Epistolario

Set 2021


W SANT’UGO ABATE ...sulle onde dello Spirito

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. Sal 125
In principio Dio creò il cielo e la terra.
La terra era informe e deserta  e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu (Gn 1, 1-3).
        Sulle onde dello Spirito navighiamo questo mondo!!!
...è un messaggio inciso indelebile su questa nostra terra preziosa di Badiavecchia.

Il nostro Ugo ponendo l’Altare verso oriente dove sorge il sole, dal grembo di Maria dalla quale è sgorgata la “Parola”, ne ha scolpito i caratteri i cui raggi si sono irradiati sulla terra.  
Quante volte ci capita di perderci nella voce infernale che agita le acque:  “Non meravigliatevi della persecuzione che, come un incendio, è scoppiata in mezzo a voi per mettervi alla prova, come se vi accadesse qualcosa di strano” (1Pt 4,12).
Quante volte i corvi che si aggirano attorno ai nostri drammi ci travolgono per sbranare le briciole di speranze che ancora sopravvivono: “Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia” (Eb 13,9).
Quante volte veniamo risucchiati dai mulinelli di vento delle nostre perenni indecisioni, nel vortice di discernimenti senza via d’uscita, animati dal relativismo dei nostri giorni: “Guidami Signore sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità. Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso il guadagno” (Sal 119 35-36).

Guardiamo questa terra e il cuore trabocca di gioia!!!
Non ci rattristiamo come dice Pietro: “Siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell'oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco - torni a vostra lode, gloria e onore” (1Pt 1,6-7).
Non diamo peso se il drago muove guerra contro la Donna e la sua discendenza: “Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita” (Ap 12 4-6).
Sulle onde tempestose di tante bufere che si abbattono su di noi viene Gesù ad afferrarci con la sua mano (Mt 14,31): Lui non dorme ma è li con la forza della sua Resurrezione dove trasfigura la morte in vita, e le tante vicende, che ci piombano addosso senza pietà, diventano con stupore, momenti di grazia e fiumi di Benedizione. “Quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono (1Cor 1,27,29).
Non lasciamoci convincere da questi tuoni pandemici del terrore e della paura; della minaccia e del ricatto; dei complotti e delle discriminazioni: il meteo di quanti ci governano può anche decretare i vari colori delle nostre zone ma non ha il potere “di rendere bianco o nero un solo capello” (Mt 5,36).

E’ Festa!!!
Sia in zona rossa che in zona bianca, tra i no vax e i pro vax, nell’impotenza di un tampone che per quanto può decretare la quarantena non riesce a metterci in standby.
E’ lo Spirito che cambia la rotta; è Lui che discende e riempie di Luce i grembi sterili della terra;
è Lui che in questi due anni ha custodito i nostri sguardi; è Lui che placa le onde;
è Lui che sulle crepe di questa terra ha tracciato una storia preziosa;
è Lui che nel cantico dei monaci per secoli ed ora con quello dei Frati di S. Francesco,
    Fra Domenico e Gabriele, distoglie le dissonanze di chi tenta invano di prendere il loro posto,
è Lui che prolunga nei secoli il cantico della Beata tra tutte le donne:
    ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili (Lc 1,52);
è Lui che risplende nella Santità di Sant’ Ugo
    e ora nella venuta del nostro Arcivescovo Giovanni,
    successore degli Apostoli, nell'inaugurare e riaprire
    la nostra Chiesa di Badiavecchia, vivifica
    la preziosa eredità che custodiamo gelosamente!!!


A Badiavecchia le tenebre si dissolvono, i dubbi perdono tono,
la gioia diventa traboccante e le ferite si risanano.
Misericordia e Paternità, nell'immenso cuore del nostro Arcivescovo
trovano ora eco nel messaggio indelebile inciso su queste pietre:
ora che ritorna per aprire le porte della nostra Chiesa
al soffio della vela passiamo più che vincitori all’altra riva.


      Castanea 29 Settembre 2021         P. Mario Salvatore Oliva



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