W SANT’UGO
Liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Gc 1,21
Liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete
con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Gc 1,21
Ci siamo fatti travolgere dall’inganno che tutte le pietre possono divenire pane, che possiamo farci adoratori di chi ci ha promesso non solo l’America ma di più, perfino di buttarci giù nel precipizio di un benessere a portata di tutti… (Lc 4,1-13) Dietro a questa menzogna abbiamo cambiato stili di vita: siamo fuggiti dai nostri piccoli paesi per trasferirci nelle città, ammassati in piccole case travolti da condomini invivibili; al lento della vita che generava e dava valore alle piccole cose abbiamo preferito rincorrere il tempo nel fast food che toglie anima e spirito alle cose, dentro un mondo artificiale che ci ruba il reale; divorati dall’usa e getta, non solo abbiamo inquinato, ma siamo diventati anche freddi, aridi tanto che come buttiamo le cose, buttiamo via un matrimonio, ogni amicizia e dando credito ai nostri soli bisogni, e allo stile di vita economico soffocante, abbiamo perso la libertà di creare e generare. Inebriati dal mondo dell’immagine siamo divorati da cambiali che come vampiri ci risucchiano nel nulla e da assicurazioni che assicurano solo una vita pesante che ci fa desiderare solo di farla finita…. Ma questa è vita???
“Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui;
perché tutto quello che è nel mondo - la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi
e la superbia della vita - non viene dal Padre, ma viene dal mondo.
E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!” (1Gv 2, 15-17).
Il cemento armato di più di un secolo ha pietrificato ogni coscienza e l’ultima iniezione, quella dell’era della confusione, è già in circolo da qualche anno, scesi i numeri e salvate le risorse, i ricconi di questo mondo possono renderci schiavi e produttori delle loro ricchezze e noi, piccoli esseri, ci consoliamo tra ansiolitici, antidepressivi, e perché no, disposti ad accogliere l’eutanasia come salto di una civiltà evoluta al passo con i tempi, definendole super valore, affinché le nuove generazioni non vedendoci ridotti all’osso non vengano traumatizzate e tranquilli con il telefonino in mano e godendosi la vita finchè dura, possono condurre la nostra stessa fine!!!
Accanto ad Uomo, che circa un millennio fa, non nelle città ma in un incavatura di queste nostre montagne dove ha costruito la vera città, possiamo trovare una svolta di marcia, che ci può salvare!!!
...se non facciamo presto, inoculati e cippati non ne usciremo vivi!!!
Non è una questione di schieramento, ieri fatta di novax ed oggi di antisistema, come Matteo Gracis, ma piuttosto è una questione di senso di marcia al contrario, per essere raggiunti da quel lieto annuncio destinato ai poveri; da quella vera libertà che non si piega a nessun ricatto; da quella luce che abita quanti ci vedono bene e non si lasciano ingannare; da quella forza che non ci fa cadere dentro nessun vortice di oppressione dove la Parola di Dio si compie!!! (Lc 4,16-20).
Non in fatti inspiegabile, perché da 21 anni, accanto ad Ugo percorriamo questi sentieri, dove le relazioni umane sono al centro; dove l’essenziale è la più grande ricchezza; dove la gratuità del fare ci meraviglia ogni giorno nel vedere il miracolo del poco che si moltiplica; dove fuori da ogni tornaconto, tutto nasce e diventa piena di vita; dove il rattoppare, e il rimettere qualcosa a nuovo ci rende felici e ti fa apprezzare ogni cosa, dal legno che accarezzi, dalla pietra che da il tocco ad ogni bellezza, dalla condivisione che ti fa comprendere che infondo non ti manca nulla. Qui a Badiavecchia non ci sono grate da costruire, assicurazioni da stipulare, ma una vita da vivere senza paure, poiché la morte non è un ostacolo ma un passaggio, la sofferenza non è un impedimento ma una strada da attraversare, da vincere, e le prove l’occasione di poterci rendere sempre più forti dentro.
Quando allora sei libero da tutte le cose che non ti posseggono,
ma ce l’hai tra le mani come un dono per generare ancora, allora sei felice e stai bene!
Tornare a parlare di Ugo non è per salvare questa terra, nè per convincere qualcuno a trasferirsi da noi, è una rete gettata in questo mare dove tutti siamo affondati per essere ripescati ancora, è rendere questa Parola viva efficace (Eb 4,12), è passare in mezzo a questo mondo, camminando al contrario, per uscire da queste sinagoghe, da questi ghetti di gente finita li per fuggire dalle proprie crisi esistenziali, per tenerci lontani da certi sistemi, fuori, disarmati e liberi; per boicottare massmedia e tutto quello che viene da questa America che domina, e ci ha resi complici di un terribile genocidio che si consuma a Gaza, dove una presidente del consiglio, con il guinzaglio al collo, si nasconde dietro un commercio di armi e con una gran faccia di suola ha il barbaro coraggio di parlare di pace e di giustizia, come se nulla fosse.
Quando sui tuoi sentieri, Ugo, verso Badiavecchia, si uniranno anche le nostre strade,
divenuti finalmente poveri, salteremo di gioia (Is 35,6); come Matteo ci alzeremo dal
banco delle imposte e senza più lacci ai piedi ti seguiremo liberi (Mt 9,9); come Bartimeo, vedendoci chiaro, lasceremo ogni mantello e ogni bottino ricavato a forza di svendere ogni nostra dignità (Mc 10,46); come Lazzaro usciremo fuori ad una nuova vita, senza
più puzza di morte e senza più bende che ci opprimono in questi sepolcri! (Gv 11,43).
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà (Is 11,6).
...e la Parola si compie!!!
Castanea 26 Settembre P Mario Salvatore Oliva
con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Gc 1,21
Ci siamo fatti travolgere dall’inganno che tutte le pietre possono divenire pane, che possiamo farci adoratori di chi ci ha promesso non solo l’America ma di più, perfino di buttarci giù nel precipizio di un benessere a portata di tutti… (Lc 4,1-13) Dietro a questa menzogna abbiamo cambiato stili di vita: siamo fuggiti dai nostri piccoli paesi per trasferirci nelle città, ammassati in piccole case travolti da condomini invivibili; al lento della vita che generava e dava valore alle piccole cose abbiamo preferito rincorrere il tempo nel fast food che toglie anima e spirito alle cose, dentro un mondo artificiale che ci ruba il reale; divorati dall’usa e getta, non solo abbiamo inquinato, ma siamo diventati anche freddi, aridi tanto che come buttiamo le cose, buttiamo via un matrimonio, ogni amicizia e dando credito ai nostri soli bisogni, e allo stile di vita economico soffocante, abbiamo perso la libertà di creare e generare. Inebriati dal mondo dell’immagine siamo divorati da cambiali che come vampiri ci risucchiano nel nulla e da assicurazioni che assicurano solo una vita pesante che ci fa desiderare solo di farla finita…. Ma questa è vita???
“Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui;
perché tutto quello che è nel mondo - la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi
e la superbia della vita - non viene dal Padre, ma viene dal mondo.
E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!” (1Gv 2, 15-17).
Il cemento armato di più di un secolo ha pietrificato ogni coscienza e l’ultima iniezione, quella dell’era della confusione, è già in circolo da qualche anno, scesi i numeri e salvate le risorse, i ricconi di questo mondo possono renderci schiavi e produttori delle loro ricchezze e noi, piccoli esseri, ci consoliamo tra ansiolitici, antidepressivi, e perché no, disposti ad accogliere l’eutanasia come salto di una civiltà evoluta al passo con i tempi, definendole super valore, affinché le nuove generazioni non vedendoci ridotti all’osso non vengano traumatizzate e tranquilli con il telefonino in mano e godendosi la vita finchè dura, possono condurre la nostra stessa fine!!!
Accanto ad Uomo, che circa un millennio fa, non nelle città ma in un incavatura di queste nostre montagne dove ha costruito la vera città, possiamo trovare una svolta di marcia, che ci può salvare!!!
...se non facciamo presto, inoculati e cippati non ne usciremo vivi!!!
Non è una questione di schieramento, ieri fatta di novax ed oggi di antisistema, come Matteo Gracis, ma piuttosto è una questione di senso di marcia al contrario, per essere raggiunti da quel lieto annuncio destinato ai poveri; da quella vera libertà che non si piega a nessun ricatto; da quella luce che abita quanti ci vedono bene e non si lasciano ingannare; da quella forza che non ci fa cadere dentro nessun vortice di oppressione dove la Parola di Dio si compie!!! (Lc 4,16-20).
Non in fatti inspiegabile, perché da 21 anni, accanto ad Ugo percorriamo questi sentieri, dove le relazioni umane sono al centro; dove l’essenziale è la più grande ricchezza; dove la gratuità del fare ci meraviglia ogni giorno nel vedere il miracolo del poco che si moltiplica; dove fuori da ogni tornaconto, tutto nasce e diventa piena di vita; dove il rattoppare, e il rimettere qualcosa a nuovo ci rende felici e ti fa apprezzare ogni cosa, dal legno che accarezzi, dalla pietra che da il tocco ad ogni bellezza, dalla condivisione che ti fa comprendere che infondo non ti manca nulla. Qui a Badiavecchia non ci sono grate da costruire, assicurazioni da stipulare, ma una vita da vivere senza paure, poiché la morte non è un ostacolo ma un passaggio, la sofferenza non è un impedimento ma una strada da attraversare, da vincere, e le prove l’occasione di poterci rendere sempre più forti dentro.
Quando allora sei libero da tutte le cose che non ti posseggono,
ma ce l’hai tra le mani come un dono per generare ancora, allora sei felice e stai bene!
Tornare a parlare di Ugo non è per salvare questa terra, nè per convincere qualcuno a trasferirsi da noi, è una rete gettata in questo mare dove tutti siamo affondati per essere ripescati ancora, è rendere questa Parola viva efficace (Eb 4,12), è passare in mezzo a questo mondo, camminando al contrario, per uscire da queste sinagoghe, da questi ghetti di gente finita li per fuggire dalle proprie crisi esistenziali, per tenerci lontani da certi sistemi, fuori, disarmati e liberi; per boicottare massmedia e tutto quello che viene da questa America che domina, e ci ha resi complici di un terribile genocidio che si consuma a Gaza, dove una presidente del consiglio, con il guinzaglio al collo, si nasconde dietro un commercio di armi e con una gran faccia di suola ha il barbaro coraggio di parlare di pace e di giustizia, come se nulla fosse.
Quando sui tuoi sentieri, Ugo, verso Badiavecchia, si uniranno anche le nostre strade,
divenuti finalmente poveri, salteremo di gioia (Is 35,6); come Matteo ci alzeremo dal
banco delle imposte e senza più lacci ai piedi ti seguiremo liberi (Mt 9,9); come Bartimeo, vedendoci chiaro, lasceremo ogni mantello e ogni bottino ricavato a forza di svendere ogni nostra dignità (Mc 10,46); come Lazzaro usciremo fuori ad una nuova vita, senza
più puzza di morte e senza più bende che ci opprimono in questi sepolcri! (Gv 11,43).
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà (Is 11,6).
...e la Parola si compie!!!
Castanea 26 Settembre P Mario Salvatore Oliva