Epistolario

Giu 2019


ARDE UN FUOCO NEI NOSTRI CUORI AUGURI A QUANTI VOLANO LIBERI SULLE SUE ALI BIANCHE

Potenza dello Spirito che anima il mondo e lo conduce al mattino di un alba che presto verrà!!! Auguri a te che non sei rimasto al sepolcro ma che libero voli tra le Sue Ali bianche!!!
Nella notte, nel cuore dei due Discepoli (Lc 24,15-35), c’è un fuoco che arde...
davanti a questa percezione svanisce
ogni ragionamento, svanisce anche la delusione
che li aveva messi su una strada di non ritorno ,
ma quel fuoco che arde, li porrà per sempre
verso un’altra direzione…


- Mi chiedo, davanti allo scenario drammatico di una chiesa che arranca, nonostante tanti cammini, tanti documenti, come mai questo fuoco non arde?
- Mi chiedo, davanti all’apatia che circonda le strade della nostra parrocchia, nonostante le tante esperienze e gli sforzi delle nostre iniziative, come mai questo fuoco non si propaga?
- Mi chiedo davanti alle tante paure che si innescano nei tanti percorsi di un mondo che si va consumando nei drammi di una economia che sembra dominare ogni scelta e ogni destino, dove sono finiti quei fuggiaschi del cenacolo che tutti sentivano parlare una sola lingua??? (At 2,8).

Dove sei o Spirito di Fuoco che apri le frontiere spalanchi le porte e illumini la notte???
NOI LO SAPPIAMO CHE TU  CI SEI, INVISIBILE MA PRESENTE,

siamo noi quei viandanti oggi delusi che ci arde il cuore mentre Gesù ci parla,
siamo noi che tra mille domande ci arrendiamo davanti a quella libertà
                            che Tu possiedi e che ci riempie di stupore,
siamo noi che oggi, mentre la mano potente della sofferenza
                con la dura falce annienta le membra della nostra Comunità
                che ti diciamo rimani “resta con noi perché si fa sera” (Lc 24,29),
siamo noi nel cenacolo delle nostre chiese, colpiti da calunnie, trattati come folli dagli Erodi di turno,
        mentre ci viene tolta la libertà del nostro poco,
        “che ti vediamo Risorto e presente in mezzo a noi” (Lc 24,31).
Che dire allora in questa Pentecoste, se non con Paolo
 “Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria
potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati;
siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,
portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù,
perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo (2Cor 4,7-10).
Siamo spinti dal soffio della tua Potenza e allora nulla più ci chiediamo
mentre cala il sipario dei dubbi, svanisce la cantilena delle nostre domande
e divampa la Fede, che nella notte profonda ci rende desti
poiché “con la nostra “perseveranza salveremo le nostre vite” (Lc 21,19).

Tu fratello che leggi
ricordati che nel Giorno di Pasqua
“solo i teli sono rimasti per terra (Lc 24,12),  e sono ancora li!
Alza lo sguardo e guarda oltre... è vero i corvi all’orizzonte divorano senza pietà la poca pelle che ci rimane e che si consuma, ma è anche vero che noi siamo di più di questa carne, siamo Spirito che crea, e soffio che da vita!!!
Alza lo sguardo e non piagnucolare davanti a una malattia disumana che sta consumando qualcuno di turno... è vero hai tutte le ragioni per farlo, ma i canti di Orietta ci portano altrove e la sua Fede ci fa volare in alto: è il soffio potente dello Spirito, che nel suo cuore che arde, è colomba che porta la pace nei cuori e ci eleva in alto!!!
Alza lo sguardo e non andare nei crocevia a raccogliere le ultime diffamazioni velenose che annunciano che il peggio deve ancora arrivare... è vero al peggio non c’è mai fine e quando si innesca l’odio, non è più la ragione a dettare le sue regole ma la superbia e l’orgoglio che annienta e distrugge, ma noi folli, tre volte cretini, scartati, quelli della cricca, ubriachi (At 2,15) che hanno tempo da perdere, siamo lì  attorno all’Altare in questa Veglia di Pentecoste, con una pace straordinaria nel cuore e immersi nell’unico canto disceso dal cielo:
"Alleluia! Ha preso possesso del suo regno il Signore,
il nostro Dio, l'Onnipotente.  Rallegriamoci ed esultiamo,
rendiamo a lui gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello.
 Potenza dello Spirito che anima il mondo e lo conduce
al mattino di un alba che presto verrà!!!
Auguri a te che non sei rimasto al sepolcro
ma che libero voli tra le Sue Ali bianche!!!

 
           San Marco 5 Giugno 2019                         P. Mario Salvatore Oliva

 scarica il documento