consuma i tessuti vitali della felicità.
Perché continuiamo a discutere di sacra rota, di una chiesa
che deve aprirsi, di una Eucarestia da dare o da concedere?

Su questi binari non c’è nessun annebbiamento che può confonderci: per tutti c’è un giorno dove si può rinascere, per tutti c’è un raggio di sole nella notte più buia delle nostre cadute, Gesù ci ha spiazzati su questo: "In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. (Mt 21,31). Non siamo una Chiesa di perfetti, ma di salvati; non siamo un recinto di promossi, ma siamo un indicazione di Luce; non siamo i vigili che controllano il passaporto per i sacramenti, ma siamo coloro che abbiamo sperimentato l’amore:
“Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo”
Dobbiamo lasciarci trasfigurare, dobbiamo lasciare che lo Spirito Santo scende con la sua ombra e rende fecondo il nostro cuore, “Ecco, io faccio nuove tutte le cose". E soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e vere"... a colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell'acqua della vita (Ap 21,5-6).

Finchè affermeremo, nella Celebrazione del matrimonio, che i ministri sono gli sposi, finche ci emozioneremo dinanzi al tocco poetico di quel “ti accolgo nella gioia e nel dolore”, finché noi ministri del culto, ancorati al sacerdozio levitico e in concorrenza con i sindaci nel dichiarare l’avvenuto matrimonio, come se tutto è fatto nostro…                                          

“Si” siamo in crisi!!!
E’ lo Spirito Santo che ci avvolge con la sua ombra,
“Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23).
...è Lui che ci rende capaci di affrontare le sfide,
è Lui, L’Amore che non si esaurisce,
è Lui la fedeltà che non si consuma,
è Lui la forza di dire no alle tante seduzioni che ci circondano,
è Lui che sana le ferite,
è Lui che ci rende capaci di diventare testimoni

e generare figli capaci di passare all’altra riva, piuttosto che  fargli una bella casa su questa spiaggia deserta, ben custodita, viziandoli fino al collo, e tenendoli in casa fino a 30 anni ad ammirare da lontano gli orizzonti infondo al mare, insicuri di tuffarsi e con l’amara verità che, se per caso ci provano, senza saper nuotare, dovremo piangerli nel vederli affondare e fallire, giudicando la sfortuna, il silenzio di Dio, non ammettendo, orgogliosi come siamo e pieni di noi stessi, che siamo complici delle loro misfatte.

Care famiglie, il mio invito per questo Anniversario non è quello di scacciare qualche sfortuna dalla vostra casa affinchè le cose vi vadano meglio dello scorso anno,  e con una benedizione potente, scacciare qualche maledizione che vi sta alle calcagna, vi deluderei: non mi stancherò mai di dirvelo, (anche se qualcuno si possa impressionare e qualche altro mi ha già pregato di non dirlo per i suoi figli nel giorno del loro matrimonio), in questa vita dobbiamo “buttare sangue” e per tanto, l’augurio più bello viene dallo Spirito, che vi ricolma dei suoi doni rendendovi belli nell’animo, forti nel cuore, eroi per vincere le tante sfide che vi attendono, armandovi come dice Paolo:
“Prendete dunque l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi (Ef 6, 13-18).  

Possiate sperimentare la gioia!!!
Dopo una vita lunga, potervi guardare negli occhi,
ormai all’arrivo, all’altra riva, e potervi dire l’un l’altro:

“Ce l’abbiamo fatta!!!
...questa è la Famiglia,  
immagine di Dio,
comunione e Trinità,
segno vivo della sua Presenza che genera,
simbolo di Resurrezione che vince la morte”
Auguri!!!.


     Badiavecchia 25 Dicembre 2020                       Vostro Papà
                                                                          P. Mario Salvatore Oliva



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ANCHE QUEST’ANNO ...E’ NATALE!!!

BUON NATALE!!! ... non c’è notte che tenga
Bombardati dalla curva dei contagi,
travolti da attacchi di panico,
schiacciati da un ansia ormai fuori controllo,
smarriti dentro un tunnel dove il futuro prossimo
non possiede nemmeno un raggio di luce,
logorati da una crisi che fa crescere inesorabilmente
la differenza sempre più netta tra poveri e ricchi…

La Luce è venuta nel mondo
e le tenebre non l’hanno vinta Gv 1, 1-18.

...in questo scenario oscuro risuona ancora questo annuncio e corre nella notte più buia, che non fa a gara con altri secoli, ma li attraversa, richiamando i nostri sguardi spesso rimasti fissi su quei pastori e su quei misteriosi re magi pietrificati come una storia passata, strattonandoci per sciogliere quel tocco d’invidia, su chi attorno a noi brilla di luce senza lasciarsi smussare da nessun eclisse di sole!!!
Quest’annuncio corre così veloce che mai lo troveremo dietro a noi ma sempre davanti:
“La notte è avanzata, il giorno è vicino.
Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce” (Rm 13,12).


Non è un Natale così brutto poiché un “Dpcm”, ormai di moda,
segna i tocchi di un orologio e annuncia il coprifuoco…

certo se rimani sulla spiaggia impaurito da questo mare, agitato dalle onde, che ti mette paura, hai pienamente ragione a definirlo così e nessuno ti può dare torto.

Non è un Natale monco perchè il distanziamento sociale e le maschere di sicurezza
ci impediscono di darci una mano…

certo se in quella riva sei sempre intonato a cantare le note delle tue sfortune e il pentagramma delle tue sventure, non te la prendere se questa solitudine, che ti porti dentro, infondo è la stessa anche senza restrizioni.

Non è un Natale da dimenticare poichè le ricche tavole imbandite, lo scenario dei presepi viventi,
le zampogne che risvegliano le note di queste nostre tradizioni,
si sono dissolte nel silenzio di questa pandemia…

certo se in quella riva fino ad ora ti sei nutrito di sentimentalismi fugaci, di musiche natalizie, dove girando il foglio è ricominciata la stessa musica, quella che accompagna i tuoi giorni pesanti, è giusto che tutto ti fa rabbia: c’era almeno il Natale per farti dimenticare qualche pensiero... ma se non cambia nulla a che giova.

Auguri a te invece che travolto dalle onde non perdi di vista la meta e dinanzi a questo Natale riprendi più forza perché la certezza nel Cuore si fa sempre più chiara: “La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello” (Ap 21,23).
Auguri a te che su questa barca ormai logorata da tante tempeste non perdi la gioia e ti ricordi di quegli Angeli, e vai diritto sicuro, e lo sai che quel Bambino non dorme sulla Paglia ma conduce Lui la baracca: “Radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie” (Col 2,7).
Auguri a te che nonostante il vento contrario di Erode, sai che lassù c’è la stella polare che è l’unica  a tracciare la rotta nella notte più buia: “Corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù” (Fil 3,14).

A tutti i delusi di questo Natale,
a tutti quelli che attaccati al timone multimediale
attendono le uniche norme del nostro destino,
a tutti quelli che pensano che anche la novena è fallita
e questo Dio si è stancato di noi,
a tutti quelli che per un cambio d’orario pensano che si è persa la fede,
ascolta cosa dicono ancora di Lui:
“Furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro:
Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono? ” (Mc 4,41).


NON TEMERE, ALLORA, GESÙ È RISORTO, HA VINTO LA MORTE,
ECCO PERCHÉ È UN BEL NATALE!!!


     Badiavecchia 20 Dicembre 2020                        P. Mario Salvatore Oliva

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