
BUONA PASQUA!!! Gli occhi di tutti fissi su di lui!!! ...Luminoso passa in mezzo alle nostre tenebre
Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero!!!
Delusi per non essere riusciti a plasmarlo a nostra immagine e somiglianza, piegarlo ai nostri capricci, nella smania di ottenere segni per colmare il nostro super ego, si frantumano le nostre certezze, quelle di una religione che perde pezzi, come una macchina ormai vecchia e arrugginita. Nelle grinfie dei potenti credevamo di rendere saldi valori non negoziabili ma, nel terremoto che avanza, traditi e dismessi, tutto diventa negoziabile a chi offre di più.
“Vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva.
Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé.
E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono.
E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita” (Ap20,11-12).
Pensavamo di gettarlo giù dai precipizi dei nostri piedistalli che, come castelli di sabbia, hanno ormai i giorni contati, ma lassù nemmeno l’ombra di Lui: il mare si è aperto e passando in mezzo alla nostra storia, ai nostri rifiuti, alle nostre religioni spente, ai nostri riti che trasciniamo inesorabilmente dentro un deserto ed un disinteresse totale di cristiani, ormai altrove, in mezzo ai nostri banchi vuoti lasciati da chi se n’è andato deluso e nauseato dalle nostre ipocrisie…
...si compie la sua Parola!!!
“Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare, il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!
Il Signore è un guerriero, Signore è il suo nome. I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare; i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mar Rosso” (Es 15,2)
In mezzo a cattedrali, ad opere d’arte, tradizioni millenarie, folclore, cultura, libri preziosi, sermoni di grandi oratori... ci sfugge!!!
Arrabbiati e delusi!!! ...amici di Giuda, abbiamo preferito sfruttare ogni occasione per farci quattro spiccioli sporchi, a tutti conosciuti. Spudorati e assuefatti, nemmeno più gli scandali e la vergogna ci smuovono dalle nostre chiese e dalle nostre sacrestie;
...amici di Pietro, vigliacchi come Lui in effusioni mistiche proferire eterna fedeltà... e poi fuori, per non essere censurati, etichettati, emarginati, abbiamo dismesso i filatteri e tolte le frange, e tra le braccia degli amanti del mondo lo rinneghiamo di giorno in giorno, con addosso gli striscioni che i massoni hanno tessuto sulle nostre ipocrisie, sulle nostre ambiguità, sulla nostra pelle, tra galli che cantano e che non sentiamo più, poichè il cerume di tanta sporcizia, che ci circonda, ci ha turati le orecchie;
...amici di questi Discepoli che, nella corsa alla carriera, hanno garantito un posto speciale anche a noi, in prima fila, ubriachi di successo, di like, di applausi, su vette inesistenti, quelle di una torre di babele mai conclusa. Consumati e vuoti, tra le mani il nulla di tutta la gloria che credevamo di conquistare, infatti, sciolte le creme, marciti gli attestai di laurea, scolorite le mozzette rosse con i titoli di monsignore, davanti alla luce, rimangono le rughe in putrefazione che emanano un odore nauseante, mentre, qualcuno in alto, pensa all’ennesima involuzione, della discesa verso il fondo, quello dell’eutanasia;
...amici di Pilato ci siamo fatti inoculare, tanto che, davanti all’orrore, consumato durante la pandemenza, del grido crocifiggilo, ci siamo lavati con lui le mani, nel nostro catino prezioso, per ritrovarci ora la gettata di acqua sporca in faccia e il cervello fumato con l’erba dei media, di quell’intelligenza artificiale che fa tutto al posto nostro, anche le omelie, annullati definitamente e comodi sul divano, con il reddito di inclusione…
Risplende ed è Luce per chi nei sentieri di questa notte
attende l’aurora e non si confonde,
non si lascia condizionare dai morsi della censura,
da chi con sfacciataggine scrive i nomi dei disertori sul libro nero!!!
“L'Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita”. (Ap 17,7).
...risplende tra i poveri che non si sono lasciati rubare “il lieto annuncio” - il Vangelo - , come Abramo: nell’impossibile e assurda ragionevolezza delle cose che ci circondano, risplende la loro Fede, la fiducia in questo Dio che è Padre.
… risplende tra i prigionieri, mentre si frantumano le catene di chi ogni giorno le fabbrica con le soluzioni del riarmo dell’Europa, del clima instabile, della guerra giusta e non ultimo lo spettacolo dei dazi: non tutti però se le lasciano mettere al piede e condurre nelle camere a gas dove la delusione, la depressione e il lamento animano le nostre giornate, uccidendoci lentamente: infondo come i potenti sostengono, siamo troppi. Liberi sorridono alla vita, liberi cantano e vivono l’amore: non di solo pane si vive ma di relazioni, di amore puro, del tempo lento delle cose dove, quello che crei ha un anima, un cuore, una passione e non un profitto, dono che crea altrettanta vita;
… risplende tra chi ha visto chiaro ogni cosa: lungo la strada, per un tratto, la delusione li ha colti, ma poi nel fuoco di un incontro, di una “Parola” che ha fatto ardere il cuore, ha sciolto ogni trave e aperti i loro occhi “lo riconobbero” (Lc 24,31). Camminano ora in questa notte senza paura, e nessuno li riesce ad azzittire: innalzano bandiere della Palestina e non temono gli americani di turno che cercano di intimidirli;
… risplende tra chi, contro sistema, squarcia e fa esplodere i macigni che opprimono, quello di uno stile di vita occidentale evoluto, alla moda, preconfezionato e preparato, facile, fast food, a portata di tutti, ma colmo di brutte sorprese e di menzogne: rincorrendo il tempo non respiriamo più la vita e consumandola ci consuma.
Tutti rientrati nella Sinagoga pensavano che il pericolo per questa volta fosse scampato
e che le casse delle offerte erano al sicuro, i soldati messi davanti alla grande pietra
erano una valida garanzia per continuare a fare sogni tranquilli
eppure qualcosa non funziona ancora:
la vita vince, la luce risplende, l’amore si espande, e tutto si moltiplica!!!
“E’ Risorto. Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate;
un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho".
Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. (Lc 24, 38-40).
Signore tuoni ancora la Tua Parola e ci strappi dalle braccia degli amanti di questo mondo.
Ci siamo dimenticati del Tuo amore, l’orrore ci ha accecati, la passione ci ha sedotti.
Inoculati da ogni parte abbiamo atrofizzato il cuore e il gelido della notte,
congelando i nostri pensieri, ha chiuso le orecchie alla voce dei Profeti.
Il fuoco di Elia, sciolga i massi dell’oppressione e distrugga le catene
che ci portano in questa Babilonia, lontani da Te.
Come cantare i tuoi canti in terra straniera??? Ce lo sussurri ancora Isaia,
ci scuota ancora Geremia gettato nella cisterna, insieme a tutti quelli,
che censurati e messi ai margini, sono stati messi a tacere.
Abbiamo dimenticato Gerusalemme e la lingua si è paralizzata al palato,
in chi nelle nostre Cattedrali sussurra parole che non creano e nelle nostre Chiese,
persi tra canti gregoriani, si recitano riti senza più anima e sotto la coltre dei paramenti,
l’odore degli amanti. Come cantare i tuoi canti in terra straniera???
Tuoni ancora Osea e ci liberi dalla passione di Gomer, nudi e senza
più dignità siamo derisi da ogni parte e abbandonati, nessuno crede
più a noi e ci detesta. Ora nell’esilio ritorni ancora il tuo Amore,
la tua Alleanza, promessa ad Abramo si compia ancora, si aprano
i sigilli della tua Parola che libera, che annuncia il ritorno
e in questo deserto tracci la strada che ci riporti a Te,
poveri, prigionieri, ciechi e oppressi possiamo cantare ancora
che «Il Tuo amore è per sempre», lo Dica ancora la casa di Aronne:
«Il Tuo amore è per sempre». Dicano quelli che ti temono
«Il Tuo amore è per sempre». La Tua destra si è innalzata,
la Tua destra ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le Tue opere Signore. Tu Signore ci hai
castigato duramente, ma non ci hai consegnato alla morte (Sal 117).
In questa Aurora di Pasqua si compia ancora la tua parola;
«Il Tuo amore è per sempre». (Preghiera 5 Aprile Cenacolo Kaia Giamboi e Maria)
Badiavecchia 14 Aprile 2025 P Mario Salvatore Oliva
“Vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva.
Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé.
E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono.
E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita” (Ap20,11-12).
Pensavamo di gettarlo giù dai precipizi dei nostri piedistalli che, come castelli di sabbia, hanno ormai i giorni contati, ma lassù nemmeno l’ombra di Lui: il mare si è aperto e passando in mezzo alla nostra storia, ai nostri rifiuti, alle nostre religioni spente, ai nostri riti che trasciniamo inesorabilmente dentro un deserto ed un disinteresse totale di cristiani, ormai altrove, in mezzo ai nostri banchi vuoti lasciati da chi se n’è andato deluso e nauseato dalle nostre ipocrisie…
...si compie la sua Parola!!!
“Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare, il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!
Il Signore è un guerriero, Signore è il suo nome. I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare; i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mar Rosso” (Es 15,2)
In mezzo a cattedrali, ad opere d’arte, tradizioni millenarie, folclore, cultura, libri preziosi, sermoni di grandi oratori... ci sfugge!!!
Arrabbiati e delusi!!! ...amici di Giuda, abbiamo preferito sfruttare ogni occasione per farci quattro spiccioli sporchi, a tutti conosciuti. Spudorati e assuefatti, nemmeno più gli scandali e la vergogna ci smuovono dalle nostre chiese e dalle nostre sacrestie;
...amici di Pietro, vigliacchi come Lui in effusioni mistiche proferire eterna fedeltà... e poi fuori, per non essere censurati, etichettati, emarginati, abbiamo dismesso i filatteri e tolte le frange, e tra le braccia degli amanti del mondo lo rinneghiamo di giorno in giorno, con addosso gli striscioni che i massoni hanno tessuto sulle nostre ipocrisie, sulle nostre ambiguità, sulla nostra pelle, tra galli che cantano e che non sentiamo più, poichè il cerume di tanta sporcizia, che ci circonda, ci ha turati le orecchie;
...amici di questi Discepoli che, nella corsa alla carriera, hanno garantito un posto speciale anche a noi, in prima fila, ubriachi di successo, di like, di applausi, su vette inesistenti, quelle di una torre di babele mai conclusa. Consumati e vuoti, tra le mani il nulla di tutta la gloria che credevamo di conquistare, infatti, sciolte le creme, marciti gli attestai di laurea, scolorite le mozzette rosse con i titoli di monsignore, davanti alla luce, rimangono le rughe in putrefazione che emanano un odore nauseante, mentre, qualcuno in alto, pensa all’ennesima involuzione, della discesa verso il fondo, quello dell’eutanasia;
...amici di Pilato ci siamo fatti inoculare, tanto che, davanti all’orrore, consumato durante la pandemenza, del grido crocifiggilo, ci siamo lavati con lui le mani, nel nostro catino prezioso, per ritrovarci ora la gettata di acqua sporca in faccia e il cervello fumato con l’erba dei media, di quell’intelligenza artificiale che fa tutto al posto nostro, anche le omelie, annullati definitamente e comodi sul divano, con il reddito di inclusione…
Risplende ed è Luce per chi nei sentieri di questa notte
attende l’aurora e non si confonde,
non si lascia condizionare dai morsi della censura,
da chi con sfacciataggine scrive i nomi dei disertori sul libro nero!!!
“L'Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita”. (Ap 17,7).
...risplende tra i poveri che non si sono lasciati rubare “il lieto annuncio” - il Vangelo - , come Abramo: nell’impossibile e assurda ragionevolezza delle cose che ci circondano, risplende la loro Fede, la fiducia in questo Dio che è Padre.
… risplende tra i prigionieri, mentre si frantumano le catene di chi ogni giorno le fabbrica con le soluzioni del riarmo dell’Europa, del clima instabile, della guerra giusta e non ultimo lo spettacolo dei dazi: non tutti però se le lasciano mettere al piede e condurre nelle camere a gas dove la delusione, la depressione e il lamento animano le nostre giornate, uccidendoci lentamente: infondo come i potenti sostengono, siamo troppi. Liberi sorridono alla vita, liberi cantano e vivono l’amore: non di solo pane si vive ma di relazioni, di amore puro, del tempo lento delle cose dove, quello che crei ha un anima, un cuore, una passione e non un profitto, dono che crea altrettanta vita;
… risplende tra chi ha visto chiaro ogni cosa: lungo la strada, per un tratto, la delusione li ha colti, ma poi nel fuoco di un incontro, di una “Parola” che ha fatto ardere il cuore, ha sciolto ogni trave e aperti i loro occhi “lo riconobbero” (Lc 24,31). Camminano ora in questa notte senza paura, e nessuno li riesce ad azzittire: innalzano bandiere della Palestina e non temono gli americani di turno che cercano di intimidirli;
… risplende tra chi, contro sistema, squarcia e fa esplodere i macigni che opprimono, quello di uno stile di vita occidentale evoluto, alla moda, preconfezionato e preparato, facile, fast food, a portata di tutti, ma colmo di brutte sorprese e di menzogne: rincorrendo il tempo non respiriamo più la vita e consumandola ci consuma.
Tutti rientrati nella Sinagoga pensavano che il pericolo per questa volta fosse scampato
e che le casse delle offerte erano al sicuro, i soldati messi davanti alla grande pietra
erano una valida garanzia per continuare a fare sogni tranquilli
eppure qualcosa non funziona ancora:
la vita vince, la luce risplende, l’amore si espande, e tutto si moltiplica!!!
“E’ Risorto. Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate;
un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho".
Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. (Lc 24, 38-40).
Signore tuoni ancora la Tua Parola e ci strappi dalle braccia degli amanti di questo mondo.
Ci siamo dimenticati del Tuo amore, l’orrore ci ha accecati, la passione ci ha sedotti.
Inoculati da ogni parte abbiamo atrofizzato il cuore e il gelido della notte,
congelando i nostri pensieri, ha chiuso le orecchie alla voce dei Profeti.
Il fuoco di Elia, sciolga i massi dell’oppressione e distrugga le catene
che ci portano in questa Babilonia, lontani da Te.
Come cantare i tuoi canti in terra straniera??? Ce lo sussurri ancora Isaia,
ci scuota ancora Geremia gettato nella cisterna, insieme a tutti quelli,
che censurati e messi ai margini, sono stati messi a tacere.
Abbiamo dimenticato Gerusalemme e la lingua si è paralizzata al palato,
in chi nelle nostre Cattedrali sussurra parole che non creano e nelle nostre Chiese,
persi tra canti gregoriani, si recitano riti senza più anima e sotto la coltre dei paramenti,
l’odore degli amanti. Come cantare i tuoi canti in terra straniera???
Tuoni ancora Osea e ci liberi dalla passione di Gomer, nudi e senza
più dignità siamo derisi da ogni parte e abbandonati, nessuno crede
più a noi e ci detesta. Ora nell’esilio ritorni ancora il tuo Amore,
la tua Alleanza, promessa ad Abramo si compia ancora, si aprano
i sigilli della tua Parola che libera, che annuncia il ritorno
e in questo deserto tracci la strada che ci riporti a Te,
poveri, prigionieri, ciechi e oppressi possiamo cantare ancora
che «Il Tuo amore è per sempre», lo Dica ancora la casa di Aronne:
«Il Tuo amore è per sempre». Dicano quelli che ti temono
«Il Tuo amore è per sempre». La Tua destra si è innalzata,
la Tua destra ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le Tue opere Signore. Tu Signore ci hai
castigato duramente, ma non ci hai consegnato alla morte (Sal 117).
In questa Aurora di Pasqua si compia ancora la tua parola;
«Il Tuo amore è per sempre». (Preghiera 5 Aprile Cenacolo Kaia Giamboi e Maria)
Badiavecchia 14 Aprile 2025 P Mario Salvatore Oliva

...QUARESIMA!!! Camminiamo protesi verso la meta, ...la Parola si compie!!!
Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi!!!
Si diffondono prepotenti e inumani le urla di certe canzoni, dove non più ci eleva la bellezza di qualcosa che accade, e che nonostante tutto vince la morte, la sofferenza, il buio che ci opprime…,
ma piuttosto trova eco il gusto del grido,
travolti dagli applausi di un mondo cieco che spasima inebriato
davanti ad idoli di muscoli, di teatrini montati ad hoc,
di marketing perfetti pronti ad incastrarci
verso vicoli di oppressioni, di depressioni, di una vita, che consumata, si segna di ferite.
Circolo vizioso di morte, mentre sul cubo dei nostri social, l'idolo più che canta urla…
… ieri il turno di Mahmood e Blanco, oggi Only, Fedez…
e altri in fila aspettano il loro turno, in un treno diretto verso l'inferno, ...per tutti inclusivo!!!
Intelligenza artificiale impeccabile, sistemi multimediali di ultima follia, e sul podio di reels, storie, e tiktok sempre aggiornati, sfoggiamo l'ultimo brivido, prima di scomparire per sempre, quando passato di scena, sei di troppo, e pure inutile.
Il tour dell'angelo della morte per uccidere le primizie, iniziato in Egitto, non è terminato, e non terminerà se non nell’ultimo giorno, quando la Babilonia sarà precipitata negli inferi... “Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando: "Con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà” (Ap 18,21).
Rendere sterile ogni cosa è il suo piano diabolico: sterili le nostre campagne ormai devastate da pannelli solari e pale eoliche; sterili le nostre vite che consumano e non creano; sterili le nostre famiglie che vedono già un solo figlio un grande ostacolo per il proprio successo.
Ogni primizia è abbattuta, quella di una gioventù inerme, impassibile,
risultato perfetto di un esperimento riuscito!!!
...demotivati, soli, divorati da un mondo virtuale senza sogni, senza desideri,
dentro corpi scolpiti e tatuati, dove nella sottile pelle, ancora giovane,
grido di storie vissute, come se avessero attraversato un secolo
e invece, hanno solo appena vent’anni, consumati e finiti.
… questo angelo però non può sfiorare
quanti sono stati segnati dal sangue dell’Agnello (Es 12,22; Ap 7,14)
“È cristo che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore!!!” (Col 1,13).
“I poveri che hanno accolto il lieto annuncio” (Lc 4,18), non si confondono davanti a post venduti e finanziati di un “corriere della sera”, di un “avvenire” dove ormai solo con il microscopio si riesce ancora a scorgere qualche poco di cristiano, e di tanti altri rotocalchi venduti al vagone diretto all’inferno, che ha ben promesso successo, soldi, carriera, cattedre, in ogni angolo e su ogni presbiterio, in cambio della loro anima. “Nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità (2Cor 8,2).
“I prigionieri liberati dalla Fede” (Lc 4,18) nella Morte di Cristo sono usciti dai sepolcri - le rocce si spezzarono (Mt 27,51). Attraversano il deserto, mentre i morsi della sete, di tante ingiustizie; della fame, di un pane inquinato; non hanno potere su di loro. Grazie a quel legno, dal cui costato è sgorgato un fiume che guarisce (Gv 19,34), risana, vivifica, ci è tutto chiaro!!! Chiaro che la farina di molluschi e le ali di mosche macinate, pronte nelle moderne camere a gas, è tutto stato realizzato per il bene della natura e per il nostro bene… Ci mordono da ogni parte ma siamo diventati immuni grazie alla sua Parola. Liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza (Gc 1,21).
“I ciechi che hanno recuperato la vista” (Lc 4,18) attraversano la notte accompagnati dalla Colonna di Fuoco dello Spirito, ci vedono chiaro, come Don Tonino a Tricase che, in quella notte dinanzi ad un mare di paure e di incertezze, fissando la luce lontana di quella Lampara, non si è lasciato abbattere dalle onde, luce che riscalda il cuore di chi non guarda ciò che ci circonda ma vede chiara già l’aurora e dorme con Gesù tranquillo sulla barca (Mt 8, 23-26) . “Dai ad essi, Signore, la volontà decisa di rompere gli ormeggi. Per liberarsi da soggezioni antiche e nuove. La libertà è sempre una lacerazione! Non è dignitoso che, a furia di inchinarsi, si spezzino la schiena per chiedere un lavoro «sicuro». “...Non è giusto attendersi dall'alto le «certezze» del ventisette del mese. Stimola in tutti, nei giovani in particolare, una creatività più fresca, una fantasia più liberante, e la gioia turbinosa dell'iniziativa che li ponga al riparo da ogni prostituzione…” (La preghiera sul molo Don Tonino Bello)
“Gli ex oppressi irremovibili” (Es 15) non temono i faraoni di turno: li inseguono pure, tanto saranno travolti nelle onde di questo mare, ormai in tempesta, e negli abissi, non avranno scampo e ne salvezza (Gc 1,21). Le mura possenti di Gerico impenetrabili cadono davanti alla forza di chi crede (Gs 6), di chi non si lascia inoculare, di chi con un rosario in mano rovescia i potenti dai troni e fa morire di terrore il poverino Pilato, che pensando di averla scampata lavandosi le mani, spiazzato dal mattino di Pasqua, non può che rassegnarsi a quella scabbia che gli è rimasta sotto la pelle. “Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo” (2Col,15).
Camminiamo dunque protesi verso la méta: “dimenticando ciò che - ci - sta alle spalle e -protesi - verso ciò che - ci - sta di fronte, - corriamo - verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù” (Fil 3,14)
La Quaresima è il tempo del deserto…
Danziamo per ciò che si compie, per la luce che risplende,
per le catene della morte che si spezzano e i massi del sepolcro che esplodono!!!
La Parola si compie, non temiamo!!! (Lc 4,20)
Verso la Pasqua non con il correre di un fariseismo che ci cementa nel sepolcro, non con scene di statue che scendono e salgono e nel venerdì santo sfoggiano nel selfie dei nostri telefonini, rassegnati e inermi nei cunicoli della morte...
Tutto questo sfuma all'ultimo tocco di campana che lenta accompagna la nostra morte.
Pasqua è uscire da questo sabato santo: “Sorgi, allontaniamoci di qui.
Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino,
ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita,
ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono.
Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero.
Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita,
la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole,
è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli” (Ufficio delle letture Sabato Santo)"
Non ci sono uova da confezionare, né colombe da far volare, piuttosto ci si sei “Tu”
che segnato da Lui, sei primizia di un pane nuovo, senza lievito:
“Cambiare è possibile. Per tutti.
Non c’è tristezza antica che tenga.
Non ci sono squame di vecchi fermenti
che possano resistere all’urto della grazia.
Pasqua, festa che ci riscatta dal nostro pesante passato.
Non per nulla, noi la celebriamo
spezzando quel pane azzimo
che vuole essere per tutti simbolo
e fermento di novità. (Don Tonino Bello)
Tricase 23 Febbraio 2025
P Mario Salvatore Oliva
ma piuttosto trova eco il gusto del grido,
travolti dagli applausi di un mondo cieco che spasima inebriato
davanti ad idoli di muscoli, di teatrini montati ad hoc,
di marketing perfetti pronti ad incastrarci
verso vicoli di oppressioni, di depressioni, di una vita, che consumata, si segna di ferite.
Circolo vizioso di morte, mentre sul cubo dei nostri social, l'idolo più che canta urla…
… ieri il turno di Mahmood e Blanco, oggi Only, Fedez…
e altri in fila aspettano il loro turno, in un treno diretto verso l'inferno, ...per tutti inclusivo!!!
Intelligenza artificiale impeccabile, sistemi multimediali di ultima follia, e sul podio di reels, storie, e tiktok sempre aggiornati, sfoggiamo l'ultimo brivido, prima di scomparire per sempre, quando passato di scena, sei di troppo, e pure inutile.
Il tour dell'angelo della morte per uccidere le primizie, iniziato in Egitto, non è terminato, e non terminerà se non nell’ultimo giorno, quando la Babilonia sarà precipitata negli inferi... “Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando: "Con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà” (Ap 18,21).
Rendere sterile ogni cosa è il suo piano diabolico: sterili le nostre campagne ormai devastate da pannelli solari e pale eoliche; sterili le nostre vite che consumano e non creano; sterili le nostre famiglie che vedono già un solo figlio un grande ostacolo per il proprio successo.
Ogni primizia è abbattuta, quella di una gioventù inerme, impassibile,
risultato perfetto di un esperimento riuscito!!!
...demotivati, soli, divorati da un mondo virtuale senza sogni, senza desideri,
dentro corpi scolpiti e tatuati, dove nella sottile pelle, ancora giovane,
grido di storie vissute, come se avessero attraversato un secolo
e invece, hanno solo appena vent’anni, consumati e finiti.
… questo angelo però non può sfiorare
quanti sono stati segnati dal sangue dell’Agnello (Es 12,22; Ap 7,14)
“È cristo che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore!!!” (Col 1,13).
“I poveri che hanno accolto il lieto annuncio” (Lc 4,18), non si confondono davanti a post venduti e finanziati di un “corriere della sera”, di un “avvenire” dove ormai solo con il microscopio si riesce ancora a scorgere qualche poco di cristiano, e di tanti altri rotocalchi venduti al vagone diretto all’inferno, che ha ben promesso successo, soldi, carriera, cattedre, in ogni angolo e su ogni presbiterio, in cambio della loro anima. “Nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità (2Cor 8,2).
“I prigionieri liberati dalla Fede” (Lc 4,18) nella Morte di Cristo sono usciti dai sepolcri - le rocce si spezzarono (Mt 27,51). Attraversano il deserto, mentre i morsi della sete, di tante ingiustizie; della fame, di un pane inquinato; non hanno potere su di loro. Grazie a quel legno, dal cui costato è sgorgato un fiume che guarisce (Gv 19,34), risana, vivifica, ci è tutto chiaro!!! Chiaro che la farina di molluschi e le ali di mosche macinate, pronte nelle moderne camere a gas, è tutto stato realizzato per il bene della natura e per il nostro bene… Ci mordono da ogni parte ma siamo diventati immuni grazie alla sua Parola. Liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza (Gc 1,21).
“I ciechi che hanno recuperato la vista” (Lc 4,18) attraversano la notte accompagnati dalla Colonna di Fuoco dello Spirito, ci vedono chiaro, come Don Tonino a Tricase che, in quella notte dinanzi ad un mare di paure e di incertezze, fissando la luce lontana di quella Lampara, non si è lasciato abbattere dalle onde, luce che riscalda il cuore di chi non guarda ciò che ci circonda ma vede chiara già l’aurora e dorme con Gesù tranquillo sulla barca (Mt 8, 23-26) . “Dai ad essi, Signore, la volontà decisa di rompere gli ormeggi. Per liberarsi da soggezioni antiche e nuove. La libertà è sempre una lacerazione! Non è dignitoso che, a furia di inchinarsi, si spezzino la schiena per chiedere un lavoro «sicuro». “...Non è giusto attendersi dall'alto le «certezze» del ventisette del mese. Stimola in tutti, nei giovani in particolare, una creatività più fresca, una fantasia più liberante, e la gioia turbinosa dell'iniziativa che li ponga al riparo da ogni prostituzione…” (La preghiera sul molo Don Tonino Bello)
“Gli ex oppressi irremovibili” (Es 15) non temono i faraoni di turno: li inseguono pure, tanto saranno travolti nelle onde di questo mare, ormai in tempesta, e negli abissi, non avranno scampo e ne salvezza (Gc 1,21). Le mura possenti di Gerico impenetrabili cadono davanti alla forza di chi crede (Gs 6), di chi non si lascia inoculare, di chi con un rosario in mano rovescia i potenti dai troni e fa morire di terrore il poverino Pilato, che pensando di averla scampata lavandosi le mani, spiazzato dal mattino di Pasqua, non può che rassegnarsi a quella scabbia che gli è rimasta sotto la pelle. “Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo” (2Col,15).
Camminiamo dunque protesi verso la méta: “dimenticando ciò che - ci - sta alle spalle e -protesi - verso ciò che - ci - sta di fronte, - corriamo - verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù” (Fil 3,14)
La Quaresima è il tempo del deserto…
Danziamo per ciò che si compie, per la luce che risplende,
per le catene della morte che si spezzano e i massi del sepolcro che esplodono!!!
La Parola si compie, non temiamo!!! (Lc 4,20)
Verso la Pasqua non con il correre di un fariseismo che ci cementa nel sepolcro, non con scene di statue che scendono e salgono e nel venerdì santo sfoggiano nel selfie dei nostri telefonini, rassegnati e inermi nei cunicoli della morte...
Tutto questo sfuma all'ultimo tocco di campana che lenta accompagna la nostra morte.
Pasqua è uscire da questo sabato santo: “Sorgi, allontaniamoci di qui.
Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino,
ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita,
ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono.
Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero.
Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita,
la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole,
è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli” (Ufficio delle letture Sabato Santo)"
Non ci sono uova da confezionare, né colombe da far volare, piuttosto ci si sei “Tu”
che segnato da Lui, sei primizia di un pane nuovo, senza lievito:
“Cambiare è possibile. Per tutti.
Non c’è tristezza antica che tenga.
Non ci sono squame di vecchi fermenti
che possano resistere all’urto della grazia.
Pasqua, festa che ci riscatta dal nostro pesante passato.
Non per nulla, noi la celebriamo
spezzando quel pane azzimo
che vuole essere per tutti simbolo
e fermento di novità. (Don Tonino Bello)
Tricase 23 Febbraio 2025
P Mario Salvatore Oliva

BUON ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO!!!
Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee!!! Vi aspettiamo per ringraziare Gesù ogni ultima Domenica del mese del vostro Anniversario
La Parola,
...in queste sinagoghe di convivenze,
di famiglie scoppiate, che vivono relazioni sterili, consumati da un materialismo
che li arricchiti solo di beni materiali e di tante cose inutili,
schiacciate, sotto il macigno ora di tanti pesi insostenibili,
e schiavi di uno stato che attraverso questa schiavitù domina, controlla,
e ci rende inermi, senza speranza, senza sguardo...
è stata cacciata fuori!!!
Seminata la zizzania della confusione, sta bene tutto!!!
...benedizioni nei palazzi civili dove si sono trasferite le scuse economiche di certe unioni;
pacche sulle spalle a chi molla relazioni e le cambia come le ruote della macchina,
che consumate ci illudiamo che possiamo ripartire,
senza considerare che abbiamo fuso il motore dell’anima e della ragione;
e strette di mani e con il coraggio di magici auguri a chi a ottant’anni ancora
cammina con la fidanzatina…
Sempre più sola e astro di stella cometa rara, la Famiglia Cristiana
è il compimento di questo lieto Annuncio ai poveri, vista ai ciechi,
liberazione ai prigionieri e agli oppressi di un mondo in delirio!!! (Lc 4,16-20)
...ora risuoni forte ai poveri, alle nostre famiglie che dopo immensi sacrifici, ingannati dalla mentalità di questo mondo, e illusi, si trovano con un pugno di mosche in mano: tra le lacrime devono cogliere i fallimenti amari dei loro pochi figli, nella solitudine di una società che non li vuole, di una sanità pronta ad eliminarli o nei parcheggi, poiché i figli non hanno più tempo, di strutture spesso disumane, che come vampiri, risucchiano gli ultimi risparmi, ...e ridotti a pesi insignificanti, senz’anima e senza affetti, non può che un pugno di cenere, togliere tanti costi insostenibili e anche il problema del tempo per mettere un fiore al cimitero, inesorabilmente sfuggito di mano.
Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio.
Considerando attentamente l'esito finale della loro vita,
imitatene la fede.
Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!
Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee,
perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia
e non da cibi che non hanno mai recato giovamento
a coloro che ne fanno uso. (Eb 13, 7-9).
Ora è il tempo del coraggio!!!
...il coraggio di scelte forti, il coraggio di una svolta, affinchè non il consenso ritorni a risplendere, ma la fecondità dello Spirito, dove liberi da un materialismo soffocante, ritornino le famiglie numerose, dove la ricchezza non si misura con ciò che basta per tutti, che spegne la voglia di osare e nei calcoli della paura ci ha resi inermi e sterili, ma la vera ricchezza siamo noi, vite che nascono, mani che si uniscono, dove il pane a tavola è condivisione e per questo si moltiplica, dove non ci sono i miei soldi che vanno a finire nelle mani di avvocati e strozzini di turno, ma nel bene comune, diventa servizio di una creazione che cresce, che crea e che non si consuma.
Ora è il tempo del coraggio!!!
...il coraggio di essere unici, il coraggio di uscire dal sistema, che impone, che detta regole e modi di vita, unici per tornare a vivere non l’ebrezza di due corpi che si uniscono, che svanisce e mai si sazia, ma il tempo del fidanzamento come tempo di vite che si fondono, di relazioni vere che si innestano, di progetti veri che si costruiscono nel tempo, che non si può ridurre ma è necessario, per un frutto buono, che maturi in estate, e non in autunno o nell’inverno di una convivenza per provare se funziona o da immaturi incapaci di saperci prendere le responsabilità di una scelta, portarla avanti finchè dura. Non per consumare, ma per creare!!! Dove l’unione di due corpi diviene il simbolo vivo di una sola vita, quella Divina, di un “Amore” che passa tra chi “Ama” ed è “Amato” e per questo fecondo.
Ora è il tempo del coraggio!!!
...il coraggio di celebrare La Liturgia del Matrimonio, non con il velo imbiancato dagli illusionisti della grafica, dagli ultra evoluti wedding planner, i cui colori si sfumano appena dal palcoscenico si spostano nelle nostre banche per incassare i bonifici mentre noi cogliamo le macerie di una vita; non con gli spettacoli perfetti e curati alla perfezione che mentre attraversano i social già all’alba dei primi scatti non esistono più… ma con la semplicità dello Spirito che fa nuove tutte le cose!!!
Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;
...Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio
per conoscere ciò che Dio ci ha donato.
Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana,
bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio:
esse sono follia per lui e non è capace di intenderle,
perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. (1Cor 2,9-14)
Auguri a queste famiglie piccole e indifese, scartate, e buttate fuori!!!
Ignorate anche dai noi che per non perdere qualche spicciolo
ci teniamo queste moderne piene di contraddizione, illusi di tenerli a forza di ricatti,
che comunque, nel giorno della cresima dei loro figli, li perdiamo per sempre,
esausti e felici di essersi liberati di noi!!!
Auguri a voi che con coraggio, non consumate ma create,
* in questo anno giubilare unica vera porta santa da attraversare e da dove ripartire *
che con una spina dorsale forte non vi lasciate trascinare da questo uragano di venti
occidentali, che vedono nella famiglia una minaccia ai loro piani, ai loro spietati controlli,
alle loro deformazioni in atto nelle nostre scuole!!!
...e agli altri non posso che provare la tenerezza di Dio
per voi, ridotti come siete...
“Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei,
per aver subìto tale sorte?
No, io vi dico, ma se non vi convertite,
perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone,
sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise,
credete che fossero più colpevoli
di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, io vi dico, ma se non vi convertite,
perirete tutti allo stesso modo". (Lc 13,2-5)
Castanea 27 Dicembre 2024 P Mario Salvatore Oliva
...in queste sinagoghe di convivenze,
di famiglie scoppiate, che vivono relazioni sterili, consumati da un materialismo
che li arricchiti solo di beni materiali e di tante cose inutili,
schiacciate, sotto il macigno ora di tanti pesi insostenibili,
e schiavi di uno stato che attraverso questa schiavitù domina, controlla,
e ci rende inermi, senza speranza, senza sguardo...
è stata cacciata fuori!!!
Seminata la zizzania della confusione, sta bene tutto!!!
...benedizioni nei palazzi civili dove si sono trasferite le scuse economiche di certe unioni;
pacche sulle spalle a chi molla relazioni e le cambia come le ruote della macchina,
che consumate ci illudiamo che possiamo ripartire,
senza considerare che abbiamo fuso il motore dell’anima e della ragione;
e strette di mani e con il coraggio di magici auguri a chi a ottant’anni ancora
cammina con la fidanzatina…
Sempre più sola e astro di stella cometa rara, la Famiglia Cristiana
è il compimento di questo lieto Annuncio ai poveri, vista ai ciechi,
liberazione ai prigionieri e agli oppressi di un mondo in delirio!!! (Lc 4,16-20)
...ora risuoni forte ai poveri, alle nostre famiglie che dopo immensi sacrifici, ingannati dalla mentalità di questo mondo, e illusi, si trovano con un pugno di mosche in mano: tra le lacrime devono cogliere i fallimenti amari dei loro pochi figli, nella solitudine di una società che non li vuole, di una sanità pronta ad eliminarli o nei parcheggi, poiché i figli non hanno più tempo, di strutture spesso disumane, che come vampiri, risucchiano gli ultimi risparmi, ...e ridotti a pesi insignificanti, senz’anima e senza affetti, non può che un pugno di cenere, togliere tanti costi insostenibili e anche il problema del tempo per mettere un fiore al cimitero, inesorabilmente sfuggito di mano.
Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio.
Considerando attentamente l'esito finale della loro vita,
imitatene la fede.
Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!
Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee,
perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia
e non da cibi che non hanno mai recato giovamento
a coloro che ne fanno uso. (Eb 13, 7-9).
Ora è il tempo del coraggio!!!
...il coraggio di scelte forti, il coraggio di una svolta, affinchè non il consenso ritorni a risplendere, ma la fecondità dello Spirito, dove liberi da un materialismo soffocante, ritornino le famiglie numerose, dove la ricchezza non si misura con ciò che basta per tutti, che spegne la voglia di osare e nei calcoli della paura ci ha resi inermi e sterili, ma la vera ricchezza siamo noi, vite che nascono, mani che si uniscono, dove il pane a tavola è condivisione e per questo si moltiplica, dove non ci sono i miei soldi che vanno a finire nelle mani di avvocati e strozzini di turno, ma nel bene comune, diventa servizio di una creazione che cresce, che crea e che non si consuma.
Ora è il tempo del coraggio!!!
...il coraggio di essere unici, il coraggio di uscire dal sistema, che impone, che detta regole e modi di vita, unici per tornare a vivere non l’ebrezza di due corpi che si uniscono, che svanisce e mai si sazia, ma il tempo del fidanzamento come tempo di vite che si fondono, di relazioni vere che si innestano, di progetti veri che si costruiscono nel tempo, che non si può ridurre ma è necessario, per un frutto buono, che maturi in estate, e non in autunno o nell’inverno di una convivenza per provare se funziona o da immaturi incapaci di saperci prendere le responsabilità di una scelta, portarla avanti finchè dura. Non per consumare, ma per creare!!! Dove l’unione di due corpi diviene il simbolo vivo di una sola vita, quella Divina, di un “Amore” che passa tra chi “Ama” ed è “Amato” e per questo fecondo.
Ora è il tempo del coraggio!!!
...il coraggio di celebrare La Liturgia del Matrimonio, non con il velo imbiancato dagli illusionisti della grafica, dagli ultra evoluti wedding planner, i cui colori si sfumano appena dal palcoscenico si spostano nelle nostre banche per incassare i bonifici mentre noi cogliamo le macerie di una vita; non con gli spettacoli perfetti e curati alla perfezione che mentre attraversano i social già all’alba dei primi scatti non esistono più… ma con la semplicità dello Spirito che fa nuove tutte le cose!!!
Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;
...Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio
per conoscere ciò che Dio ci ha donato.
Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana,
bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio:
esse sono follia per lui e non è capace di intenderle,
perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. (1Cor 2,9-14)
Auguri a queste famiglie piccole e indifese, scartate, e buttate fuori!!!
Ignorate anche dai noi che per non perdere qualche spicciolo
ci teniamo queste moderne piene di contraddizione, illusi di tenerli a forza di ricatti,
che comunque, nel giorno della cresima dei loro figli, li perdiamo per sempre,
esausti e felici di essersi liberati di noi!!!
Auguri a voi che con coraggio, non consumate ma create,
* in questo anno giubilare unica vera porta santa da attraversare e da dove ripartire *
che con una spina dorsale forte non vi lasciate trascinare da questo uragano di venti
occidentali, che vedono nella famiglia una minaccia ai loro piani, ai loro spietati controlli,
alle loro deformazioni in atto nelle nostre scuole!!!
...e agli altri non posso che provare la tenerezza di Dio
per voi, ridotti come siete...
“Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei,
per aver subìto tale sorte?
No, io vi dico, ma se non vi convertite,
perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone,
sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise,
credete che fossero più colpevoli
di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, io vi dico, ma se non vi convertite,
perirete tutti allo stesso modo". (Lc 13,2-5)
Castanea 27 Dicembre 2024 P Mario Salvatore Oliva

BUON NATALE!!! Oggi si è compiuta questa scrittura, ..no ieri, nè domani nè in un prossimo futuro perso!!!
Beata colei che ha creduto!!!
Nel correre frenetico di questo tempo,
risucchiati nelle sabbie mobili di menzogne, dove
a fatica riusciamo a toccare la realtà ed a coglierla
con consapevolezza, ipnotizzati dagli illusionisti artificiali,
navighiamo verso il fondo, ignari, inconsapevoli!!!
- Le luci luccicano, le zampogne suonano, le novene si snodano, certo con meno incassi, ma i riti, per quanto garantiti, come la riduzione del volume delle bottiglie di coca cola, hanno risolto la crisi, poichè riducendo e unendo le chiese, difatti appaiono piene, pronti ad essere fotografate dai maxischermi, maestri di ogni illusione!!!
- La confusione intanto avanza e come un uragano violento fa saltare certezze, valori non negoziabili, attraversa i corridoi di una certa chiesa, che per non perdere favori e consensi, si presenta inclusiva in tutto, pur di restare a galla, e mentre afferma la verità, la contraddice con una misericordia che tutto è tranne che un cuore che batte per un umanità nuova!!!
In questo scenario, per molti surreale e lontano, c’è qualcosa ancora di più tragico…
cenoni, scambi di regali, settimane bianche, concerti di natale…
per distoglierci e far tacere il tuono disumano del genocidio del Popolo Palestinese condotto da Israele, che senza pietà, porta avanti, con la complicità del nostro occidente, che fornisce armi, sostegno, e che esulta per la caduta del regime di Assad, spacciandolo per libertà, mentre porta avanti i suoi orrori, il caos, destabilizzando popoli come ha già fatto in tante altre nazioni, per avanzare il suo dominio e gli sporchi interessi, alleati tutti ad una Nato, che sventola le bandiere di una falsa democrazia, sporche di sangue e di tutti gli orrori consumati in tante parti del mondo, ...strategie già messe in luce dalle rivelazioni del grande giornalista Julian Assange, e non solo!!! ...tra luci colorate e canti di Natale viviamo le nostre vite!!!
Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo:
mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito,
fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano,
piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma,
piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti.
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà. (Lc 17,26-31).
Siamo infatti tutti pronti ad aprire “porte” il pericolo di trasferirlo sul palco è all’agguato, e i sipari infatti non aspettano altro; il pericolo di quella ipocrisia che calpesta la dignità di tutti quei bambini vittime degli orrori della guerra!!!
Se solo avessimo il coraggio di guardarli negli occhi, forse proveremo ribrezzo per il suono di queste zampogne e il disgusto di tante porte, che nei ghetti di questo mondezzaio dove ci siamo abituati a vivere, non aprono e non chiudono nulla, mentre ad aprirsi sono gli inceneritori dei crematoi della raccolta indifferenziata e a chiudersi sono i recinti per il riciclaggio forzato di chi obbediente si lascia usare finchè serve; il disgusto anche di quelle porte, che inebriati dall’intelligenza artificiale, troveremo nei nostri schermi, dove al tocco di quale strisciata di euro, entrano ed escono solo i nostri soldi, arrabbiati per l’indulgenza data a chi non ha pagato le famose multe da 100 euro, ai disertori del vaccino ai disubbidienti al sistema che fa tutto per il nostro bene. E buoni e zitti ci dobbiamo ingoiare non solo la fregatura, ma anche gli eventi avversi e le ferite inguaribili di una salute compromessa, senza possibilità di trovare una via d’uscita che solo quella di rassegnarci.
Solo in quella Sinagoga di Nazareth potrà trovare Luce questo Natale!!!
“Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette.
Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro:
"Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato" (Lc 4,20-21).
Corra il lieto annuncio ai poveri, ora per aprire le orecchie di chi ormai non sente più nulla e inoculato ha perso il senso critico;
si spezzino le catene di chi, per gli sporchi interessi, ha perso la sua libertà, illuso di poter fare quello che vuole, intrappolato dentro scelte comprate a caro prezzo, mentre ferite profonde si accumulano, tra catene che si attorcigliano su un precipizio, dove l’ultimo prodotto finale offerto, non può che essere l’eutanasia, l’aborto e il desiderio di farla finita;
si diffonda la luce e cadono le squame di chi con il paraocchi non vede lontano, ma drogato nella rete di un eccitazione super intelligente, che innesta bisogni inutili, vede solo piaceri da consumare nella frenesia di guadagni facili, nella ricerca di affari per accumulare soldi sporchi, e tra lavoro e divertimenti, tra storie da pubblicare e immagini da scorrere, tra attori e spettatori di turno a gara, nel tunnel di un vuoto esistenziale oscuro, nel buco nero di questa storia, non si accorge di nulla e non capisce perché è sempre più triste;
si frantumi il macigno di uno stile di vita che ci ha oppressi: denaro, successi, carriere, stili di vita mai visti nella storia, generi di cui si è perso il numero... schiacciati e scaraventati per terra, abbiamo il barbaro coraggio di chiamare tutto questo evoluzione, democrazia, civiltà occidentale superiore a tutti i popoli, perfino internazionale, boicottando ogni religione, ed ogni cultura... togliendo il fascino delle parolone, sparate a vuoto, non può che apparire il poco e il nulla di tutto ciò che crediamo di affermare.
Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste,
alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell'aria,
quello spirito che ora opera negli uomini ribelli.
Anche tutti noi, come loro, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali
seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi:
eravamo per natura meritevoli d'ira, come gli altri.
Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato,
da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù,
per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia
mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. (Efesini 2,1-7).
Oggi si è compiuta questa scrittura, oggi, non ieri, né in un prossimo futuro perso!!!
Oggi lo cantano gli Angeli, oggi lo dice chiaro Giovanni,
…oggi per te che credi!!!
...e per gli altri persi nei soliti auguri …tranquilli la scorta degli antidepressivi già l’hanno fatta le nostre farmacie per giorno 7: basteranno per tutti, e intontiti, finchè dura, lontani dalla realtà nel surreale di questo mondo, qualche altro Natale è assicurato, ...forse!!!
Cacciato fuori e tolto di mezzo il guasta feste, intanto ci godiamo nelle nostre Sinagoghe il suono delle nostre Zampogne, e tra i fascini di artistici presepi ci godiamo qualche scintilla di luce artificiale e spruzzo di stelle comete, e seduti nel trono clonato di Erode, nelle sue stesse paure dove spietati abbattiamo tutti, ci facciamo amici i suoi disponibili informatori, che da bravi maestri, al riparo nelle sacrestie dei sacri palazzi, hanno garantito accesso e inclusione per tutti.
“Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati,
perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno.
Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Consacrali nella verità.
La tua parola è verità.
Come tu hai mandato me nel mondo,
anche io ho mandato loro nel mondo;
per loro io consacro me stesso,
perché siano anch'essi
consacrati nella verità” (Gv 17, 14-17).
Castanea 18 Dicembre 2025
P Mario Salvatore Oliva

BUON ANNO LITURGICO GIUBILARE!!! SCELTI!!! Unti dello Spirito Santo e mandati in Cristo ...
Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato!!!
Nel fondo di un baratro dove tutti stiamo precipitando “risplende la Parola”,
squarcio di cielo in questo buio terribile
che inesorabilmente precipita su tutta la terra!!!
Questa storia, che parla degli ultimi tempi, già proclamata da duemila anni è sotto gli occhi di tutti.
“Sappi che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, empi, senza amore, sleali, calunniatori, intemperanti, intrattabili, disumani, traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, amanti del piacere più che di Dio, gente che ha una religiosità solo apparente, ma ne disprezza la forza interiore. Guàrdati bene da costoro! (2 Tm 3,1-5).
In questo declino totale di un umanità: l’odio rade al suolo gli stati; i sistemi economici saltano; i giovani ipnotizzati vengono bombardati di immagini e nel surreale si consumano le loro cadute, immani tragedie; adulti a settant’anni credono di fidanzarsi ancora; bombardati di ormoni, illusi di appartenere a generi di cui si è perso il conto, rimaniamo schiacciati per sempre e infondo al tunnel ci aspettano i crematoi di ultima generazione di cui, di noi, non si conserverà nemmeno la cenere.
O Signore quando ritornerai, quando farai vedere tutta la tua gloria e la tua potenza?
Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa.
Avete solo bisogno di perseveranza, perché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso.
Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà.
Il mio giusto per fede vivrà; ma se cede, non porrò in lui il mio amore. (Eb 10, 35-38).
Un fulmine torni a colpirci in questo giubileo,
oltrepassi le fessure impenetrabili delle nostre Sinagoghe spente e le frantumi!!!
… il suono dei canti gregoriani forse s’innalza verso l’alto??? Non scava piuttosto i vuoti delle nostre crisi, dove ci siamo messi a riparo, le cui note dei nostri isterismi incidono condanne e censurano quanti non si allineano??? ...e non meno il ritmo dei tamburi e le danze impazzite che, nelle scene più ridicole che scorrono sui nostri schermi, hanno forse l’intento di qualche ascesa verticale??? Non sono forse il segno di una nuda e cruda realtà di voler essere al centro dell’universo, piccoli narcisisti in cerca di incenso???
Si compia “Oggi” la profezia e si diffonda in questo giubileo,
si apra il rotolo della “Parola” e i nostri occhi siano solo fissi su di Te!!!
...risuoni il lieto annuncio ai poveri ingannati dai sistemi economici; schiacciati da quelle assicurazioni che non hanno messo al riparo nulla che solo i loro interessi; schiacciati da tasse, che in nome della legge, opprimono e gridano vendetta al cospetto di Dio; resi sterili, soli davanti ad un telefonino, illusi di contare i like, sfoggiando amici di cui, nemmeno il volto e un battito di cuore, hanno mai tracciato storie vere ma solo poster da consumare dietro il fallimento di una smania di competizione. La più grande povertà non è segnata da quello che non hai, per poter stare al passo di chi ti domina e si arricchisce sulle tue macerie, ma da quel pugno di mosche che rode i cocci di un’anima in putrefazione senza più nulla.
...si proclami la liberazione dei prigionieri affinchè taccia per sempre il rumore orribile di quelle catene che ci trascinano nelle rotaie di un mondo occidentale, prima con mascherine e misure di distanziamento, oggi dentro l’inganno degli eventi avversi di un vaccino, che semina morte e paura, insieme alla catastrofe naturale, usata ad ok per farci stare tranquilli nelle carceri dei nostri pochi spazi, a bada con reddito di cittadinanza e gli striscioni scoloriti sui balconi “andrà tutto bene”. Non è in carcere solo chi dentro le sbarre di un cancello sconta la sua pena ma ci siamo finiti tutti, illusi di una democrazia che per il nostro bene e per il bene di tutti ci ha abituato a stare tra i porci (Lc 15,16 ), incatenati, senza più vita.
...si schiudano gli occhi dei ciechi resi tali dal’ingiustizia di un potere economico, in mano a pochi, che benda ogni angolo di verità con i sistemi di una intelligenza artificiale. Il senso del reale è sfumato, la disumanità ha preso la scena sui nostri media abituandoci alla normalità. Tutto ciò che si afferma diviene il contrario di tutto ciò che si fa, e illusi dalle immagini, inebriati dagli ultimi “apple imac”, camminiamo dentro vicoli oscuri, condotti da un informazione pilotata, da una scuola comprata da chi ha scritto il colpo di coda finale, “l’agenda 2030”, riuscito ad infiltrarsi nelle navate delle nostre chiese dove non è difficile riconoscere il marchio della bestia (Ap 14,9 ), di una massoneria spietata che ha preso campo con la sua “opera inclusiva” che giustifica ogni orrore, come la “mascotte giubileo 2025” i cui colori della gadgettistica dei gay pride sono molto nitidi. E’ in atto la profanazione del Tempio del cuore dell’Uomo, casa di Dio, che forse sfugge anche a chi grida all’orrore della profanazione dell’altare e del tempio delle nostre chiese dove ci siamo accomodati tranquilli in estasi, dentro un latino arcaico e tra candelabri, dove più che le candele, si ergono le spalle che vorrebbero farci credere che rendano gloria a Dio ma spesso sono il racconto di un grande chiasso per far tacere il cieco che grida e che forse vede Cristo più di noi (Lc 18,39).
…si rimettano in libertà gli oppressi posseduti dal maligno e dalla morte che, nel correre frenetico delle nostre città, nelle ambizioni di traguardi irraggiungibili, nell’ansia e nella depressione del tempo che ci divora, rapisce le nostre esistenze precipitandole nell’inferno: stanchi, falliti, demotivati, drogati dal piacere, dal potere, dalla lussuria senza più regole. In mano a psicologi e psichiatri che ci intossicano di ansiolitici che funzionicchiano finchè dura l’effetto, o nei confessionali delle nostre chiese a mantenere gli sfarzi di chi si arricchisce sulle disgrazie degli altri; o nell’attesa di sei mesi per una visita, studiata ad ok per tuffarci prima possibile nelle braccia di dottori strozzini, vampiri che succhiano il sangue più che analizzarlo, e avidi di denaro, dal cuore pietrificato, non capiscono la radice del vero male che rode anche loro giorno dopo giorno. Muore la voglia di vivere e di andare avanti, schiacciati da una vita insopportabile, da macigni pesanti, quelli di uno stile di vita impazzito, insostenibile. Quando ci decideremo a mettere fine a queste parate costose??? ...come fogli sottili, alla prima tempesta, si rovinano le feste, si scoloriscono e si annullano i colori, e mentre svanisce ogni immagine alla superfice, appare la nuda realtà delle nostre cambiali, di debiti impagabili, di una vita che non desidera altro che la morte… se non peggio, tra gli abissi di maghi, di sette, di altri strozzini che, sulle nostre miserie, navigano anche loro verso l’inferno.
Cristiani, ormai in pochi e scartati da tutti “E’ un Anno di Grazia questo giubileo!!!”
“SCELTI!!! Unti dello Spirito Santo e mandati in Cristo siamo chiamati ad Annunciare
la “Parola”, la “Liberazione”, la “Luce”, la “Salvezza”!!!
Non possiamo più accomodarci nelle nostre chiese a contare i banchi vuoti di un tradimento, quello nostro; non possiamo più diventare la cronaca di un deserto devastante, che avanza nelle nostre cattedrali dove, non è cambiando il giorno, che tornerà di certo la nostra gente; non sono le unità pastorali a metterci insieme sugli stessi binari e nemmeno i questionari e le migliori organizzazioni pastorali; neanche le tecnologie di ultima generazione, capaci di sostituire l’animatore liturgico, possono mettere al sicuro l’azienda…
Dobbiamo essere lettera di una “Parola” che si compie: “Anno di grazia permanente!!!”
“Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo;
ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me.
Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!" (Gv 16, 32-33).
Spogli di tutto ma ricchi del suo amore, della sua grazia, di passione, di amore, folli di Cristo!!!
Parola!!! Acqua che sgorga di iniziative, di preghiere vive, di canti, di lode, per questa lieta notizia:
“Il principe di questo mondo, non sarà sconfitto ma, è stato sconfitto”,
per dire a tutti che solo Gesù ha Parole che arricchiscono la nostra vita!!!
Liberazione!!! Porte che si aprono e non quelle delle chiese ma di questo annuncio di gioia.
Testimoni delle sue meraviglie, testimoni della sua gioia.
Le campane, i canti delle nostre liturgie, le adorazioni davanti all’Eucarestia siano l’armonia di una
vita risorta, bella, piena di luce, stupore agli occhi del mondo, slanciati liberi verso il cielo!!!
Luce!!! Notte che avanza mentre risplendiamo. Non schiacciati dalla paura degli ultimi tempi,
ma nel compimento della sua vittoria, “rifugiati nel deserto, al sicuro
sotto il manto materno della Donna coronata di Stelle,
contemplando all’orizzonte il giorno della purificazione, quelli dei nostri tempi,
quando sarà cacciato fuori per sempre il Drago antico
che con la sua coda fa precipitare il terzo delle stelle del cielo sulla terra” (Ap 12, 1-6).
Pieni di vita guardiamo ciò che avanza e non ciò che passa sotto i nostri occhi,
la fine di tutti questi potenti che “saranno rovesciati dai loro troni” (Lc 1,52),
certezza che “la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta” (Gv 1,5).
Salvezza!!! Paura che svanisce, vita che fiorisce e crea. Liberi da una televisione che ipnotizza,
da un cellulare che ci possiede: coraggiosi, con la spina dorsale dritta.
Abitati dalla fede, che ci fa sentire amati da Dio e abitati dalla sua grazia,
saltano tutti gli inganni del mondo, si frantumano i sistemi delle nostre politiche corrotte,
dei nostri sistemi ecclesiali pieni di ipocrisia, perdono forza le infrastrutture che condannano i giusti
di illegalità, perdono potere tutte le intimazioni, i ricatti di chi credeva di aver eliminato Dio per sempre.
“UNTI” dallo Spirito discerniamo i segni dei tempi, e coraggiosi proseguiamo il cammino senza lasciarci sconfortare dai calcoli, dal fallimento, da quel Giuda che ci ha tradito, da quel Vescovo che ci ha rinnegati, da quel Cristiano che ha preferito farsela a gambe davanti a un piccolissimo virus…
La scena di quei chiodi se pur crudele, se pur fa esplodere un dolore così orrendo, nell’orto degli ulivi, crocifissi con Cristo, siamo morti a questo mondo. “Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita” (Ap 2,10).
“ANDIAMO” senza paura, andiamo su questi sentieri impervi del mondo, per sciogliere i nodi di questa confusione devastante, per rivelare gli inganni di una massoneria infiltrata nei corridoi delle nostre scelte, di un agnosticismo letale che annienta la fede...
Andiamo!!! Non c’è più tempo, troppo abbiamo tardato, accomodati nelle nostre assemblee inutili, troppo a discutere senza mai prendere il largo, troppo assopiti nei nostri lamenti, dove prosciugate le riserve, nemmeno le lacrime più fuoriescono dai nostri sentimenti aridi.
Avanziamo!!! Oggi si è adempiuta questa Parola!!! ...oggi continuo della Pasqua, oggi di una vittoria che risplende, oggi in questo poco che rimane di una terra non più cristiana, dove separati, come agnelli in mezzo ai lupi (Lc 1,52), in questo giubileo, si compie la “Parola”!!!
“Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare gli edifici che ha costruito in tempi di prosperità. Con il diminuire dei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali» e ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la Fede al centro dell’esperienza. «Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la Sinistra e ora con la Destra. Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti». (Papa Benedetto Natale del 1969).
Buon Anno Giubilare di Grazia!!! ...è proprio per te che trascini forse ancora la tua Fede, schiacciato dalla tua povertà, dalle catene inique che ti hanno rinchiuso nei recinti di un mondo invivibile; ...per te cieco che ingannato e deluso ti trovi oppresso, schiacciato, spogliato di tutto e disgustato della vita, ...per te che in questo Natale che viene ti lascerai trascinare dal sentimentalismo vuoto e sterile di una zampogna, dal fascino di presepi artificiali, con la solita musica e il dramma di tanti regali da riciclare poichè non c’è più posto nell’alloggio del tuo cuore, per l’amore, per la verità, per la vita, per Gesù, come allora per Maria e Giuseppe.
ALCUNI AVVISI IMPORTANTI: La sera del 1 Dicembre a Badiavecchia inizieremo l’Anno Liturgico alle ore 19, segue un momento di Festa. Accogliamo nel gruppo Interparrocchiale, formato da Giuseppe Puglisi, Daniela Linguaglossa, la Cooperatrice Enza Buemi della nostra Identità Parrocchiale .
Verdeto Piacenza 7 Novembre 2024 P. Mario Salvatore Oliva
squarcio di cielo in questo buio terribile
che inesorabilmente precipita su tutta la terra!!!
Questa storia, che parla degli ultimi tempi, già proclamata da duemila anni è sotto gli occhi di tutti.
“Sappi che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, empi, senza amore, sleali, calunniatori, intemperanti, intrattabili, disumani, traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, amanti del piacere più che di Dio, gente che ha una religiosità solo apparente, ma ne disprezza la forza interiore. Guàrdati bene da costoro! (2 Tm 3,1-5).
In questo declino totale di un umanità: l’odio rade al suolo gli stati; i sistemi economici saltano; i giovani ipnotizzati vengono bombardati di immagini e nel surreale si consumano le loro cadute, immani tragedie; adulti a settant’anni credono di fidanzarsi ancora; bombardati di ormoni, illusi di appartenere a generi di cui si è perso il conto, rimaniamo schiacciati per sempre e infondo al tunnel ci aspettano i crematoi di ultima generazione di cui, di noi, non si conserverà nemmeno la cenere.
O Signore quando ritornerai, quando farai vedere tutta la tua gloria e la tua potenza?
Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa.
Avete solo bisogno di perseveranza, perché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso.
Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà.
Il mio giusto per fede vivrà; ma se cede, non porrò in lui il mio amore. (Eb 10, 35-38).
Un fulmine torni a colpirci in questo giubileo,
oltrepassi le fessure impenetrabili delle nostre Sinagoghe spente e le frantumi!!!
… il suono dei canti gregoriani forse s’innalza verso l’alto??? Non scava piuttosto i vuoti delle nostre crisi, dove ci siamo messi a riparo, le cui note dei nostri isterismi incidono condanne e censurano quanti non si allineano??? ...e non meno il ritmo dei tamburi e le danze impazzite che, nelle scene più ridicole che scorrono sui nostri schermi, hanno forse l’intento di qualche ascesa verticale??? Non sono forse il segno di una nuda e cruda realtà di voler essere al centro dell’universo, piccoli narcisisti in cerca di incenso???
Si compia “Oggi” la profezia e si diffonda in questo giubileo,
si apra il rotolo della “Parola” e i nostri occhi siano solo fissi su di Te!!!
...risuoni il lieto annuncio ai poveri ingannati dai sistemi economici; schiacciati da quelle assicurazioni che non hanno messo al riparo nulla che solo i loro interessi; schiacciati da tasse, che in nome della legge, opprimono e gridano vendetta al cospetto di Dio; resi sterili, soli davanti ad un telefonino, illusi di contare i like, sfoggiando amici di cui, nemmeno il volto e un battito di cuore, hanno mai tracciato storie vere ma solo poster da consumare dietro il fallimento di una smania di competizione. La più grande povertà non è segnata da quello che non hai, per poter stare al passo di chi ti domina e si arricchisce sulle tue macerie, ma da quel pugno di mosche che rode i cocci di un’anima in putrefazione senza più nulla.
...si proclami la liberazione dei prigionieri affinchè taccia per sempre il rumore orribile di quelle catene che ci trascinano nelle rotaie di un mondo occidentale, prima con mascherine e misure di distanziamento, oggi dentro l’inganno degli eventi avversi di un vaccino, che semina morte e paura, insieme alla catastrofe naturale, usata ad ok per farci stare tranquilli nelle carceri dei nostri pochi spazi, a bada con reddito di cittadinanza e gli striscioni scoloriti sui balconi “andrà tutto bene”. Non è in carcere solo chi dentro le sbarre di un cancello sconta la sua pena ma ci siamo finiti tutti, illusi di una democrazia che per il nostro bene e per il bene di tutti ci ha abituato a stare tra i porci (Lc 15,16 ), incatenati, senza più vita.
...si schiudano gli occhi dei ciechi resi tali dal’ingiustizia di un potere economico, in mano a pochi, che benda ogni angolo di verità con i sistemi di una intelligenza artificiale. Il senso del reale è sfumato, la disumanità ha preso la scena sui nostri media abituandoci alla normalità. Tutto ciò che si afferma diviene il contrario di tutto ciò che si fa, e illusi dalle immagini, inebriati dagli ultimi “apple imac”, camminiamo dentro vicoli oscuri, condotti da un informazione pilotata, da una scuola comprata da chi ha scritto il colpo di coda finale, “l’agenda 2030”, riuscito ad infiltrarsi nelle navate delle nostre chiese dove non è difficile riconoscere il marchio della bestia (Ap 14,9 ), di una massoneria spietata che ha preso campo con la sua “opera inclusiva” che giustifica ogni orrore, come la “mascotte giubileo 2025” i cui colori della gadgettistica dei gay pride sono molto nitidi. E’ in atto la profanazione del Tempio del cuore dell’Uomo, casa di Dio, che forse sfugge anche a chi grida all’orrore della profanazione dell’altare e del tempio delle nostre chiese dove ci siamo accomodati tranquilli in estasi, dentro un latino arcaico e tra candelabri, dove più che le candele, si ergono le spalle che vorrebbero farci credere che rendano gloria a Dio ma spesso sono il racconto di un grande chiasso per far tacere il cieco che grida e che forse vede Cristo più di noi (Lc 18,39).
…si rimettano in libertà gli oppressi posseduti dal maligno e dalla morte che, nel correre frenetico delle nostre città, nelle ambizioni di traguardi irraggiungibili, nell’ansia e nella depressione del tempo che ci divora, rapisce le nostre esistenze precipitandole nell’inferno: stanchi, falliti, demotivati, drogati dal piacere, dal potere, dalla lussuria senza più regole. In mano a psicologi e psichiatri che ci intossicano di ansiolitici che funzionicchiano finchè dura l’effetto, o nei confessionali delle nostre chiese a mantenere gli sfarzi di chi si arricchisce sulle disgrazie degli altri; o nell’attesa di sei mesi per una visita, studiata ad ok per tuffarci prima possibile nelle braccia di dottori strozzini, vampiri che succhiano il sangue più che analizzarlo, e avidi di denaro, dal cuore pietrificato, non capiscono la radice del vero male che rode anche loro giorno dopo giorno. Muore la voglia di vivere e di andare avanti, schiacciati da una vita insopportabile, da macigni pesanti, quelli di uno stile di vita impazzito, insostenibile. Quando ci decideremo a mettere fine a queste parate costose??? ...come fogli sottili, alla prima tempesta, si rovinano le feste, si scoloriscono e si annullano i colori, e mentre svanisce ogni immagine alla superfice, appare la nuda realtà delle nostre cambiali, di debiti impagabili, di una vita che non desidera altro che la morte… se non peggio, tra gli abissi di maghi, di sette, di altri strozzini che, sulle nostre miserie, navigano anche loro verso l’inferno.
Cristiani, ormai in pochi e scartati da tutti “E’ un Anno di Grazia questo giubileo!!!”
“SCELTI!!! Unti dello Spirito Santo e mandati in Cristo siamo chiamati ad Annunciare
la “Parola”, la “Liberazione”, la “Luce”, la “Salvezza”!!!
Non possiamo più accomodarci nelle nostre chiese a contare i banchi vuoti di un tradimento, quello nostro; non possiamo più diventare la cronaca di un deserto devastante, che avanza nelle nostre cattedrali dove, non è cambiando il giorno, che tornerà di certo la nostra gente; non sono le unità pastorali a metterci insieme sugli stessi binari e nemmeno i questionari e le migliori organizzazioni pastorali; neanche le tecnologie di ultima generazione, capaci di sostituire l’animatore liturgico, possono mettere al sicuro l’azienda…
Dobbiamo essere lettera di una “Parola” che si compie: “Anno di grazia permanente!!!”
“Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo;
ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me.
Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!" (Gv 16, 32-33).
Spogli di tutto ma ricchi del suo amore, della sua grazia, di passione, di amore, folli di Cristo!!!
Parola!!! Acqua che sgorga di iniziative, di preghiere vive, di canti, di lode, per questa lieta notizia:
“Il principe di questo mondo, non sarà sconfitto ma, è stato sconfitto”,
per dire a tutti che solo Gesù ha Parole che arricchiscono la nostra vita!!!
Liberazione!!! Porte che si aprono e non quelle delle chiese ma di questo annuncio di gioia.
Testimoni delle sue meraviglie, testimoni della sua gioia.
Le campane, i canti delle nostre liturgie, le adorazioni davanti all’Eucarestia siano l’armonia di una
vita risorta, bella, piena di luce, stupore agli occhi del mondo, slanciati liberi verso il cielo!!!
Luce!!! Notte che avanza mentre risplendiamo. Non schiacciati dalla paura degli ultimi tempi,
ma nel compimento della sua vittoria, “rifugiati nel deserto, al sicuro
sotto il manto materno della Donna coronata di Stelle,
contemplando all’orizzonte il giorno della purificazione, quelli dei nostri tempi,
quando sarà cacciato fuori per sempre il Drago antico
che con la sua coda fa precipitare il terzo delle stelle del cielo sulla terra” (Ap 12, 1-6).
Pieni di vita guardiamo ciò che avanza e non ciò che passa sotto i nostri occhi,
la fine di tutti questi potenti che “saranno rovesciati dai loro troni” (Lc 1,52),
certezza che “la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta” (Gv 1,5).
Salvezza!!! Paura che svanisce, vita che fiorisce e crea. Liberi da una televisione che ipnotizza,
da un cellulare che ci possiede: coraggiosi, con la spina dorsale dritta.
Abitati dalla fede, che ci fa sentire amati da Dio e abitati dalla sua grazia,
saltano tutti gli inganni del mondo, si frantumano i sistemi delle nostre politiche corrotte,
dei nostri sistemi ecclesiali pieni di ipocrisia, perdono forza le infrastrutture che condannano i giusti
di illegalità, perdono potere tutte le intimazioni, i ricatti di chi credeva di aver eliminato Dio per sempre.
“UNTI” dallo Spirito discerniamo i segni dei tempi, e coraggiosi proseguiamo il cammino senza lasciarci sconfortare dai calcoli, dal fallimento, da quel Giuda che ci ha tradito, da quel Vescovo che ci ha rinnegati, da quel Cristiano che ha preferito farsela a gambe davanti a un piccolissimo virus…
La scena di quei chiodi se pur crudele, se pur fa esplodere un dolore così orrendo, nell’orto degli ulivi, crocifissi con Cristo, siamo morti a questo mondo. “Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita” (Ap 2,10).
“ANDIAMO” senza paura, andiamo su questi sentieri impervi del mondo, per sciogliere i nodi di questa confusione devastante, per rivelare gli inganni di una massoneria infiltrata nei corridoi delle nostre scelte, di un agnosticismo letale che annienta la fede...
Andiamo!!! Non c’è più tempo, troppo abbiamo tardato, accomodati nelle nostre assemblee inutili, troppo a discutere senza mai prendere il largo, troppo assopiti nei nostri lamenti, dove prosciugate le riserve, nemmeno le lacrime più fuoriescono dai nostri sentimenti aridi.
Avanziamo!!! Oggi si è adempiuta questa Parola!!! ...oggi continuo della Pasqua, oggi di una vittoria che risplende, oggi in questo poco che rimane di una terra non più cristiana, dove separati, come agnelli in mezzo ai lupi (Lc 1,52), in questo giubileo, si compie la “Parola”!!!
“Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare gli edifici che ha costruito in tempi di prosperità. Con il diminuire dei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali» e ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la Fede al centro dell’esperienza. «Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la Sinistra e ora con la Destra. Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti». (Papa Benedetto Natale del 1969).
Buon Anno Giubilare di Grazia!!! ...è proprio per te che trascini forse ancora la tua Fede, schiacciato dalla tua povertà, dalle catene inique che ti hanno rinchiuso nei recinti di un mondo invivibile; ...per te cieco che ingannato e deluso ti trovi oppresso, schiacciato, spogliato di tutto e disgustato della vita, ...per te che in questo Natale che viene ti lascerai trascinare dal sentimentalismo vuoto e sterile di una zampogna, dal fascino di presepi artificiali, con la solita musica e il dramma di tanti regali da riciclare poichè non c’è più posto nell’alloggio del tuo cuore, per l’amore, per la verità, per la vita, per Gesù, come allora per Maria e Giuseppe.
ALCUNI AVVISI IMPORTANTI: La sera del 1 Dicembre a Badiavecchia inizieremo l’Anno Liturgico alle ore 19, segue un momento di Festa. Accogliamo nel gruppo Interparrocchiale, formato da Giuseppe Puglisi, Daniela Linguaglossa, la Cooperatrice Enza Buemi della nostra Identità Parrocchiale .
Verdeto Piacenza 7 Novembre 2024 P. Mario Salvatore Oliva
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