Epistolario

Giu 2023


San Basilio RINNOVARVI NELLO SPIRITO DELLA VOSTRA MENTE E RIVESTIRE L’UOMO NUOVO Ef 4, 23-24

Vestiti dello Spirito andiamo alle nozze
Quando riceviamo un invito spesso non trova casa la gioia di essere stati scelti, amati, ma piuttosto l’angoscia del regalo, la disperazione del vestito dentro il vortice soffocante delle misure sociali che nel dettame delle tradizioni, impone e obbliga regole e costumi risucchiati da un materialismo che fa da animatore, mentre il nostro campo e i nostri affari (Mt 22,6), che ci portano lontani dal vero banchetto, ci vestino di ipocrisia per porci sui nuovi palcoscenici multimediali, tra le reels di tik tok, le diapositive di instagram, e il “cuttiglio” di facebook:
sotto questa coltre si nasconde un ammasso di macerie!!!
E’ ormai sotto gli occhi di tutti questo cristianesimo occidentale in frantumi che cerca di sopravvivere ai continui infarti, dentro continui fallimenti di una rianimazione che le ha tentate tutte: obblighi, imposizioni, ricatti. L’unico a vivere vivo e vegeto è il direttore d’orchestra del tornaconto!!!
La storia si ripete!!!
Luglio è arrivato, sono ormai agli sgoccioli le ultime parate del ristorante, della mostra dei regali, - ancora manchiamo noi - soddisfatti però sono gli incassi delle banche che con il torchio delle cambiali  ci tengono a bada attaccandoci agli antidepressivi per aiutare i loro fratelli delle case farmaceutiche. Anche noi preti, sempre stanchi, infondo non ci possiamo lamentare, se pur torna il deserto, è una buona opportunità per un meritato riposo, dopo averci guadagnato qualcosina possiamo godere di qualche celebrazione in meno, insieme alle felici vacanze, tanto c’è tempo per la fede, per amare, per un po’ di passione.
Cosa vogliamo infatti che cambi se i nostri cuori battono sui nostri campi, quelli del latino dove andiamo in estasi, o quelli della messa rock che ci fa diventare una star, o sui nostri affari quelli dove abbiamo investito costosi filatteri e preziose frange, (Mt 23,5), insieme a ricami lussuosi che fanno un baffo alle firme di valentino e di armani. Cosa vogliamo infatti che cambi se sui campi dell’arcobaleno contiamo i generi nuovi: infatti cari fratelli e sorelle ora che alla f si è aggiunta la s aspettiamoci altre lettere.
Dobbiamo essere sinceri  cambiando l'ordine degli addendi, la somma non cambia, né una croce di legno, né quella di oro, né andare sulla sedia gestatoria e né andare su una utilitaria.
Era così anche ai tempi di San Basilio, ariani, pseudo cristiani, concili dove tra interessi politici e scontri tra partiti si scagliavano anatemi e c’era però chi cercava rifugio, lontano da questo mondo, nei monasteri, per vivere lontani da ogni tradimento.
Dio ha dato all’uomo il dono dello Spirito: non c’è altro fuoco che può far divampare la fede, non c’è altro vento che può farci andare liberi, non c’è rugiada che può dare vita alla nostra aridità, non c’è altra colomba che può indicarci che il diluvio è cessato ed è tornata la pace, non c’è altro soffio che entrando nelle narici di questo ammasso di fango, che ci avvolge, ci fa diventare essere vivente!!!
Dai crocicchi delle strade, (Mt 22,9) svegli finalmente dal torpore e dal sonno di questa notte infame, dove ci hanno anestetizzato tutti, nell’ipnosi di una omologazione pronta per l’ultima follia quella di chippare i nostri neuroni, spuntano loro i disobbedienti civili, gli obiettori di coscienza, che liberi da ogni paura si muovono verso queste nozze per ricevere il regalo più bello: sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un'abitazione, una dimora non costruita da mani d'uomo, eterna, nei cieli. Perciò, in questa condizione, noi gemiamo e desideriamo rivestirci della nostra abitazione celeste purché siamo trovati vestiti, non nudi. In realtà quanti siamo in questa tenda sospiriamo come sotto un peso, perché non vogliamo essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. E chi ci ha fatti proprio per questo è Dio, che ci ha dato la caparra dello Spirito.  (2Cor 5,1-5).
Dai crocicchi delle strade ogni rito diventa simbolo di una liturgia vera, è da li che il dito piegato (affresco della cappella sistina) si distende verso quello dritto di Dio: più nessuno ci detterà regole, più nessuno ci presenterà campi ed affari sporchi, liberi abitiamo la basiliade dell’amore, ospedali nuovi per curare lo spirito e l’anima, generando vita, resurrezione, luce, strade nuove, smascherando per sempre questi operatori della menzogna e dell’iniquità che ormai hanno i giorni contati.
A Te allora “consapevole” di questo invito, ti aspettiamo in piazza, tra un panino e un arancino, chissà se avrai un pò di fame e sete di verità, chissà se proprio lì dove tutte le strade si incrociano ne prenderemo una, non per svoltare verso la Chiesa ma per dare una svolta alla nostra vita???
Ora che l’invito è giunto al destinatario, e il banchetto di festa è pronto: vestiti dello Spirito andiamo alle nozze:
lo Sposo è con noi per darci il dono di diventare Dio per grazia!!!

      Castanea  26 Giugno 2023             P. Mario Salvatore Oliva



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