Epistolario



Con SAN MARCO scultori della PAROLA!!!

Signore non permettere alla mia bocca di riempirsi di belle parole, ma fa che attraverso le mie opere mi riconoscano come testimone del Vangelo. Orietta
Siamo così abituati a chiamarlo Vangelo che nel corso dei secoli ha perso la sua bellezza: più che esprimere l’identità di un libro di un susseguirsi di lettere, di eventi, di una storia dove ancora oggi si dibattono i biblisti e si contorcono nelle loro cattedre, esso non è che la vita divina di un Uomo, così incredibile da crederlo Dio, così impossibile, se non fosse perché lo Spirito lo scalfisce nelle debolezze della nostra umanità.
GESU’ DI NAZARETH!!!  
Lieta notizia che per quanto corre e ci raggiunge, quello della Resurrezione, per molti e non per tutti, rimane non meno che un titolo di un giornale, fosse ieri quello di Gerusalemme, oggi quello di tanti giornaletti, documenti, discorsi, omelie…
...notizia che sfugge, che cozza con la nostra durezza di cuore
che se pur molti l’accolgono, sono pochi quelli che la comprendono.
“La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada
a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione
dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla,
e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb 4,12).
...e i segni della Fede prendono forma nelle mani dello Scultore, l’alito di vita dello Spirito. Tolto il superfluo di un legno marcio e inutile viene fuori l’uomo perfetto, la nostra umanità unita a quella di Cristo. Nei colpi attenti di uno scalpellino si illuminano i contorni perfetti, e risplende in noi il volto del Padre.
...si slegano i nostri piedi incatenati da coloro che con gli inganni di ideologie green, gender, global, ong, nei canali multimediali ci tengono ipnotizzati, anello dopo anello, inermi, sterili, irremovibili, incapaci di agire, e liberi, schiacciando questi mostriciattoli, li poniamo sotto i nostri piedi: “Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi  e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose” (Ef 1, 22).
...si liberano le corde vocali tenute a bada dalle museruole che ci hanno imposti, illusi che era per proteggerci, mentre di fatto, ci hanno tappato la bocca, censurando, etichettando, eliminandoci con l’arte dell’indifferenza: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. ..di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono” (At 5,29,31).
…cadono dagli occhi le squame della nostra cecità e tutto diventa chiaro, non ci sfuggono i demoni di questi nostri tempi che a forza di un inclusione, più che schiacciarli ce li siamo seduti affianco senza più riconoscerli: “Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l'apostasia e si rivelerà l'uomo dell'iniquità, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio”  (2Tes 2,4).
...si ossigenano gli anticorpi pronti ad annientare quella narrazione velenosa, le grandi menzogne che si scrivono con una contraddizione continua; sbarrando la strada a quelle affermazioni sfacciate di umanità che con gli slogan più incredibili si sono illusi di farci credere che è un atto d’amore; rimanendo irremovibili davanti al ricatto infame di quelle punturine e davanti a tanti farmaci che sarebbero più veri se come le sigarette portassero il simbolo delle conseguenze vere, tanto chi è dentro fino all’osso se le fuma lo stesso: “Noi invece, che apparteniamo al giorno, siamo sobri, vestiti con la corazza della fede e della carità, e avendo come elmo la speranza della salvezza” (1Tes 5, 8).
…e come il burattino di Geppetto ecco che lo Spirito soffiando in noi il suo alito di vita, diventiamo esseri viventi, forza della sua grazia, potenza della resurrezione, capaci di “portare ai poveri il lieto annuncio, proclamare ai prigionieri la liberazione, e ai ciechi la vista; rimettere in libertà gli oppressi, proclamare l'anno di grazia del Signore”  (Lc 4 18-19).

Ecco allora la lieta notizia del Vangelo: quello del nostro Marco, pronti a fare festa con Lui, di storie, di racconti, di luce, di testimonianze; quello di Orietta, ricchi della sua eredità per cantare con Lei le meraviglie che Dio ha compiuto, trasfigurando la sua malattia in una sorgente di grazia e di benedizione per la nostra Parrocchia. Vangelo che non si incide sui libri di storia, ne sui rotocalchi degli annunci di un giornale, né nei corridoi di una religione incastrata tra bigottismi inutili, tra tesi da difendere, tra bandiere di guerra alla Viganò, alla Minutella e degli ultimi illusi e superbi di sapere e conoscere tutto, ma sulle strade di chi cammina non su vie parallele ma dentro questo deserto, dove i morsi della fame e quelli dei serpenti non sono l’ostacolo verso una meta, dove i morsi di un cancro che hanno segnato la vita di Orietta, sono la luce di una Fede che vince, di una croce che risorge, di ferite che diventano feritoie di luce, di una Vita che ha vinto la morte.

            Fatima 12 Agosto 2024                        P. Mario Salvatore Oliva



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Un mese con SAN BASILIO!!! Un albero buono: da frutti buoni.

...Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé!!! Gal 5,22
Il dramma della sterilità avanza e l’orizzonte
del consumismo annienta la linfa che crea e che genera.
    Sterile una famiglia che annientata dalla paura, calcola, pianifica, accumula per poi sperimentare solo la sottrazione del tempo, delle cose consumate, incise nei fallimenti senza numeri e nelle rughe della solitudine e dell’insoddisfazione…
    ...sterile la nostra società dove l’abbattimento dei servizi e il lievitare dei costi ha annientato l’umanità, tutto nel dramma di una sanità dove si è estinto il traguardo di una salute stabile e dove in borsa c’è solo in gioco il denaro sporco di sangue di terrificanti pizzi, con l’amaro e solo risultato che il tempo che ti resta, ti basta solo per scontarti il mutuo di tanta ingiustizia…
    ...sterile il sistema chiesa che a forza di imitare e conformarsi alle linee guida di chi ha deciso per tutti, rincorre chi non è in regola. Nello spreco di tante energie inutili non riesce più a vedere Zaccheo, ormai stanco di starsene sull’albero su quella strada dove non passa più nessuno. Ci siamo arricchiti di tutto tranne che di umanità, la sola che può rendere vera questa misericordia incastrata sulla bocca di tanti senza possibilità d’uscita.
C’è una desertificazione in atto, non possono le creme di bellezza più nascondere
la lebbra di una depressione che oltre la coltre ci divora e ci marcisce;
non possono i like dei nostri post, che catturano solo gli imbambolati davanti
al telefono, che passano le giornate senza fare nulla,
riempire solo il vuoto esistenziale che ci trasciniamo dentro.
Anche le nostre feste sono state colpite da questa desertificazione!!!
… i segni della Fede ormai in estinzione: hanno permesso ai serpenti di sedersi nelle nostre piazze indisturbati e perfino applauditi nei primi posti nelle nostre chiese; hanno dato il via libera ad un linguaggio effimero, quello della convivenza dell’artificiale, della devastazione dell’uomo e della donna e dunque dell’umanità dove si snoda il lessico dell’inclusione, dove tutto è lecito tanto “il nostro dio” ci ama tutti; hanno permesso di incastrarci nelle mani di serpenti velenosi in balia delle loro decisioni che fanno tutto per il nostro bene e che ci invitano a fidarci di loro come  gesto d’amore, così come abbiamo già imparato al tempo della vaccinazione; hanno dato il via libera ai sieri con la conseguenza di una coscienza inerme, tanto che guai ad invitare a spegnere questi cellulari in chiesa, guai a dire che dobbiamo convertirci, guai a svegliare i cuori per sperimentare la bellezza dei sentimenti del rispetto, dell’attenzione;  hanno costituito una società malata in declino.

“Che risponderai a Dio, tu che vesti i muri e non vesti il tuo simile?
Tu che ami il tuo cavallo e non hai uno sguardo per il fratello in miseria?
Tu che lasci marcire il tuo grano e non nutri chi ha fame? (San Basilio Magno)

Con San Basilio torniamo a far germogliare i frutti della nostra Fede, nel linguaggio della Festa i nostri gesti diventino fecondi e nel dono dello Spirito tutto diventi vita!!!
Lo Spirito Santo, nel fiorire delle nostre iniziative, nella musica che anima le nostre serate e nei colori della nostra piazza, ci dia di gustare i frutti della fede.
Consapevoli della sterilità che c’è intorno
risuoni ora la profezia di Isaia:
“Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria
del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani
fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio, non temete! (Is 35, 1-4) .
 
   Castanea 2 Luglio 2024       P. Mario Salvatore Oliva

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BUONA PENTECOSTE!!! Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!

...Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano!!!
    Sulle alture di un mondo artificiale dove le onde oscure e magnetiche attraversano un globo dominato dagli algoritmi, un potere subdolo e nascosto, nella sua follia, crede di tenere tutto in pugno, quanto ingloba questa fragile terra: raggiunge e manipola culture, modi di pensare, di vivere; cambia il significato alle parole; si impone come atto d’amore e di bene per l’umanità, togliendo ogni senso e logica alle cose che ci circondano…,
SIAMO IN GUERRA!!! La guerra spietata dello Spirito delle tenebre contro lo Spirito di Luce che apre le menti, che soffia dove vuole, che fa risplendere il volto di Dio sul volto dell’Uomo!!!
“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli
combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme
ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto
per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e Satana e che seduce tutta la terra abitata,
fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli. (Ap 12,7-9).
Guerra sottile e nascosta sotto la coltre oscura di chi con un potere economico, compra, detta, comanda. E noi poveri illusi voteremo ancora l’8 e il 9 giugno creduloni di una democrazia sfacciata, dove alla superfice il cambio di scena dei governi, non è certo il cambio di regia.
- Nel nostro occidente, ancora e forse per poco, non si sentono i rumori delle bombe ma sono sotto gli occhi di tutti l’inerzia ed i sogni spenti dei nostri giovani, portata avanti da una scuola dove la storia è stata eliminata e la cultura annientata;
- Non ci sono le città rase al suolo, ma le nostre famiglie distrutte, separate, dove l’egoismo e la smania di possedere hanno raso al suolo figli, case e anni di sacrifici;
- Non ci sono  popoli che si combattono per proteggere i confini di una nazione - anche se questo non dobbiamo affermarlo guardando la luna e non il dito che ci impone dove guardare -  ma l’abbattimento del soffio dell’uomo che non percepisce più nulla anzi chiama evoluzione l’aborto, evoluzione costituirlo un diritto da scrivere nelle nostre fatiscenti costituzioni; chiama civiltà una vaccinazione imposta ber il bene di tutti senza rivelare né fonti, né cause ed effetti, anzi oscurarli con ogni possibile censura; chiama razza pura decidendo quanti e chi far nascere, ed eliminare chi non rientra nei canoni imposti, da chi non si sà e non è dato saperlo; chiama l’eutanasia un bene prezioso e patrimonio per l’umanità, che evita costi e sprechi ad una sanità a servizio dei ricchi e omicida per chi non può mantenersela, inoltre evita uno shock alle nuove generazioni che possono turbarsi davanti ad una vecchiaia che degenera ed è inutile.
La guerra contro lo Spirito Santo è in atto: PERO’!!!
...la rotta infernale contro lo Spirito e l’umano crolla e insieme a tutti i sistemi!!!
- PERO’ i serpenti vengono scacciati!!! (Mc 16,15-20) Gli algoritmi saltano, uomini di Luce e di Spirito non si allineano al sistema imposto, non si piegano, e in un secondo tutto salta, cosi come i piani degli scribi e farisei che avevano pensato di mettere un punto sulla Croce e invece non si sono accorti che era solo una virgola, hanno ritentato di metterlo al sepolcro, pagando, ma neanche lì ha funzionato: “Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti  delle  acque…  ...È caduta, è  caduta Babilonia la grande, quella che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino della sua sfrenata prostituzione" (Ap 14,7-8).
- PERO’ la lingua nuova dello Spirito si scioglie!!! (Mc 16,15-20) Gli inganni vengono alla luce quelli di un linguaggio oscuro, contraddittorio, confuso, ora a tinte di misericordia, ora con i ricami medievali di paramenti arcaici malinconici per riempire vuoti esistenziali. Il linguaggio dell’imposizione e non è certo quello della creazione. La lingua nuova dello Spirito non si snoda con il lessico dei popoli, dove i vocaboli del tornaconto e degli affari di sistema animano i titoli a tinte scure dei media, ma libera, svela, apre, crea, cambia le onde e si fa voce di verità, compresa da tutti: “La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb 4,12).
- PERO’ i serpenti vengono afferrati!!! (Mc 16,15-20)  Ciò che è subdolo diventa chiaro, ciò che nascosto viene alla Luce. Il coraggio sconfigge la paura che crea ansia, preoccupazione, tristezza, angoscia. Quanto siamo stati creduloni pensando che con una effimera e anche dannosa mascherina, con un disinfettante, abbiamo messo al sicuro la nostra esistenza, che con la macchina elettrica abbiamo voluto bene al pianeta, che con il prodotto x e la medicina y abbiamo allungato i nostri giorni, illusi di aver eliminato Dio dalle nostre scelte e di poter fare a meno di Lui,  - vedi le convivenze a gogò - e ci guardiamo da un virus mentre le particelle nano impiantate nelle flebo e inoculate nelle piccole punturine, - e felici ci siamo fatti anche i selfie -, ci devastano, ci inquinano, ci destabilizzano: “Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze” (Mt 10, 26-27).
- PERO’ siamo resi immuni a tutti i veleni!!! (Mc 16,15-20).  Immuni alle onde elettromagnetiche, a farmaci velenosi che fanno incassare affari milionari anche agli inceneritori delle nostre aziende funebri. La vita è più forte della morte, la vita dello Spirito non vive in un corpo ma nell’immensità di Dio, oltrepassa ogni materia, oltrepassa perfino la morte, infatti, nonostante di Padre Cristian di Thiberine rimane solo una testa, troncata da buoni terroristi che fanno tutto per il nostro bene, la sua esistenza crea, genera, fluisce vita: “Ecco che potrò, a Dio piacendo, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i suoi figli dell’Islam come lui li vede, totalmente illuminati dalla gloria di Cristo, frutti della sua Passione, investiti dal dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre stabilire la comunione, ristabilire la rassomiglianza, giocando con le differenze. Questa vita perduta, totalmente mia, totalmente loro: rendo grazie a Dio che sembra averla voluta interamente per quella gioia, nonostante tutto e contro tutto”  (P. Christian De Chergé Martire di Thiberine).
- PERO’ siamo stati costituiti per portare frutto!!! (Mc 16,15-20).  E’ questa Verità che vince su tutte le menzogne: Cristo è Risorto, veramente Risorto!!! E’ lo Spirito soffia, fuoco divampa, rugiada dà vita, colomba squarcia i cieli frantumando i satelliti e distruggendo la traiettoria delle onde che incatenano il mondo e il mistero si compie: “Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!” (Mt 11,4-6).

E’ PENTECOSTE!!! Non di un oggi che non era, nè di un domani che passa,
ma di quel tempo che è pienezza dell’“ORA”,
del compiersi della Luce che splende nelle tenebre e che le tenebre non l'hanno vinta!!! (Gv 1,5)

DISPOSTI!!!
Lasciamo che lo Spirto entri nei nostri recinti chiusi dalla paura, per fare nuove tutte le cose!!!
Lasciamo i drappi vecchi di una religiosità e di un mondo vecchio su cui tessiamo ideologie camuffate per nuove che rendono lo strappo peggiore:  cosa può mai nascere con due, tre matrimoni, figli della prima, seconda e decima moglie, cosa può mai venire di buono nel cuore di una donna che si illude di cancellare una notte da brivido ma non quella vita che braccio dopo braccio, aspirata da un tiranno sistema (tratta da una scena terrificante e reale del film Unplanned), ha ucciso non solo un indifesa creatura ma assieme la sua esistenza?  (Mc 2,19-22).
Abbandoniamo questi otri consumati dal tempo che si frantumano nei nostri calici lussuosi dove, se pur non si disperde per terra il Suo Sangue, nessuna Alleanza e nessuna conversione si compie, anzi a grandi numeri, ora i bravi preti dopo bellissimi corsi, devono sopportare di vedere festeggiare, non il giorno della prima comunione ma della liberazione, ad affermarlo sono i banchi vuoti che, anche questa estate, saranno il marchio autentico di otri vecchi bucati dove tutto si disperde. (Mc 2,19-22).
Felicidades, così come si dice in spagnolo
felicidades alla Vita che nasce,
allo Spirito che è Luce, all’Amore che crea,
alla Speranza che ci sorregge,
alla Fede che vibra di certezze.
Felicidades a Te che in questa PENTECOSTE
scacci, parli, prendi, bevi, imponi le mani
e tutto si crea!!!
“...abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni,
ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!” (Gv 16,33) .

 Castanea 14 Maggio 2024       P. Mario Salvatore Oliva

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BUONA PASQUA!!! Ecco IO faccio nuove tutte le cose!!!

...videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca!!! Mt 16, 5
    In un mondo sempre più artificiale il sottile limite della realtà ci sfugge giorno dopo giorno nel dramma di un terrorismo, in mano ai banchieri, illusi di aver eliminato Dio dalla terra che, con le mitragliatrici puntate, attraverso una comunicazione prepotente, manipolano le coscienze, impongono stili di vita, di pensiero: corrompendo tutto e tutti  colpiscono senza pietà chi osa dire il contrario.
Anche se con sistemi obsoleti, a Gerusalemme, quel mattino di 2024 anni fa - con qualche errore di calcolo - le cose non è che funzionavano diversamente e sulla cronaca di Gerusalemme difatti le stesse conclusioni: il giusto è stato eliminato, il novax è stato azzittito, chi ha osato mettere mano sulla narrativa comune è stato ricattato e qualcuno anche sospeso a divinis. Il fuggi fuggi per i sopravvissuti, come Pietro, ha garantito alla propria pelle la suola antigraffio, pazienza per Giuda che accortosi troppo tardi si è unito a tutte le vittime di questo sistema che dopo averli usati, mettendoli seduti tranquilli sul divano e con il ricatto infame di una vaccinazione, con un bel reddito di cittadinanza ed un boccale pieno di benessere e vita facile spensierati , possono togliersi di mezzo, tanto non servono più.
Lo scenario di questa notte non cambia anche quest’anno!!! Tutti devono sapere che Israele sta combattendo contro il terrorismo, l’Ucraina si sta battendo per la democrazia, e Assange che ha visto quello che non è permesso sapere, per il nostro bene, è giusto che se ne stia in una prigione disumana, malato e ridotto peggio di un cadavere - una bella lezione per chi ancora non ha capito, - e noi soddisfatti dei nostri like ci godiamo le scene della cattura di Messina Denaro, che nei film le scene sembrano più reali; le banali trasmissioni di gossip con la simpaticissima Caterina Balivo. Bevuto così il sonnifero somministrato, dormiamo sonni tranquilli mentre più nulla ci tocca, dondolati con la testa tra le nuvole, con un telefonino incollato in mano, passando dal gabinetto ad una cena tra amici; dalla penisola delle nostre cucine, in quanto il tavolo per sederci assieme non serve più, al banco di una chiesa; dalle posture perfette di una laurea a quelle smorfiose delle nostre storie… impassibili ed infelici assieme!!!

Alle 5 di questo mattino “Noi” però osiamo imperterriti cantare ancora, folli per un potere che ride di noi, alieni per una società ormai omologata, spiritati per un popolo che si illude credente perso nel teatro affascinante di scoppiettii di luce e pietre che si rotolano e riunendo il sinedrio, ci guarda scandalizzato con questi tre Ceri in mano, e quelli con i filatteri e le frange allungate si stanno da tempo stracciando le vesti.  
E Colui che sedeva sul trono disse: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose".
E soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e vere" (Ap 21,5).

Corriamo come le donne, consapevoli di non essere creduti da nessuno e per molti ubriachi.
Disposti a tutto cantiamo, Lui “l'Alfa e l'Omèga, il Principio e la Fine”, per bere assetati gratuitamente “alla fonte dell'acqua della vita (Ap 21,6).”  Di questo vino nuovo che non versiamo in otri vecchi che si spaccano marciti da tanta prostituzione e vestiti di Lui non rattoppiamo più un rito che non ha più passione e fede (Mc2,21-22).
Riversati nella sua Vita risorta, con questi otri nuovi di un cuore che scoppia di fede ci ammantiamo della veste nuova che sul Tabor “divenne splendente, bianchissima: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche (Mc9,3), ricamata con i segni di quelli che credono Mc 16,15-20!!!
 “Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.
Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti
e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico:  nulla potrà danneggiarvi.
Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono
a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli" (Lc 10,18-20).


NEL MIO NOME SCACCERANNO DEMÒNI!!! (Mc 16,15-20).
A te  allora che non hai più nulla da cantare che porti le catene di tanti errori, di tanti fallimenti, per un matrimonio costruito sulla passione che ti ha accecato il cuore e con l’inganno di un cemento falso, senza forza e scaduto, hai costruito una convivenza credendo che dopo l’uso saresti potuto tornare indietro, non considerando che ti avresti portato anche i mille problemi e tanti debiti, vagando di cuore in cuore sempre insaziato e seminando figli colpiti da una lebbra che li marcisce già nel grembo di una generazione che non li vuole e li consuma:
"Perché cerchi tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto”. (Lc 24 ,5-6).

NEL MIO NOME PARLERANNO LINGUE NUOVE!!! (Mc 16,15-20).
A te che nelle righe storte della tua vita la narrazione si scrive con i vocaboli lamentosi dove l’ansia, la depressione, la cattiveria del cuore, la delusione degli amici, la ricchezza insaziabile, il potere folle di dominare e mettere tutti sotto i tuoi piedi, sono il linguaggio amaro e velenoso che si incide nei giorni che si consumano e ti consumano:
Perché non provi ad ascoltare la sua Parola perché possa ardere il tuo cuore? (Lc 24 ,32).

NEL MIO NOME PRENDERANNO IN MANO I SERPENTI!!! (Mc 16,15-20).
A te che nelle mani ti trovi solo un pugno di mosche illuso di arrivare in cima per un’ebrezza di corona di alloro intorno alla testa, per dei muscoli scolpiti ma con il cuore a pezzi, per l’ultimo iPhone e il vuoto immenso delle tue crisi esistenziali, in mano a politici che ti tengono incatenati ai loro piedi per una manciata di pane, e a degli amici per un ora di relax, ipnotizzato da scribi e farisei di turno che promettendoti il paradiso  ti hanno svuotato la borsa:
Perché non provi a mettere il tuo dito sulle sue piaghe
per non essere più incredulo ma credente? (Gv 20,27).


NEL MIO NOME SE BERRANNO QUALCHE VELENO, NON RECHERÀ LORO DANNO!!! (Mc 16,15-20).
A Te che avvelenato ti illudi che cambiando e manipolando il tuo corpo trovi la tua identità, profitto di un commercio che togliendo e mettendo ti svuota dentro per poi ridurti ad uno straccio in serie ripetuta, senza più nessun volto, senza più quella tua unicità che, nell’armonia di essere uomo e donna vive la meraviglia di una creazione che sperimenti non quando la consumi, la preservi o peggio la modifichi, ma quando diventi parte della sua forza vitale che è dono:
Perché sfuggi a quella domanda: “Mi ami tu? Pasci i miei agnelli!”? (Gv 21,15).

IMPORRANNO LE MANI AI MALATI E QUESTI GUARIRANNO!!! (Mc 16,15-20).
A Te infine, le cui ferite profonde portano il dramma di un cancro che oltre a logorarti il corpo logora il midollo della tua dignità, cavia di un mondo capitalista che ti vuole malato, che nella sua agenda ha decretato che siamo molti, che nelle nuove costituzioni ha scritto il diritto all’aborto, e il prossimo all’eutanasia. A te che ti ostini a non aprire gli occhi e liberarti da questi che ti fanno male, infatti non è difficile comprendere che quando non produci più per loro sei un costo e la tua ostinazione a vivere uno spreco:
Perché piangi? Chi cerchi? (Gv 20,15).

Auguri non per una Pasqua dove sono i raggi delle tenebre ad animare i vecchi riti di auguri senza note e di uova sterili, dove il gusto amaro di tante scelte sbagliate si nasconde oltre il sottile velo di confezioni artificiali dove, tolta la carta e spaccato l’uovo, la sorpresa amara del nulla…
Auguri per un’”AURORA DI LUCE” per correre veloce con Giovanni spinti dal vento gagliardo della Pentecoste dinanzi alla quale fare fuggire i demoni che si aggirano attorno al sepolcro vuoto, spietati e affamati di morte, e tra lingue di gioia, smascherare i loro sistemi messi in piedi come castelli di sabbia, e i loro veleni, sieri che ci vogliono inoculare per il nostro bene.
 “A quanti l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue,
né da volere di carne, né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati” (Gv 1,12-13).


       Castanea 20 Marzo 2024                       P Mario Salvatore Oliva

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QUARESIMA buon allenamento!!!

...gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce!!! Rm 13, 11-12
    In questi orizzonti scuri che si dilatano sul mondo, solo un raggio di luce può spiazzare il filtro tenebroso che acceca la speranza, che annienta la voglia di procedere, che toglie anima alla tenacità di chi non vuol cedere ai ricatti di un potere folle.
Il fascino dell'artificiale, l'illusione dell'immagine, il green di un nero profondo e l'inquinamento generato nelle camere oscure dove si scrivono le agende, deve fare i conti con questa Luce che brilla.
“Consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno,
perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando
diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino.
Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo
le armi della luce” (Rom 13, 11-12).

Don Tonino Bello in quella lampara, che luccica lontano nell’infinito mare del porto di Tricase,  la vede e la indica a noi per portarci nei confini di questo orizzonte, dove non è quello che ci circonda ma piuttosto quello che ci attende che accende la gioia e da forza alla nostra beata testardaggine, quella di non mollare a nessun costo, di non lasciarci coinvolgere, dritti per la nostra strada senza mai mollare.

- "Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso
e pietoso, lento all'ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male" (Gl 2,13).    

...in questo tempo che precede la nostra Pasqua trova spesso più eco il lamento di pianti artificiali che accompagnano le vie crucis, le dispense vuote che fanno solo bene alla nostra dieta, il ritmo folcloristico di tanti ritualismi, dove di positivo c’è solo un turismo religioso che, in questa crisi che avanza, non è niente male per dare qualche spicciolo alle nostre sacrestie. Tutto questo, avvolto dall’amara considerazione di una desertificazione del nostro essere umani: barette dove le scene del dolore all’urto, contro i cementi armati che hanno avvolto i nostri cuori, balzano di scena in scena e assuefatti dal bombardamento mediatico, mentre lo spettacolo del dolore alza l’asticella dell’indice degli ascolti, tra spettatori gratificati e gratificanti, e crea soddisfacenti clienti al sistema e profitto ai grandi incassatori mondiali: l'orrore, il pianto, la scena più orribile, soddisfa i nostri sguardi tra una pizza e un caffè, finché però tutto ciò non riguardi la nostra esistenza.

-"Rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l'armatura di Dio
per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne
e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso,
contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
Prendete dunque l'armatura di Dio, perché
possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi
dopo aver superato tutte le prove"  (Ef 6,10-13).

...forse non ce ne siamo accorti ma è da tempo che è iniziata la Quaresima, da quel mattino di Pentecoste: non dimentichiamo ma contro di noi ci sono i colpi di coda del drago antico che, "se ne andò a fare guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che custodiscono i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù" (Ap 12,17).
Questi colpi di coda raggiungono i corridoi dei nostri sistemi ecclesiali, dei nostri auditorium, lì dove sfoggiamo le nostre teologie, i nostri documenti, non più indicatori della strada stretta, piuttosto stoffe grezze su un vestito vecchio di compromessi, e vino nuovo dell’Eucarestia negli otri vecchi dove fermentano le nostre schiavitù e i nostri piedi legati ad un sistema infame che ci governa.

Che tragedia!!! I riti della Quaresima infondo, dobbiamo ammetterlo, anche quest'anno saranno un successo: i preti li abbiamo rimpiazzati con qualche tocco di colore che ci hanno garantito che non ci faranno mancare nulla. Le messe, d'altronde, con i sistemi multimediali di ultima generazione, con il marchio “apple”, possono anche essere seguite accomodati sul divano tra un drink ed un caffè, e perché no, con un cellulare in mano, con un occhio alle storie e ai tiktok che misteriosamente ci tengono cementati 40, 365 giorni, e quest'anno un bel regalo, 366. Nulla per cui preoccuparci, l'azienda funziona, e va avanti, e se anche con qualche spicciolo in meno, tutto è assicurato. Nel frattempo i terremoti che irrompono sulle nostre famiglie aumentano; i fallimenti si contano a bizzeffe; la solitudine devastante, peggio di una pandemia dilaga; la tristezza a tinte scure firma il nostro unico abito da sera, da mattina e da mezzogiorno, lavato a secco dai nostri occhi che, per quante lacrime gettate, hanno prosciugato le riserve: spenti, demotivati, consumati da una monotonia sterile, insoddisfatti, lamentosi, cattivi, invidiosi, gelosi, in cerca di potere, di soldi, di likes, e per concludere la cornice, la voglia di farla finita.
La melma della spazzatura nei bidoni della nostra indifferenziata e più sopportabile dell'odore nauseante che abbiamo accumulato: i serpenti in questo habitat preferito ci schiacciano; le loro parole ci posseggono; i loro denti affilati afferrano le nostre mani; i loro veleni uccidono le nostre scelte scaraventandoci per terra dopo il decollo; il cancro metastatico delle loro cellule invade quello che di poco sopravvive (Mc 16,15-18).

La vera misericordia non sta da tutte e due i lati della Croce, ci stiamo molto confondendo: guardando dal versante giusto troveremo proprio Lui, quello che dopo aver rubato per tutta la vita ci ha visto chiaro, tanto da essere definito buon ladrone!!! Non credo che ci è arrivato subito, chissà quanta quaresima, chissà quante salite impervie, chissà quanti deserti! …non così per chi fermo dall'altra parte vede solo il dio di turno che “deve” toglierti dai guai in nome della misericordia, ma quale???
Dal lato giusto!!!
- In uno
“i segni del potere” (Don Tonino Bello):  "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!" (Lc 23,39) …chi può affermare il contrario che questa non è la misericordia che tutti vorremmo? La sua etimologia sta li nell’Eden nel risultato finale di essersi trovati nudi e in cerca di foglie di fico (Gn 3).
- Dall’altro “il potere dei segni” (Don Tonino Bello): "Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno" (Lc 23,42) …l’unica misericordia dove la pietà del cuore di Dio ci riveste di cielo: la vera Pasqua!!!
    ...che non è la rianimazione di un morto che se l’è scampata, ma la vita nuova:
- di chi libero ha disteso le ali e vola in questa notte e non ha paura dei morsi dei serpenti!;
- di chi corre come Giovanni, allenato nella corsa, supera anche Pietro,
    entra nel sepolcro vede e crede (Gv 20, 4-8) mentre la “Parola” si compie,
        "lo Spirito e la sposa dicono: "Vieni!". E chi ascolta, ripeta: "Vieni!"
        Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l'acqua della vita" (Ap 22,17);
 - di chi sale oltre la coltre del superficiale e non si beve il veleno della narrazione comune,
        allenato pensa con la sua testa e non si contamina con la scena di questo mondo;
- di chi si è fatto un corso di navigazione per sfruttare i venti contrari e prenderli con le mani,
        per giungere all'altra riva, grazie proprio a loro;
- di chi ha imparato a stringere i denti, a toccare con mano le ferite
        e fare uscire da essi raggi di luce, come ha fatto la nostra splendida Orietta .


 Buon allenamento a tutti per una Quaresima
tempo Pasquale nella notte di questo mondo!!!


   Porto di Tricase 26 Gennaio 2024

                                                            P Mario Salvatore Oliva



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