Epistolario

Set 2024


con SANT’UGO RISPLENDONO I SEGNI DELLA FEDE!!!

Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla Gal 5,22
   
    Nel XX Anniversario del Ministero a guida della nostra Parrocchia vibra la nostra gioia sulle frequenze del “Magnificat”  
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore… (Lc 1,51)
...lontani dai riflettori del mondo,
fuori dalle alture di una scaletta di tornaconti e profitti,
risplendono i segni della Fede!!!.
Saltano infatti gli algoritmi di un intelligenza artificiale, non tornano i conti di quelle previsioni, dove l’attesa tempesta del nulla, ha ceduto il posto alla meraviglia, allo stupore di chi incastrato sul calcolo degli abitanti e sulle risorse illusorie di una terra considerata in declino e strofinandosi gli occhi, non crede ancora.
Chissà se sarà stato così quando Ugo
benedisse questa terra con la sua Santità?
...non c’è da chiederselo!!!
Discepolo di Bernardo non poteva non scolpire se non su queste pietre ciò che ammiriamo ancora, quella Croce che fiorisce, quell’amore donato che apre i sepolcri, quel suono di campane che si diffonde nel silenzio di questa valle,
    ...sconosciuto a quanti ormai, in delirio nel frastuono e nel caos di questo mondo, più che elevarsi si stordiscono con una notte di discoteca, illusi di poter far tacere il suono di bombardamenti che rasano al suolo le nostre costruzioni le cui fondamenta sono poste su terreni sabbiosi, su pianificazioni sterili, nell’illusione ottica della perfezione di un immagine, dove allo strappo accidentale delle nostre cadute torna la realtà drammatica, mentre i serpenti ci scappano dalle mani e le lingue dei rantoli della morte ci accompagnano, morsi al calcagno tranciano i nostri folli progetti e iniettato il veleno, con una morte lenta, il cancro della ricchezza, del potere, del consumismo insaziabile, lancia le sue ultime metastasi per divorare tutti i nostri risparmi e tutti i nostri sacrifici, costruiti sulla menzogna di una ideologia che segue la sua agenda, ieri pandemica, oggi green, per poi domani tutti rinchiusi negli appartamenti, non più nostri, sotto controllo per la nostra sicurezza.

Non è cambiata la storia!!!  
“Quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti;
quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti;
quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla,
Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono,
perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio” (1Cor 1,27-29).

*I fari luccicanti delle enormi città;
*il correre frenetico di macchine e di gente,
rinchiusi dentro la cementificazione dei nostri pochi
metri quadrati, che non ci basterà una vita per scontarli,
strozzati e soffocati da un mutuo perenne;
*il mondo multimediale che ci addestra giorno dopo
giorno a seguire il gregge…
    …sono scale a scendere verso l’inferno che brucia,
divora, uccide di solitudine, di depressione, di illusione.
di egoismo, scale di insaziabilità, di odio, di sete di vendetta…
“Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi?
Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra?
Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete,
siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! …
Gente infedele! Non sapete che l'amore per il mondo è nemico di Dio?...
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. …
Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto
e la vostra allegria in tristezza. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà” (Gc 4,1-10).

Ugo non è una storia del passato che affascina ;
non è una reliquia da mostrare per garantirci il certificato di proprietà;
non sta nel fascino di un festino dove lo si vuole trasferire nelle nostre fatiscenti
feste siciliane, nel folclore e nei colori di gesti che un tempo nascevano dalla fede,
oggi trasferiti nelle nostre corrotte banche, dove passata la festa e accampato il santo, rimangono solo i “reels” malinconici per un’estate finita
e una vita quotidiana da trascinare senza voglia e senza passione.
Ugo è un profeta dei nostri giorni, un indicazione di marcia urgente!!!
Non c’è più tempo, Badiavecchia è una collocazione precisa, non ti puoi confondere!!!
Su queste pietre Ugo ci aspetta ancora dove il sole che splende dalla Rocca
ci guida verso un giorno nuovo, dove i raggi di una fede, canto di lode,
elevano il cuore, innalzano lo spirito e liberi ci fanno volare
verso l’attesa di quel tramonto dove non è segnata la fine
ma l’inizio di un eternità di gioia!!!

Ugo i serpenti velenosi di un mondo in delirio fuggono lontani da questa valle,
le urla della paura si dissolvono nel silenzio della quiete
che cede il passo al coraggio all’unico desiderio di scolpire i fiori di questa Croce
che non parla più di morte ma di vita, non di fine ma di Risurrezione!!!!
Con te cantiamo la bellezza di questo tempo!
Che sono infondo vent’anni se non l’ebbrezza dello Spirito,
che scendendo nella pienezza dei tempi su Maria,
raggiunge anche noi, come ha raggiunto Te,
con la potenza dell'Altissimo, per coprici con la sua ombra e renderci fecondi???
Non certo il racconto di una cronaca nera ma “l’Eccoci Servi del Signore!!!”
inciso nelle nostre scelte coraggiose…
I morsi violenti del serpente, racconto di tanti orrori e di tanta cattiveria,
non hanno turbato il nostro cuore che poggiato al tuo Ugo,
ce li siamo trovati tra le mani non con la prepotenza del mondo
o chissà quale ingegno fortuito che ci copre le spalle.
Sfacciati dalla “Parola nuova che brucia nel cuore”
con i loro misfatti ci rendono gloria, illusi fanno risplendere le nostre opere,
e per un calcolo sbagliato, rovesciati dai troni,
rendono la Tua opera più luminosa,
e la tua terra immune a tutti i veleni.
L'antidoto della Fede non ha perso la sua forza,
non si è invecchiato dopo tanti secoli,
brilla tra le rocce, e sempre nuovo,
scorre dall’Altare per risanare e dare vita.
Ora che l’eternità brilla e sempre più vicina
al calar di questo giorno, gioiamo come Tommaso
nel veder le ferite che emanano Luce.
Con te Ugo, allora ci siederemo sulla soglia
di questa Badia per dirlo sempre più forte al suo ritorno:
“Mio Signore e mio Dio!!!”
E la profezia di Isaia si compie...
“Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saròn.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio” (Is 35,1-2).
 
 Castanea 25 Settembre 2024    P. Mario Salvatore Oliva



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