Epistolario

Nov 2023


I SEGNI che accompagneranno quelli che CREDONO!!!

BUON ANNO LITURGICO!!! ...purché siamo trovati vestiti, non nudi!!! 2Cor 5,3
Come ci siamo ridotti!!!
    ...prima ancora della terra è l’uomo al centro dell’Universo: “ l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato” (Sal 8,6)
Cosa nascondono questi infami che parlano di mondo green, cosa possono mai raccontarci quando sono i primi fautori di tutta la devastazione in atto? Il transumanesimo che corre come un treno in corsa, offusca le menti, uccide lo spirito, colora di vernice il surreale e dentro treni verniciati di natura e città tinte di foreste ci muoviamo dentro un mondo artificiale finto che, allo squarcio di un incidente torna in superfice l’odore insopportabile di tutta una fermentazione che esplode sotto la coltre dei nostri sonni tranquilli.
Come ci siamo ridotti cristiani!!!
     ...risucchiati dalla spirale della confusione ci infanghiamo colpiti dal fascino di nuovi termini come quello dell’inclusione” che di fatto è l’azione in atto di un esclusione del vero, del chiaro e del limpido. “Il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no"; il di più viene dal Maligno” (Mt 5,37).
Ci siamo messi addosso stoffe grezze su un vestito strappato da tanta prostituzione, a smascherarlo è proprio il Vangelo che svela la nostra ipocrisia, le nostre terrificanti contraddizioni, i nostri non più credibili discorsi che, rimangono sul surreale a soddisfare solo le nostre crisi esistenziali, ...e lo strappo diventa peggiore, anzi una grande tragedia che si sta consumando sotto gli occhi: un occidente devastato dall’odio, dalla divisione, da un attaccamento al potere, al successo, ad un denaro che serve solo per consumare i nostri desideri più spietati dentro un relativismo che ci divora per poi buttarci nell’inceneritore pronto.
Non c’è un mondo verde da costruire ma piuttosto il cuore nuovo dell’uomo!!! Non c’è una pastorale da reinventare!!!
Non ha senso battersi sulla smania di trovare soluzioni: è da anni che ci perdiamo dentro binari pastorali che non portano da nessuna parte, dentro inutili incontri dove il cancro della depressione è accompagnato dal sottofondo di lamento a tono retto di un disco la cui puntina incantata ripete sempre la stessa musica.
E’ da secoli che ci siamo persi dietro carrierismi che stiamo trasferendo su un laicato che ci sta imitando bene!!!
E’ da anni che celebriamo con gli orologi puntati, stanchi, annoiati, senza passione, senza entusiasmo!!!
E’ ormai normale che con una tassa complice permettiamo lo scandirsi di processioni  
mentre sotto questi  poveri santi si consuma la tragedia di questa inclusione: matrimoni non celebrati,
di adulteri senza vergogna, scelte che opprimono i deboli, rimpiazzamenti di buchi neri
dove l’interesse non è salvare le anime ma fare affari di colore per mantenere
una azienda che più che ricomporre perde pezzi e anche edificanti testimoni.


Il vino nuovo di Canan non si può mettere in questo caos di tradimenti, di nozze infrante,
di ipocrisie devastanti. Questo è “vino che allieta il cuore dell'uomo, olio che fa brillare il suo volto
e pane che sostiene il suo cuore” (Sal 114,15) ...fermenta spacca queste cose e le frantuma!!!


Siamo “DISPOSTI” a rivestirci dell’abito nuovo dello Spirito,
siamo “DISPOSTI” a lasciare questo vestito vecchio?

Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. (Col 3,7-10).
…non possiamo più prenderci in giro, non funziona più fare omelie che cercano solo il plauso della gente, la pornografia delle parole quotidianamente sui nostri social, dove tutti a copiare frasi, tutti a dire belle parole. A smascherare le nostre azioni è il lievito vecchio, lievito di malizia e di perversità” (1Cor 5,7) “Con azzimi di sincerità e di verità”, ci dice Paolo: “non mescolarvi con chi si dice fratello ed è immorale o avaro o idolatra o maldicente o ubriacone o ladro: con questi tali non dovete neanche mangiare insieme” (1Cor 5,11).

I segni autentici di quelli che credono non camuffati  hanno un marchio di garanzia!!!
Carta d’identità inconfutabile di ogni vero discepolo!!!
“Nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà
loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno". (Mc 16,17-18).

In gioco non ci sono tradizionalisti e progressisti, non ci sono praticanti o non praticanti, non ci sono vescovi con i rocchetti ricamati e vescovi che camminano con le scarpe da tennis, ma i segni di quelli che credono!!!
Spesso caduti nelle trappole dell’immagine di questo mondo dove ci siamo incastrati senza più liberarci ci siamo ubriacati delle parole affascinanti di bravi oratori, drogati dai loro numerosi like, di preti che corrono sulle papere e come star ci inebriano di un momentaneo spiritualismo che sfuma appena passa l’effetto: alla prima prova, infatti, altro che volontà di Dio, al colpo del fucile cadono le papere e anche noi, allo sciogliersi della neve si svelano le nostre scelte i nostri facili abbandoni.
Scacceranno, parleranno, prenderanno, berranno, imporranno!!!

I cinque segni quelli delle cinque dita della nostra mano, quelli della Toràh, non più scritta sulle tavole di pietre ma, dallo Spirito, scritta sul cuore dell’uomo: ...i segni del Risorto, “il frutto dello Spirito” (Gal 5,22) che agiscono sui demoni devastanti di queste ideologie green, su questa civiltà dell’usa e getta che ci detta leggi, che ci impone, ci ricatta, ci dichiara illegali, ci censura, ci fa sentire in colpa nel vortice di una paura che giustifica ogni lockdown.
Scacciamo!!! quale misericordia, quali porte aperte a tutti, quale quieto vivere, quale pace??? Devono fuggire da noi tutti coloro che operano ogni immoralità, li dobbiamo cacciare senza pietà, li dobbiamo rimandare lì da dove sono venuti in quella mandria di porci (Mt8,32) quali sono, li dobbiamo tenere distanti, e a quanti portano i loro segni, dobbiamo, come ci ha insegnato Gesù, chiamarli razza di vipere, sepolcri imbiancati (Mt23,27), fossero anche i nostri preti e i nostri vescovi, fossero i nostri politici dai colletti bianchi che si vendicano senza pietà su quanti non si piegano alle loro volontà! “La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,12).
Parliamo!!! La nostra parola non si iscrive con i vocaboli dal suono gradevole, nè con quelli di un latino arcaico, nè con quelli di una lingua internazionale che va di moda: c’è una sola “Parola” che non ha a che fare con le nostre lettere pastorali che non coincide con i nostri decaloghi: “Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita ...noi lo annunciamo anche a voi” (1Gv 1-3). Se i nostri occhi non sono rivolti a Lui ma altrove, se i nostri orecchi sono sintonizzati su questi sporchi e infami, cosa mai di vero dobbiamo annunciare? Chi volete più che ci ascolti se non c’è passione e umanità, se non vediamo più il cuore dell’uomo ma ci affidiamo all’intelligenza artificiale, se non sentiamo i battiti di chi soffre, il sussurro di grida di chi si è vaccinato e sta morendo, la vergogna sul volto per esserci lavati le mani come a Pilato dinanzi a chi discriminato lo abbiamo accusato, lasciato solo e coperto della nostra omertà? “La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto” (Eb 4,11-13).
 Prendiamo!!!  Quale silenzio, quali fatti miei per vivere sonni tranquilli!!! Non c’è più tempo, già abbastanza abbiamo fatto silenzio. Dobbiamo prendere in mano questi serpenti velenosi, prendere in mano questa menzogna mondiale passata per il bene della natura, per il bene dell’uomo: i grandi privati che detengono il 90% della ricchezza hanno compromesso, comprato i governi, hanno delle agende chiare, hanno dei programmi ben precisi. E’ chiaro a molti che dietro questa pandemenza, questa ecologia, e tutto quello che la narrazione globalista ci racconta ogni giorno, c’è un transumanesimo in atto, è una guerra contro lo spirito. Il loro piano è il controllo dell’umanità, tenerci nella paura per non sfuggire ai loro programmi, pronti attraverso gli algoritmi a censurarci appena osiamo dissentire. La digitalizzazione di tutto è la strada di questa agenda e noi non possiamo stare a guardare, non possiamo stare in silenzio, non dobbiamo farci travolgere dalla paura di una emergenza permanente, di una vaccinazione che tronca le nostre difese immunitarie, di una scienza dogmatica che ci viene imposta senza radici e senza fonti. O ci svegliamo oppure questi serpenti ci prendono loro in mano per distruggerci!!! "Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi (Lc 10, 18-19).
 Beviamo!!! Quale mascherina quali disinfettanti, quale vita da preservare, quale chiesa da chiudere???
Siamo stati i cristiani peggiori di tutti i tempi, ci ricorderanno come coloro che abbiamo creduto in una scienza folle e non in Gesù Cristo!!! Ce la siamo fatta addosso per un piccolissimo virus, abbiamo messo sotto la coltre della nostra povera fede l’amore folle di colui che ci ha detto che “anche i capelli del vostro capo sono tutti contati... valete più di molti passeri!” (Lc 12,7) , e “i nostri giorni sono tutti contati” (Sal 90). Che razza di cristiani, di ministri straordinari che per paura abbiamo negato Gesù a chi è ammalato, che abbiamo tenuto le distanze con il fratello bisognoso, che non abbiamo teso la mano a chi ci ha chiesto un po’ d’amore!!! Se non ci convertiremo e chiederemo perdono non c’è salvezza!!! Dio ci ha già rigettati e ci chiederà conto, non avrà pietà di noi, “se non vi convertiremo periremo tutti allo stesso modo” (Lc 13,3). Cristiani da quattro soli, venduti al vaccino e ai potenti di questo mondo, che per non perdere consenso e per paura abbiamo taciuto, abbiamo pensato solo alla nostra pelle. “Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura. Che cosa può farmi l'uomo? Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l'esito finale della loro vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia e non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne fanno uso. (Eb 13,6-9).
Imponiamo!!!  Come figli dell’altissimo siamo chiamati ad “edificare il corpo di Cristo, a vivere finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” (Ef 4,13). Per questa selva oscura entriamo per imporre le mani su questo mondo, non con la logica di quella candela che crede di ottenere il miracolo, non di quella novena che dopo che la fai pensi che funzioni, non abbiamo catene magiche, ne riti che prevedono futuri, noi combattiamo una battaglia persa che è già vinta, noi morti a questo mondo “cerchiamo le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio” (Col 3,1). Imponendo le mani nella potenza dello Spirito, che ci fa vivere nel già e non ancora, i paralitici di questo mondo ipnotizzati, addormentati, sedotti, si alzano e prendendo la loro barella, il letame di tante storie difficili per concimare il cuore dell’uomo (Tim Guenard la storia del concime). “In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall'altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all'anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni. (Ap 22,1-2).
Buon anno allora cari fratelli e figli amati!!! Gesù ha da fare una cosa nuova, non su questo mondo vecchio, no su otri ormai inaciditi da tanti tradimenti, ma sulla nostra vita: “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate". E Colui che sedeva sul trono disse: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose". E soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e vere" (Ap 21,4-5). Ecco che saremo il segno della sua potenza...  “...purché siamo trovati vestiti, non nudi!!!” (2Cor 5,3)

 ALCUNI AVVISI IMPORTANTI: La sera del 2 Dicembre sabato a San Marco inizieremo l’Anno Liturgico alle ore 19, segue un momento di Festa. Accogliamo il nuovo Gruppo Interparrocchiale: Enza Buemi, Giuseppe Puglisi, Daniela Linguaglossa  e il Cooperatore della nostra Identità Parrocchiale Giuseppe.
“Disposti” a rimanere fedeli alla ParolaNon lasciatevi legare al giogo estraneo dei non credenti. Quale rapporto infatti può esservi fra giustizia e iniquità, o quale comunione fra luce e tenebre? Quale intesa fra Cristo e Bèliar, o quale collaborazione fra credente e non credente? Quale accordo fra tempio di Dio e idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente” (1Cor 6,14-16).

           Verdeto Piacenza 8 Novembre 2023         P. Mario Salvatore Oliva

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