Epistolario

Nov 2018


ARDERANNO SEMPRE I NOSTRI CUORI

BUON ANNO LITURGICO ALLA NOSTRA PARROCCHIA
Si aprirono loro gli occhi...
             ...e lo riconobbero!!! Lc 24, 13-35
Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava
con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?
Lc 24, 13-3
Sentieri, strade sparse che vanno oltre il nostro pianeta che custodisce aggiornato le sue mappe multimediali delle nostre alte tecnologie, si intersecano nei pensieri della storia, della filosofia, della cultura, delle tradizioni, e ancora, oltrepassano i confini del cielo per raggiungere il fine ultimo della nostra storia e della nostra esistenza, “Dio”, che ha plasmato l’universo e, appena ha terminato la sua opera percorrendo sette giorni, ha tracciato un ponte d’amore tra il cielo e la terra, tra la creatura e il creatore, tra la nostra piccolezza e la sua grandezza: "facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra" Gn 1 26.
Un ponte con un uomo, “Abramo”, invitandolo ad uscire verso strade incomprensibili (Gn 12,1). Le sue paure, i suoi insuccessi, i suoi drammatici dubbi sono diventati la sintesi di questa strada umana, e non solo i suoi, ma ancora di più quelli del suo Popolo, dal quale siamo nati, che per quarant’anni ha attraversato un deserto a tentoni, avanzando solo, quando si è lasciato guidare, fidandosi della “Parola”:
“Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa” (Is 43,19).

In questa vicenda c’è la nostra storia, la storia di ogni uomo, il cammino di Emmaus, di Dio, dell’uomo ribelle, del Padre misericordioso, dell’uomo che prega, del volto Luminoso che, nel roveto ardente (Es 3,2), ci indica l’unica via, di credere fino in fondo ad una promessa realizzata quando, “nella pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: "Abbà! Padre!". Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio. (Gal 4,4-7).

...e Giovanni nel Giordano, vede e gioisce, sente e si rallegra, e con Lui tutta l’Umanità!  (Gv 1, 29-34)
...e l’accesso vietato, si squarcia per sempre!  (Lc 22,45).
…e le Donne non trovano più una pietra da smuovere! (Lc 24,2).

… e i due di Emmaus???, ...credono che il loro urlo abbia ancora senso?
                                            “noi speravamo… alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti”
...e i lamentosi di turno???
...sono inermi nelle loro posizioni, nelle loro religioni fatte solo di riti???
riti che “hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. Le loro mani non palpano, i loro piedi non camminano; dalla loro gola non escono suoni! Diventi come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida!  (Salmo 113,13-16).
Nella strada di Emmaus questa presenza invisibile ci conduce a ritroso nella storia,
per poi, in uno slancio unico, farci solcare un sentiero inaccessibile
quello della Vita, Gesù, UomoDio!!!


                    OGNI UOMO POTRÀ ATTRAVERSARE CIÒ CHE È IMPOSSIBILE AGLI UOMINI!!!

Le Parole di Pietro risuonino più che mai: “Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso. All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". Pietro disse loro: "Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro". (Atti 2, 36-39).
Pietro le ha proclamate uscendo dal cenacolo, spinto dal fuoco dello Spirito, tracciando la prima mappa mondiale di questo inaccessibile ponte, dove la nave dell’umanità, spinta “dal vento che si abbatte impetuoso” (Atti 2,2), naviga l’oceano del firmamento. Ora divenuto accessibile grazie a colui che gli è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (Mt 28,18).

Che questa Parola arda nel tuo cuore!!!
    ...in te che tiri il carretto dei tuoi giorni pesanti smarrito nei sentieri dei tuoi affari e del tuo portafoglio che non sono come prevedevi e al varco aspetti qualcuno da opprimere e da fregare per quella fame insaziabile di denaro: stolti e lenti di cuore a credere!!!
    ... in te che ormai sazio dei tuoi giorni, seduto nella panchina di una piazza desolata o dietro a un tavolo intento a mischiare le carte, cerchi di afferrare gli ultimi gazzettini del giorno per ampliarli in un pettegolezzo disumano, mentre nei tuoi occhi, scavati dal tempo, porti scolpita l’amarezza del tuo animo: stolti e lenti di cuore a credere!!!
...anche in te mio caro amico d’avventura che percorri i corridoi delle nostre Chiese, credo che non ti sia sfuggito che i due di quel giorno non erano mica due di piazza, ne tanto meno cristiani non praticanti? Come gli assomigliamo! ...delusi, amareggiati, speravamo; o diciamola meglio, usati, sfruttati, incompresi; mentre nelle mani più che la Parola portiamo l’elenco impeccabile di parole dette, di parole scritte, riportate... che come gli scribi e farisei custodiamo gelosamente per lanciarle al fallo dei nostri amici di strada: stolti e lenti di cuore a credere!!!
     
Ascolta la Parola, ascoltala e riascoltala ancora, come quella nonnina, che a Padre Francesco Farsaci,
rispondeva che la leggeva più volte fino a che lo Spirito Santo non gli dava la Luce di comprenderla!!!

All’alba del nostro cammino se pur abbiamo capito poco o nulla di Gesù lasciamo che scenda nei nostri abissi, la sua Parola che sa ardere nei cuori ci darà solo una certezza, quella che Lui non è negli sconfinati cieli, né chiuso come prigioniero nei nostri tabernacoli, né nei documenti ecclesiali di idoneità per avere il passaporto di accesso, ma è li con noi e ci rimane nonostante la nostra irregolare posizione ben definita, nella nostra solitudine, nei nostri sentieri sbagliati per dirgli con un solo desiderio: Resta con noi!!!    ...E LUI RIMARRA’!!!
Rimani qui in mezzo alle nostre tempeste dove sei venuto sporcandoti dei nostri drammi,
      mangione e bevone, trasgressore del sabato e di ogni legge, reo di morte.
Rimani qui a stravolgere i nostri idoli, le nostre certezze, quello su cui confidiamo.
Rimani qui con la Tua Croce, simbolo di totale amore,
     è vero l’hai combinata grossa dandole il potere di aprire ogni sepolcro,
      scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani, di ieri e di oggi!!! (1Cor 1,23)
Rimani qui, poichè sai che l’unica cosa da fare è prendere questo nostro desiderio di libertà,
     macchiato di debolezze, di sbagli, frutto di questa terra e del nostro lavoro,
      e trasformarlo, donandoci piedi di cervo…  (Is 35,6), ali di aquile... (Is 40,11) per volare in Te,
      ...e poi farti portare alla tavola delle nostre nozze con il cielo, queste nostre giare,
      pietrificate dalle nostre delusioni, riempite dalle nostre lacrime (Gv 2, 1-11),
      mentre Tu, con meraviglia e stupore, cambiando il nostro lutto in danza (Sal 30,12),
     ci inebrierai di vino nuovo, in un’Alleanza eterna
        che unisce per sempre noi con Te, in una sola cosa (Gv 17).
E poi allora non ti vedranno più i nostri occhi ma vedranno Te in noi
     mentre spariscono i segni, si dissolvono i dubbi, spariscono le incertezze e le stanchezze.
Le porti via, le dissolvi nel nulla, e i sepolcri si aprono, le notti si illuminano,
    le strade del cielo diventano luminose nella notte e si accorciano le distanze,
    e noi, non con Te ma divenuti Te, camminiamo sulla mappa del mondo
     per portare con Pietro l’Annuncio, la Parola, la Speranza, la Gioia, la Vita.  ...E TU VIVI IN NOI!!!


Buon anno a te mio caro Amico, se vuoi possiamo condividere questo tuo pezzo di strada, non vogliamo che tu ci segua, non vogliamo che tu venga in chiesa, non vogliamo importi la nostra religione. Se tu, per un pò di strada ci permetti di camminarti accanto, ti porteremo la sua “Parola”: arderà per sempre il tuo cuore e ti regalerà slanci verso quel cielo invalicabile, che se tu vuoi, potrai volare in esso!!!
Buon anno a te Discepolo di questa mia Parrocchia, la strada che percorriamo insieme non sia animata dai fili fragili di una pianificazione di programmi ma dalla passione per Lui, che Rimane con noi e spezza il nostro pane, le nostre speranze, le nostre vite, per versarle in quel calice della sua Vita e proclamare che “non vivo più io, ma Cristo vive in me”  (Gal 2,20).
Buon anno anche a te deluso, fuggito all’alba di un cammino infranto, schiacciato dal peso della rabbia,  anche del risentimento, dove hai appeso al cuore il foglio con l’elenco dei tuoi affanni incompresi con gli errori degli altri, accecato di miopia, - oltre di te, peccato che non riesci a vedere nulla. Lui no, non è rimasto nel nostro cenacolo, Lui va oltre, e alla fine di un cammino gridagli di restarti accanto e ti aprirà gli occhi non per rivedere la nostra Comunità, questo non importa, ma Lui che rischiara la notte:
...e arderà anche il Tuo Cuore!!!
AUGURI PER QUESTO AVVENTO CHE SIGNIFICA ATTESA!!!  Ma quale? ...quella di regali scintillanti, quella di un natale da favola, quella di vacanze strepitose, di presepi che sanno regalarci solo momentanei emozioni? Questo “No”, poiché vi augurerei solo di provare i brividi di una deludente vita che si spegne, che non ha via d’uscita, persa nei labirinti di centri commerciali dove ci si trova più poveri di denaro e soprattutto più poveri di noi. Attendete solo Lui!!! ...e scoprirete che Egli vi è già accanto. Percepitene la sua Presenza, fate vibrare in voi la sua Misericordia, provate in quel presepe ad emozionarvi di un Dio che “pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso”  (Fil 2,6-7).
                         … e se per un attimo vi arderà il cuore, allora si e’ Natale, l’Emmanuele è con Te!!!

           Badiavecchia 27 Novembre 2018        P. Mario Salvatore Oliva






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