Epistolario



Quaresima verso la terra promessa

La sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.!!!
“Verranno tempi duri: inutile che ce lo nascondiamo.
Dobbiamo dircelo qui, ai piedi della Madre, perché sia lei a renderli più dolci.
Verranno tempi duri per la nostra vita nazionale.
Verranno tempi duri proprio nel momento in cui ci stiamo preparando
a vivere l’esperienza nella casa comune della nuova Europa,
che a me si presenta anche con tristi presagi
perché ha più il sapore di una convivenza economica,
di una cassa comune che di una casa comune.
Sembra più l’Europa dei mercanti che l’Europa dei fratelli
che si trovano tutti quanti insieme a vivere la loro identità
aperta per aprirsi anche all’accoglienza degli altri.
Tempi duri. L’Unione Europea sembra svilupparsi non tanto in una convivialità di differenze
quanto attorno al marco e probabilmente attorno a grandi nazioni
che renderanno la nostra vita standardizzata un po’ sulla loro.
Verranno tempi difficili, ma noi li dobbiamo affrontare con grande speranza.
Perché, se ce la mettiamo tutta le cose dovranno cambiare” (Don Tonino Bello 13 /9/1992 Madonna dei Martiri)

Sui binari confusi di questa storia, l’eco di queste Parole, dette trent’anni fa, risuonano così colme di tanto compimento: avanza il declino dell’umano e si scatenano le forme violente di tanto orrore in nome della libertà e dell’anarchia, scritta con il lessico dei limiti. La schiavitù moderna, bandita come evoluzione, non appare di fatti con le catene facili da identificare, ma con le dosi anestetizzanti lanciate a sorsi ripetuti, attraverso i tanti canali multimediali. Resi inermi, impassibili e insoddisfatti veniamo eccitati da continui desideri che ci tengono a cuccia nel delirio di un immensa insoddisfazione e giorno dopo giorno moriamo senza più ritorno.
Cari cristiani, ma lo siamo ancora??? Questa consapevolezza ci può tenere desti,
questa consapevolezza ci può far sentire ancora la musica e le danze di un banchetto che abbiamo spento!!!
“Consapevolezza”
di una volontà che trasforma lo scandalo della croce in salvezza!!!
    “Noi annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani!!!” (1Cor 1,23)

Ora più che mai dobbiamo investire sul nostro pensiero!!! I canali di una quaresima di fioretti e sacrifici arcaici devono riformarsi per introdurci dentro una formazione che ci rende capaci di affrontare le sfide che ci attendono, e che già in questi due anni ci hanno annientato. Dobbiamo riconoscere gli affari sporchi che giorno dopo giorno ci portano lontano dal banchetto di nozze dell’Eucarestia, tra la nostra miseria e la vera Luce che vince la morte, che distrugge l’egoismo, che ci rende umani, non in quell’amore fatto di baci osceni di chi usa e getta, sporca e uccide, ma in quello autentico: di morire donando, di servire generando, di consumarsi creando vita.
- Ora è il tempo di riconquistare l’armonia del silenzio, dove ogni nota torna al suo posto: per distinguere i suoni dalle stonature, percepire i brividi della gioia, di osare e non cadere nell’inganno di possedere il nulla;
- è il tempo di un no chiaro, pronti al martirio: non cedendo ai ricatti di quanti vogliono prepotentemente possederci, discriminarci, multarci, e tra poco, consegnarci ai tribunali: “la bestia fa sì che tutti, ...ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno possa comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome” (Ap 13,16-17),
- è il tempo del deserto, l’acqua sgorgherà dalla roccia e il vero pane cadrà dal cielo (Esodo 16-17): morsi da questi serpenti alziamo lo sguardo verso colui che è stato innalzato sulla Croce, nessun veleno ci recherà danno, nessuna paura incriminerà le nostre certezze (Gv 3,14).
Restiamo lì con Gesù nell’orto di questa notte infame, riversata sulla nostra terra, di tradimenti e solitudine, di rinnegamenti e di vigliaccherie, senza puntare il dito su Pietro che non è riuscito a vegliare nemmeno un ora sola (Mc 14) e che con la spada in mano (consegnatagli dai grandi sistemi corrotti che procurano le armi e alimentano la guerra) è pronto a staccare l’orecchio a chi è falso come lui, e come noi (Gv 18): né di quei 12 e ne di questo resto c’è tanto da perderci tempo. Ciò che conta è non lasciarci travolgere dal sonno, non lasciarci drogare, credendo che tanto non cambierà nulla: non è stato così per quei due fessi come noi, di Adamo e Eva? E’ conseguenziale trovarsi nudo e senza forze!!! (Gn 2). Dobbiamo rimanere lì, dobbiamo pregare per non cadere in tentazione, non sgranocchiando corone e canticchiando vie crucis con il marchio delle nostre sconfinate ipocrisie, ma in intimità con lo Sposo, percepire il suo amore che dissolve ogni paura. Da questa stazione resteremo irremovibili dinanzi alle proposte affascinanti del maligno: 1)che ci aspetta all’angolo dei nostri desideri; 2)mostrandoci il brivido di numerosi like e di tanto successo; 3) ed immergerci infine nel delirio di poter fare a meno di Dio, diretti verso la discarica dell’eutanasia per farla finita per sempre (Mt 4).  
C’è una Tunica da indossare e questo è il tempo giusto: pregare, discernere, resistere, scegliere, studiare, informarsi. Quella tunica gettata a sorte senza cuciture, da cima a fondo (Mt 27,35), tolta a Giuseppe e poi ridata dal Faraone, (Gn 37,24-41,14), stracciata dal sommo sacerdote, (Mt 26,65), coperta di cenere da Davide (2Sam 12), prefigurata sul Tabor piena di luce (Mt 17), vista da Giovanni e Pietro per terra nel sepolcro nuovo, e da Maria indossata dai due Angeli (Gv 20). Da Pentecoste “rivestiti di potenza dall'alto” (Lc 24,49) senza falsità, senza ipocrisie, entriamo alle nozze, “Davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide”  tenendo “rami di palma nelle”  nostre “mani. E”  gridando “a gran voce: "La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all'Agnello" (Ap 7,9-10): uccisi, ma risorti, colpiti ma non affondati… certi che questa Pasqua non si scriverà ancora con segni vuoti di immagini che si elevano e di uova che esplodono, ma risplenderà in quel piccolo resto: “centoquaranta-quattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d'Israele” (Ap7,4).
“PADRE MIO, SE QUESTO CALICE NON PUÒ PASSARE VIA SENZA CHE IO LO BEVA, SI COMPIA LA TUA VOLONTÀ" (Mt 26,42).
C’è un aurora che ci aspetta, Giuda arriva e con lui niente di meno che i sacerdoti del tempio, non c’é da stupirsi, ma piuttosto “ Non lasciamoci confondere” (Papa Benedetto XVI).

             Alessano 13 Febbraio 2023                P. Mario Salvatore Oliva

 scarica il documento

BUON ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO!!! ..La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni!!!

Qualsiasi cosa vi dica, fatela!!!
Sugli orizzonti della Creazione è proprio Adamo che, aprendo gli occhi, dopo quella notte insonne, canta l’inno più grande dell’Universo:
"Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna, perché dall'uomo è stata tolta". (Gn 2,23)
...ma su questi nostri orizzonti cogliamo i cocci di tante “ossa aride”,  (Ez 37,11)
di tanta carne andata in putrefazione, dove l’Adamo avvelenato e sedotto
dal serpente non vuole più lavorare con sudore e l’Eva cacciata dal paradiso, partorire con dolore, e vagano nel mondo in cerca di qualche gattino che gli faccia compagnia, o di qualche cane che gli lecca le ferite senza più speranza
e senza più vita, o peggio in crisi d’identità non trovano più nel loro stesso corpo il ricordo di un cielo limpido che genera, ma lo sfogo dei loro istinti che logora e consuma, che usa e getta, che mangia e sputa, che convive finché gli interessa e chiama compagna chi solo dovrebbe riempire la sua solitudine: pronti per la fine del genere umano!!!


Ho aperto allora all'amato mio, ma l'amato mio se n'era andato, era scomparso.
Io venni meno, per la sua scomparsa; l'ho cercato, ma non l'ho trovato, l'ho chiamato,
ma non mi ha risposto.
Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città;
mi hanno percossa, mi hanno ferita, mi hanno tolto il mantello le guardie delle mura. (Ct 4,6-7)


Non c’è nessuna famiglia da salvare non c’è un ideologia da difendere, ne una battaglia da combattere con tutte le armi, e non c’è nemmeno, ed oso dirlo, un sinodo da fare:
C’è piuttosto una Liturgia da Celebrare dall’altare alla vita, quello eretto nel Golgota che si erge fino al sepolcro vuoto!!!

Quale scambio di consenso può mai rendere reale questa armonia che crea, che genera,
che vince, che risorge che nasce se non perchè una scintilla di cielo misteriosa
fonde, unisce, dà forza, eleva e crea???
Quale firma con i testimoni può mai dare un’anima ad un contratto che parla di diritti e doveri,
...è nella unione vera e autentica, di un uomo e di una donna
che Dio mette il suo sigillo e infonde il suo Spirito,
solo Lui crea, genera, vive, risorge, e vince il male!!!


“Non hanno vino!!!". (Gv 2,3)
Si sono prosciugate le botti delle nostre cantine, le abbiamo riempite velocemente senza pulirle, senza riparlarle, senza pigiare l’uva, tutto in fretta, tutto senza nessuna passione, ubriacandoci di mosto siamo svenuti, scaraventati nelle vasche di ricevitori ormai screpolati, nella tragica realtà di aver perso tutto, e quello che è rimasto si è fatto aceto amaro da ingoiare per tutti i nostri giorni!!!
- Non andate dietro a questi ciarlatani che sono lupi rapaci vestiti di agnello, (Mt7,15) vi seducono con il fascino di banchetti appetitosi e vi avvelenano di cambiali che rendono pesanti i vostri giorni per poi scaraventarvi nelle braccia di ulteriori avvoltoi pronti a firmare gli inevitabili divorzi per rosicchiarvi quel poco di carne che vi rimane addosso;
- non andate dietro questa moda materialista dove il consumo detta le sue leggi e le firme di una moda a decidere i vostri cominciamenti, e senza Spirito e senza nessun Dio, svuotati di ogni anima e benedizione, dopo aver consumata la notte, vi svegliate nudi al mattino, con bocche da sfamare o peggio da depositare a qualcuno;
- non illudetevi di una convivenza che si scrive con l’ inchiostro della precarietà e quello scolorito della permanente immaturità incapaci di farsi carico delle proprie scelte fino in fondo da veri uomini, incapaci di gestire il timone per non lasciarsi affondare dalle tempeste prevedibili e inevitabili;   
- non seguite le vostre famiglie complici che, nel tentativo fallito di non perdervi, vi hanno imboccato, sostituito fino a quarant’anni e ora devono rassegnarsi alle vostre rovine e battersi il petto per essere stati causa dei vostri mali e senza avervi insegnato ad alzare lo sguardo verso Dio, vi hanno reso aridi e come loro vagate senza anima e senza fede da cadaveri che camminano senza più vita;
- guardatevi anche da quei preti che non hanno a cuore che solo il conto di certe offerte, che tali non sono, avidi di denaro e preoccupati solo a mantenere il loro tenore di vita, complici di una chiesa piena di riti ma che non diviene simbolo trasparente e vero di un Dio sposo dell’umanità, che sulla Croce, nel momento più assurdo e buio della storia, ha unito a se la massa di fango dell’uomo facendolo diventare un essere vivente per poi consegnarlo ad una Donna che genera dal suo grembo, quello del sepolcro vuoto, la vera umanità gravida di vita. (Gv 19,25-30).

Celebreremo ancora l’amore!!!
A Cana di Galilea troviamo il vero gusto di un matrimonio
che stava finendo male: se manca la gioia, se tutto è annacquato,
se manca il vino, è veramente una tragedia, ma la soluzione c’è…
“Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino,
colui che dirigeva il banchetto
- il quale non sapeva da dove venisse,
ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua -
chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto,
quello meno buono.
Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora". (Gv 3,9-10).


In questo vostro Anniversario eppure non è ancora tutto perso!!!
In questa Liturgia d’amore che celebreremo ancora insieme,
vogliamo all’orizzonte di Nazaret, svegliarci come Giuseppe:
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva
ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa! (Mt 1,24)

...lì dove i rumori di un mondo che ci racconta balle non ci tortura più,
dove non dobbiamo più scandalizzarci di un Dio che non la pensa come noi ma piuttosto,
senza temere, saper andare oltre ogni scienza.  
Non sono i soldi che contano, ma il suo amore,
non sono i problemi a sbarrarci la strada ma il suo sguardo
    a farci vedere lontano,
non sono le incompatibilità e le diversità a dirci che tutto è finito,
ma la comunione del suo essere Trino ad immergerci nell’“Amore”,
per essere “Amati” ed “Amare”, pronti a rifiutare anche con il martirio,
un gender che ci definisce con orrore genitore uno, due e poi anche tre,
e felicemente affermare, senza più paura e a voce forte l’armonia
di essere UOMO e DONNA, l’uno nell’altro, presenza di un Dio che unisce e crea.


...e se i tuoi figli non l’hanno ancora fatto, poichè non l’hanno ancora conosciuto, invitali!
Certo hai ragione, presi dalle loro cose e dai loro affari (Mt 22,5) ti meneranno di brutto, pazienza!!!

Ricordati quel gusto fa la differenza, Auguri!!!
 
             Castanea 20 Dicembre 2022                                 P. Mario Salvatore Oliva

 scarica il documento

Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni!!!

BUON NATALE!!! ...VIDERO, SI PROSTRARONO, ADORARONO
Corre il secolo della confusione, della menzogna senza più rossore,
corre il grande reset che anestetizza le coscienze, silenzia i dissenzienti,
censura chi osa dire qualcosa di diverso,
e scrive sui muri il nuovo linguaggio di una mafia soft ormai legalizzata...
E’ un reato pensare! ...affare sporco di chi  ieri  era definito “no vax” e oggi un pericolo da marchiare con urgenza, assolto solo quando affermerà che il cattivo è Putin e condonata la pena, quando con disinvoltura e compiaciuto, si omologherà al pensiero unico che definisce anormale, la famiglia di uomo donna!!!

Corre una chiesa che arranca e si arrampica, che violentata cammina piena di stracci, portando sul suo corpo i lividi violenti degli amanti di turno, sbattuta qua e là, tra riti nostalgici di chi con sinfonie arcaiche vorrebbe consolarla o farse ripiegarsi; tra chi, con lingue non più concepibili, vorrebbe ricucire gli enormi strappi che si porta addosso; tra chi scaraventandola sulla strada del mondo, come una prostituta, la rende ridicola tra “TikTok” da brividi e scene liturgiche senza nessun rispetto generando solo follower e nient’altro; tra slogan imposti dai diktat di poteri sporchi che con gli idranti puntati sono pronti a spazzarla via quando avrà concluso la propria agenda...

“Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima!!!” (Mt 2,10)

Nello sterco dei nostri tradimenti brilla una stella? ...come è possibile???
Si proprio lì ora brilla!!! Come su quella Betlemme di Erode, dove Capi dei Sacerdoti
e Scribi del popolo entrano ed escono dalla sua corte con molta familiarità, o forse complicità:
conoscono bene le profezie e le predicano con eloquenza nelle loro lettere pastorali,
ma non la vedono,;
lì tra quei Pastori peccatori pubblici (Lc 2,8-20) che ai crocicchi delle strade (Mt 22,9),
a differenza di noi, accolgono l’invito;
lì nelle nostre incoerenze che arredano gli sfarzi dei nostri palazzi ecclesiali, quelle delle nostre carriere,
ricamati con l’anamnesi di tanti giochi di potere, di ricatti, di intimidazioni appena osi dissentire,
e intessuti con i fili contorti di tante complicità di chi ha generato tante lacrime e numerose vittime;
lì in mezzo ad una storia assurda dove ciò che è stato detto dal profeta Geremia si compie ancora:  
“Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più. (Mt 2,18)

In questa notte brilla questa Luce!!!
A vederla sono sempre loro, quei maledetti da Erode di ieri e di oggi, emarginati, buttati fuori da ogni religione, pubblici impostori dal valore di 100€, dosati per l’ennesima volta con tutti gli eventi avversi del caso, colpiti e troncati da malori improvvisi, caduti per terra, dimenticati e poi inceneriti con l’ardire assurdo e inumano, che si sono ridotti così perchè hanno mangiato male in questi due anni, e noi complici, creduloni obbedienti a chi ci impone di pensare così, lo divulghiamo con ferocia, senza possibilità di nessun dialogo e confronto.
Sono loro i protagonisti di questa notte Pasquale!!!       “Avvolto in fasce e deposto!!!”  (Lc 2,7)
Sono essi che oggi contemplano l’Agnello immolato ritto in piedi che cantano un canto nuovo:
“Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio,
con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e hai fatto di loro, per il nostro Dio,
un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra" (Ap 5,9-10)
I grandi Commensali del Regno, che hanno sentito, e poi hanno visto,
hanno mangiato al banchetto e oggi lo annunciano, per il mondo!!!
Ribelli, che crocifissi risorgono, che tacciati diventano pane, che uccisi vivranno per sempre...
pastori di un presepe inedito, che Erode non è riuscito ancora a castrarli,
e i sommi sacerdoti a farli fuori per sempre…
Qualcosa nei loro piani difatti non ha mai funzionato e noi siamo felici!!!
Vieni allora!!! ...tu confinato in qualche parte, dentro una parte o fuori
da ogni parte, “fatto poco meno di un dio, coronato di gloria e di onore”. (Sal 8)

Auguri allora a te, guarda questa stella ancora
e non farti bendare da nessuno!!!

… ma perchè mai dovrei sussurrare una parola sterile che tutti dicono, che forse non ha più nessun senso? Questo augurio,  quello di ritrovare il nostro cuore per finalmente muoverci verso il banchetto di nozze, lo prendo per te dalla gioia di tutti i ribelli e gli stravaganti di questa notte, affinchè con gioia possiamo
cantare: “Sì, vengo presto!". Amen. Vieni, Signore Gesù!!! (Ap 22,20)
 
             Castanea 20 Dicembre 2022                P. Mario Salvatore Oliva

 scarica il documento

Venite alle Nozze!!!

BUON ANNO LITURGICO!!! ... CON LA CONSAPEVOLEZZA DEL 1%!!!
La notte avanza e il tarlo della depressione risucchia le ultime riserve della nostra coscienza,
che confusa non vede, che morta non sente, che svuotata non risponde!!!

Sugli orizzonti di un tempo, come in un vortice di vento,
sedotti prima e poi ipnotizzati, veniamo risucchiati  
da un piccolo mostriciattolo verso gli abissi della frenesia: incollato ormai alle nostre mani,
             detta, impone, cambia, ci allontana...
… e danzando nell’ecstasy del delirio sul cubo del nostro interminabile ego, veniamo ridotti ai minimi termini, dispersi nelle lacrime di tante macerie, consumati dal desiderio, divorando like, cibo, immagini...:
famiglie sfasciate, figli seminati qua e là, e nel tentativo illusorio che le cose cambino,
oggi ci mettiamo i pantaloni, domani la gonna, e prima di precipitare per sempre, tutte e due assieme.
Il mostriciattolo infatti ha conquistato l’esclusiva del nostro tempo, tanto che dominati,
non riusciamo a fare nessuna scelta su di lui, nemmeno quella di spegnerlo,
e conferendogli perfino la nostra identità, tutto degenera inesorabilmente:
una scelta di vita insieme non inizia più dalla Benedizione di Dio;
un segno di Croce non è l’incipit delle nostre giornate ne quello di ogni nostra attività;
l’informazione povera, manipolata, sterile, confusa, menzognera… distrugge la cultura
    diffondendo il nuovo ordine mondiale;
il momentaneo, di ciò che mi piace e ciò che sento, diventa l’unico riferimento;
gli estetisti diventano i nostri idoli e i luoghi di culto i centri di benessere.
Tolta la coltre per un banale incidente, tutto puzza di putridume e di morte:
conseguenze che rivelano il piano diabolico
e la soluzione finale dell’eutanasia e dell’’inceneritore per la discarica.
“Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te.
Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi” (Gv 17,11).


“Venite!!!” Ma dove, se un telefono che ci squilla in chiesa riesce a staccarci da Lui, se seduti attorno ad una pizza insieme non siamo più capaci di spegnerlo, se ad una fraternità o ad un semplice incontro tra amici, questo mostriciattolo, riesce a stravolgerci e dettare le nostre scelte???  ...dove vogliamo andare???

“Venite!!!” Ma di chi ci dobbiamo fidare, se in due anni, prima dentro una dittatura sanitaria, ed ora in quella legata al terrore della guerra atomica e al cambiamento climatico, pone la soluzione della pace sull’invito a tenere i condizionatori spenti???  
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede”
(1Gv 5,4).
Dobbiamo essere sinceri non ci siamo fidati di Colui che ha vinto la morte: terrorizzati, ubriacati dalla paura, ci siamo lasciati guidare dal “Principe di questo mondo” (Gv 12,31),  che ha distribuito mascherine, disinfettanti, “che con il marchio della bestia” (Ap 13,17), ci ha inoculati, definendolo atto d’amore. ...ma dove vogliamo più andare???

Il tempo di questo covid ci ha resi anche spietati: insulti per chi non si è piegato; sacerdoti e ministri lasciati soli e sollevati dal loro ministero - e questi li ho conosciuti personalmente - le loro lacrime scorrono nell’indifferenza dei sistemi più assurdi di chi è al servizio della Chiesa; ammalati e familiari lasciati soli a morire negli ospedali resi casermoni disumani di affari sporchi con la complicità di medici a cui è stata imposta l’obbedienza, pena la sospensione; tante ferite che sanguinano, e sanguineranno per anni, in chi non è potuto stare accanto a chi chiudeva gli occhi a questa vita: il Signore ce ne chiede già conto!!!
Un invito rifiutato, un banchetto Eucaristico sbarrato con un “lockdown”: tutto assurdo e folle!!!
Asserviti allo stato abbiamo permesso al principe di questo mondo di ordinarci quello che potevamo e non potevamo fare: ma ora c’è una grande Luce, è sotto i nostri occhi, percepiamo la musica e le danze, li alle nozze dello Sposo, buoni e cattivi, che stavano ai crocicchi delle strade,
sono i nuovi commensali del Regno!!! (Mt 22, 2-14).


Quanti uomini, quanti preti, e anche Vescovi, come Giovanni D’Ercole, palpitando per lo Sposo e vedendo chiaro ogni cosa,
non si sono scostati di un millimetro dalla fedeltà alla Parola: risplende la loro testimonianza e risplende l’Abito della verità
e della mitezza: come la pietra scartata dai costruttori, sono cementati in Cristo pietra d’Angolo!!! (Mt 21,42)


Venite alle Nozze!!!     Oggi più che mai è il tempo di guardare a Cristo e non a mainstream che inesorabilmente sono il vero virus che infiltrandosi ci contamina, ci inquina: è difatti scontato, una volta positivi al test, che non abbiamo altro da curare e dove dirigerci, ai nostri campi e ai nostri affari (Mt 22,5).
Venite alle nozze!!!        Non possiamo più trascinare una religiosità che fa puzza di morte ed è in putrefazione da tempo, danzando santi e portando stendardi. Se scaviamo nella nostra coscienza non possiamo non scorgere che infondo non abbiamo mai sentito la passione, né per Lui e né per l’uomo, anzi, spietatamente siamo stati felici per la sorte che è toccata ai tanti disertori del ricatto, e appendendo la condanna sulla loro croce, li abbiamo dichiarati irresponsabili, e in quest’ultimi giorni, medici no vax di cui é bene guardarsi!!!
Venite alle Nozze!!!        Voi delusi, scaraventati nelle strade dell’indifferenza, scartati, sospesi, ricattati, con le bollette da strapagare a quanti senza pietà hanno deciso di togliervi ogni dignità, voi che non contate nulla, complottisti, no vax, dissenzienti, non conformisti: “A voi è dato il Regno: in verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,31).
… e non perché avete questo curriculum, ma perché come Geremia anche voi testimoniate la forza della Parola: “Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto violenza e hai prevalso. Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno; ognuno si beffa di me. (Ger 20,7).
“Per Cristo avete lasciato perdere tutte queste cose e le considerate spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovati in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché possiate conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendovi conformi alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti”. (Fil 3,8-11):
“Spazzatura”, che nella traduzione letterale significa proprio escremento umano, essiccato appiccicato al contenitore dei nostri bisogni quotidiani!!!
Venite alle Nozze!!!        Voi che non vi siete lasciati confondere, e né intimidire da un ricatto infame,
e resistendo a questo piano diabolico e custodendo la fede, non avete per un solo istante ceduto, pagando il prezzo di ogni umiliazione:
vescovi, preti, operatori pastorali, confinati nei deserti dell’indifferenza, saldi nella Parola. La vostra fedeltà è l’altare dove il Pane dell’Eucarestia si fa Corpo di Cristo che ci libera e suo Sangue che ci salda a Lui!!!

MA ATTENTI A DIMENTICARCI DELL’ABITO NUZIALE!!! (0,1%)
 "Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?". Gli risposi: "Signore mio, tu lo sai".
E lui: "Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti,
rendendole candide nel sangue dell'Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano
servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. (Ap 7,13-15).

Ecco Cristiani, ...e se lo siamo ancora!!! Solo questa “consapevolezza” ci fa comprendere l’importanza di questo abito: eucarestie, comunioni spirituali, effusioni dello Spirito, danze da capogiro, misticismi spirituali, preti super carismatici che ti fanno saltare in aria, addormentare e cantare in tutte le lingue, e sui tik tok capaci di emozioni da brivido!!! “Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete. Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt7,19-21).
Così ci racconta Gianfranco Amato: “Accade un fatto, un giorno preciso, l’11 Gennaio 2011, dovevo andare a Roma per una manifestazione, a metà strada dalla stazione, mentre cammino mi accade un esperienza spiritualmente forte, vedo tutto quello che sarebbe successo nel futuro, vedo me che giro il mondo facendo conferenze e mi ricordo in quell'esperienza così strana, una domanda nettissima: Sei disposto si o no?  E io, in questa cosa molto strana, ricordo un “si” totale, assoluto, incondizionato, direi oltre l'incoscienza, ma il giorno dopo mi rendo conto che attorno a me c'è la famiglia, il mio studio di avvocato. Ho subito capito il segreto della fede: affidarsi al 100%! Certo il 99% è tantissimo è quasi santo, ma quello 1% ti frega, devi superare lo 0,1% della razionalità. Cosa succede se tu fai una cosa del genere? Devi essere talmente folle! Tu con lo 0,1% tu entri in un'altra dimensione, non più terrena ma una dimensione dove le leggi soprannaturali superano le leggi naturali, infatti in questi 10 anni io ho vissuto dei veri miracoli che, se qualcuno me le avesse raccontato, io lo avrei dichiarato fuori di testa!!!

Buon Anno Liturgico ad un territorio abitato dal principe di questo mondo!!!
...non per colpirvi anch’io, il tempo si è fatto breve, ricordati: senza l’Eucarestia Domenicale non sei Cristiano!!!
Buon Anno Liturgico ai fratelli che incontro sulla mia strada!!!
Difendetevi dal Drago che vi insegue con il fuoco della confusione del terrore mediatico: non avremo pace finchè con sacrificio e impegno non combatteremo l’uomo vecchio che c’è dentro di noi, ricordatevi: “Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore” (Mt 9,16).
Buon Anno a voi piccolo resto!!!
“Fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!” (Fil 4,1).  …guai a me se non annuncio il Vangelo! (Cor 9.16), Non mi sento in colpa se pretendo molto, a partire da me: GESÙ EUCARESTIA, A BADIAVECCHIA, SARÀ LÌ OGNI DOMENICA ESPOSTO,
                                        “MI AMI PIÙ DI COSTORO?” (Gv 21, 15-19).

E’ per quell’ 0,1%, follia della fede, che: l’acqua si trasformerà in vino, le tenebre di questo mondo in luce,
l’escremento umano in concime che dà vita, e danzando, attorno al bacchetto, canteremo senza fine:
 “Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore! (Preconio Pasquale)

Buon Anno!!!
“ Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi
gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze! (Mt 22,4).


ALCUNI AVVISI IMPORTANTI:
La sera del 26 Novembre sabato a San Basilio inizieremo l’Anno Liturgico alle ore 19, segue un momento di Festa.
Accogliamo i nuovi Cooperatori delle nostre tre Comunità: Anna Sofia di Badiavecchia, Graziella Sofia di San Marco, Pippo Bartucciotto di San Basilio.
“Consapevoli”: “Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi.
E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.
Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena”. (1Gv1,3-4).


     Verdeto Piacenza 15 Novembre 2022    P. Mario Salvatore Oliva

 scarica il documento

... BADIAVECCHIA!!!

Con S. UGO prendiamo coraggio...
Dinanzi ad una società disorientata e confusa, che non conosce più altro vocabolario se non quello dei costi e dei profitti; dinanzi al disfacimento della famiglia; al crollo di una religiosità ormai spenta e che tenta di sopravvivere…
un raggio di Luce torna a risplendere per chi vuole alzare lo sguardo,
consapevole della propria unicità e della propria bellezza!!!
“Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” (2 Cor 6,2),
...è l’ora del coraggio!!!
 Non abbiamo più tempo per andare dietro ad una dittatura ideologica, che ha tolto l’anima alla nostra umanità: noi non siamo solo biologia, non siamo solo atomi mossi da un energia, e né abitiamo in un corpo come se questo è il contenitore primario del nostro esistere, noi siamo oltre…
Lo diciamo da secoli: “Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini (1Cor 17, 18-19).
La terra in cui viviamo ce lo ricorda ogni giorno:  guardate gli uccelli del cielo, guardate i colori della natura, lo scandire delle stagioni, l’armonia di un creato che crea, genera, vive, fuori da ogni interesse, fuori, da ogni tornaconto animato da una verità inconfutabile:
dopo ogni freddo inverno tutto ritorna a germogliare e a rivivere.

Coraggio, a te che ingannato da due anni ti sei perso la bellezza di una vita che ti scorre dentro, e che per quanto tu ti possa impegnare a preservarla, per quanto tu possa evitare il peggio, hai dovuto fare i conti con i tuoi limiti e con un bell’inganno. La vita scorre nonostante tutto ed è solo quando ti lasci travolgere da essa tu allora la vivi, ma se per un istante ti lascia inquinare dalla paura sei tu a morire e non la vita che scorre in te!!!
Coraggio,  a te che per un bombardamento mediatico hai perso la pace prima ancora di spegnere il condizionatore dinanzi a quest’inverno gelido di promesse assurde, e pensando alle bollette, non riesci più a dormire tranquillo. Sicuramente potranno stravolgere i tuoi progetti ma solo se tu vuoi avranno il potere di spegnere la tua creatività, la tua voglia di riscattarti, la tua inventiva di venirne fuori.
Coraggio, a te che, intimato a tacere ogni giorno, sotto torchio da poteri forti e subdoli, con querele studiate ad ok, non farti bendare gli occhi e guarda bene: “I loro idoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, ...Diventi come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida!” (Sal 115, 4-8) Se sai solo pazientare, custodendo la gioia, e resistendo alle loro disfatte,  non vedrai solo la loro fine, ma ti accorgerai che l’unico che può decidere della tua vita sei solo tu.
Coraggio, è questa terra di Badiavecchia persa nel nulla, che te lo grida ancora,
    questi uccelli che cantano e che non riesci ad udirli più, perso dietro i retroscena di cronache impazzite:
    Tu, e solo Tu sei protagonista della Storia”

Ugo qui ci parla con il fascino di questa natura, ora più che mai
il suo messaggio è luce di un futuro gravido di Luce, di un mistero che si incarna,
simbologia di un sole che sorge verso oriente,
e di una croce fiorita che ci parla di una vita nuova che nasce dopo ogni interminabile notte!!!


Ci vuole coraggio!!! il coraggio di un lungo cammino; il coraggio della semplicità; il coraggio di vivere liberi, il coraggio di sfidare la provvidenza;
il coraggio di sporcarci le mani con il sapore della terra e del sacrificio; il coraggio di scelte che sanno di radicalità e non che durano finché durano;
il coraggio di credere, si della Fede che è fidarsi di colui che ha generato questa vita, è Lui infatti la vera fonte; il coraggio di vivere e non di consumare
la vita ma piuttosto di investirla, in questa linfa che è l’Eucarestia, li dentro un pezzo di pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo,
li dentro un sorso di vino, che nasce dall’uva schiacciata dal torchio e fermentata
dal peso dei nostri giorni, pienezza di un Dio pazzo d’amore che tutto stupisce, che tutto trasforma in se, che tutto ricolora, che tutto eleva e che fa vivere!!!
Quando avrai il coraggio di credere allora non avrai paura!!!
...in questa terra c’è un’acqua viva,
che irriga per far germogliare la gioia delle cose vere:
la menzogna ti sarà chiara e più nessuno potrà ingannarti!!!


          Castanea 20 Settembre 2022                      P. Mario Salvatore Oliva

 scarica il documento