Epistolario



BUONA PENTECOSTE!!! ...CON L’ABITO NUZIALE ALLE NOZZE DELL’AGNELLO

Rivestiti di potenza dall’alto!!!
    Siamo dentro questo vortice di delirio che circonda il mondo contemporaneo, o almeno quel piccolo ed insignificante mondo occidentale che si definisce  internazionale, in cui non c’è nulla di vero se non l’intento di confonderci ed oscurare la sua ormai critica esistenza in declino abbandonato dall’intero mondo. E noi cristiani di questa fascia di terra di cui condividiamo la stessa sorte, risucchiati dentro questo buco nero dove non solo abbiamo rifiutato l’invito alle nozze (Mt 22), ma ci godiamo indifferenti lo spettacolo di Suor Rosalina attaccata dalla tv La7, definita un mostro di umanità e la comunità Shalom un orrore di violenza, poiché ha osato opporsi al sistema che ha imposto lockdown ed un vaccino disumano che sta seminando morte ovunque, non ultimo, fra' Daniele Reitano.
Il deserto nelle nostre Chiese è ormai evidente, diventate meta di turisti, che tra un biglietto di ingresso e una guida turistica distruggono per sempre quella linfa di soffio che dall’alto aveva creato tutto questo per elevare lo spirito, ora però in mano al principe di questo mondo fa girare un grande affare economico. Anche lo spettacolo, dei nostri scenari folcloristici e tradizionali, visto il giro di affari insostenibile, si sta riducendo, e nell’intento di salvare capre e cavoli, da una prima comunione si è passati direttamente alla cresima, con il beneplacito di quanti fanno fatica a fine mese: ma pur cambiando l'ordine degli addendi dell’addizione, la somma non cambia!!! Con questo vuoto esistenziale, ricamiamo così a dismisura, rocchetti pizzi e merletti, attorno a riti senz’anima pronti a consegnarsi all’intelligenza artificiale che li terrà in vita per emozionare i nostalgici, e tra nenie gregoriane e linguaggi incomprensibili, al grido la messa è finita, sfuma l’ebrezza di un istante e continua il dramma della nostra depressione cronica, nella consolante illusione che “allargando i filattèri e allungando le frange” (Mt 23,5)  cambi qualcosa mentre  incattiviti, in questa solitudine estrema, buttiamo veleno verso chi osa dissentirci.

Ai crocicchi delle strade però c’è Lui lo Spirito, che soffia,
vento gagliardo che apre le porte, rompe i sistemi multimediali della menzogna
e con la forza liberante suscita il coraggio di un esercito che non si allinea, che non si piega,
che libero non si lascia confondere, per quanto censurato avanza,
bombardato riprende sempre più vita!!!


Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto,
nell'amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa
nella fedeltà e tu conoscerai il Signore.
E avverrà, in quel giorno - oracolo del Signore -
io risponderò al cielo ed esso risponderà alla terra;
la terra risponderà al grano, al vino nuovo e all'olio
e questi risponderanno a Izreèl.
Io li seminerò di nuovo per me nel paese
e amerò Non-amata,
e a Non-popolo-mio dirò: "Popolo mio". (Os 2, 22-25)


Rivestiti di potenza dall’alto (Lc 24,49), avanza la Chiesa, che grazie a tutto ciò si purifica e si rinnova per uscire da questi cenacoli colmi di paura dove credeva di rimanere al sicuro nelle braccia dei suoi amanti che l’hanno imbrattata di mascherine e di disinfettanti togliendole il vestito autentico della fede che non conosce scienza e che ne basta quanto un granello di senape per spostare le montagne (Mt 17,2).
Ed ecco che spinta dallo Spirito di fuoco che divampa, si fondono le trincee della difesa e vengono bruciati i vestiti lacerati dalla prostituzione decorati con il marchio della bestia, del green pass e dell’inoculazione forzata (Ap 13,16-18).

E’ lo Spirito che fa vibrare nel cuore di tanta miseria
l’intero capolavoro della salvezza:
“Di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote. (Lc 1,50-53)
Ora più che mai siamo testimoni della sua presenza,
ora più che mai siamo chiamati
a dare testimonianza della nostra Fede!!!


Non lasciamoci confondere (Papa Benedetto XVI), per non finire come quel tale senza l’abito nuziale gettato fuori: “Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. (Ap 3-15-18) Scartati da questo mondo avanziamo senza paura, non per fare una chiesa diversa anche perchè “sarebbe la nostra e non quella di Cristo” (Carlo Carretto), ma dentro questa Chiesa, piena di debolezze e di contraddizioni che Cristo ha adornato di misericordia e di bellezza. Rivestiti dell’abito nuziale, reso candido nel sangue dell'Agnello, entriamo così alle nozze, purificati attraverso la tribolazione. (Ap 7, 13-15).
Rimaniamo saldi famiglie che con fatica non ci omologhiamo a questo mondo infame che afferma che la Legge 194 sull’aborto rappresenta un “pilastro della nostra vita sociale”, (Mons. Paglia), che “garantisce una traduzione laica importante” (Cardinale Zuppi), che chiama progresso l’eutanasia, intelligenza artificiale che distrugge l’umano e lo spirito, decretando generi, imponendo il pensiero unico mentre, sotto la coltre della democrazia e della misericordia si nasconde la più spietata dittatura ideologica mai esistita e il più feroce sistema che elimina quanti non si allineano.
Non abbiamo paura suoi ministri, non soffochiamo lo spirito che ci ha colmato dei suoi carismi, non soffochiamolo con la stanchezza spirituale, con l’apatia delle nostre liturgie tirate per forza e con l’orologio puntato, con la nostra mancanza di creatività. Prendiamo le armi indossiamo l'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. (Ef 6,11-12)
Buona Pentecoste!!! “Voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo” (Gal 3,26-27).

Dai crocicchi delle strade, con l’abito nuziale,
fuori da tutti i sistemi di questo mondo,
danziamo e cantiamo di gioia nello Spirito
che fa nuove tutte le cose (Ap 21,5) .


   Badiavecchia 23 Maggio 2023             P. Mario Salvatore Oliva



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BUONA PASQUA!!! ...ABBANDONIAMO IN FRETTA IL SEPOLCRO

Hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello!!!
Sulle alture di cartone di un mondo infame, in una corsa frenetica verso il nulla, si consuma il delirio di onnipotenza tracciato da un’agenda di quattro ricconi, che senza guardare in faccia niente e nessuno, portano avanti tenendoci tutti sotto il pugno di un invisibile algoritmo, che addormenta, che distrae, che crea dipendenza: tra un tiktok e l’altro, tra una risata ed un like da cliccare, veniamo punturati con sistemi sofisticati, pic indolor!!!
Senza consapevolezza un veleno lento ci abitua, e dopo averci omologato togliendo ogni genere,
ci deposita nella discarica finale di un inceneritore studiato per non lasciare più traccia di una unicità pericolosa
che possa risuscitare qualcuno:

    ...lento come due uomini che si baciano, lento come gli spot che compaiono sui nostri piccoli schermi invasivi, senza mai averle richieste e senza nessuna libertà di scelta, dove invitano gli “etero” ad andare in vacanza piuttosto che fare figli e noi a batterci per gli “lgbt” poverini, affinché possano ottenerli dagli uteri in affitto, dove girano affari da capogiro;
...lento come un certa moda che parla di benedizioni aperte a tutti i generi, di assoluzioni senza nessuna conversione e pentimento, di comunioni eucaristiche come pop corn e patatine, a chi offre di più;
...lento come una misericordia, che come il prezzemolo ci sta dappertutto, ma senza il minimo senso della giustizia, come afferma il vescovo Daniel Fernández.
I quattro ricconi però si sono dimenticati che gli è scappata di mano “l’impostura peggiore”,  - come l’hanno definita loro - quando hanno ordinato: “la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: "È risorto dai morti"!” (Mt 27,64).
Sfugge ancora, poveri illusi, fabbricanti di museruole, che come mi ha proposto qualcuno la domenica delle palme, è buona per me che me la metto!!!
“Vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra
e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve.
Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.
L'angelo disse alle donne: "Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso.
Non è qui. È risorto!!! (Mt 28,2-5)

Non abbiate paura ormai non possono più fare nulla!!!
Qualche saggio ricorda che il principe di questo mondo ha fatto le pentole ma ha dimenticato i coperchi e aggiungo che nonostante le ha rinforzate, creandole pentole a pressione, sigillando la pietra, sono esplose.
I castelli di sabbia si frantumano, le loro mani sono riconoscibili, grondano di sangue, i loro capi firmati sono così evidenti che portano le firme di soprusi, di pizzi che come vampiri hanno succhiato dalle tasche di poveri fratelli, che pur di cercare un po'’ di salute si sono tolti tutto quello che avevano; le lacrime di tante madri, per quanto censurate dai media non possono più nascondere gli eventi avversi da vaccino insieme alla menzogna sventolata in questi due anni. Sono quelli dalle mani pulite, con un catino sempre a portata di mano, firmato “Pilato” , timbro di garanzia e riconoscimento.
"Lazzaro, vieni fuori!" (Gv 11,43).

Con il reddito di cittadinanza ci siamo a abituati a vivere bene dentro questo sepolcro, “ma mandiamo cattivo odore” di putrefazione: l’odore nauseante delle nostre scelte sbagliate, di matrimoni falliti costruiti sulle sabbie mobili dell’egoismo e dei risentimenti; poveri illusi che credono che cambiando sponda d’identità le fragranze migliorano, ma cosa può mai dimorare in una tomba se non la morte, l’angoscia, la disperazione?, Gli escrementi di un porcile sono più sopportabili a confronto.
La Pietra sigillata non c’è più da duemila anni!!!
Caro Tommaso, che ci rappresenti tutti, noi vigliacchi nascosti dietro di te, ricordacelo ancora che quelle ferite le hai viste e le hai toccate, emanano un fiume di vita per chiunque crede e cerca come Te. (Gv 20,27)
Nei cunicoli di questo sepolcro, quando finalmente saremo “consapevoli”
che fuori c’è un bacchetto di nozze e lo Sposo ci ha invitati tutti, le bende
dei nostri affari sporchi e delle cose accumulate, come nelle tombe degli egiziani,
si scioglieranno e liberi dai disinfettanti che hanno ucciso la voglia di donare e di osare,
potremo andare senza più ostacoli e senza più paura, svestiti dell'uomo vecchio
con le sue azioni, rivestiti del nuovo, dell’abito nuziale  che si rinnova per una piena
conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato (Col 3,9-10),

accanto a nuovi martiri, come  Julian Assange, e tutti quelli che abitano ai crocicchi
delle strade, introdotti alle nozze dell’Agnello, al grido dello Sposo:
“Io sono l'Alfa e l'Omèga, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine.
Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all'albero della vita
e, attraverso le porte, entrare nella città. Fuori i cani, i maghi, gli immorali,
gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna. (Ap 22, 13-14)
Auguri a tutti quelli che già sono fuori e a quelli  che sono dentro i sistemi infami  di questo mondo: "Uscite", e a quelli che sono nelle tenebre: "Venite fuori". (Is 49, 9).

             San Basilio 3 Aprile 2023                  P. Mario Salvatore Oliva

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Quaresima verso la terra promessa

La sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.!!!
“Verranno tempi duri: inutile che ce lo nascondiamo.
Dobbiamo dircelo qui, ai piedi della Madre, perché sia lei a renderli più dolci.
Verranno tempi duri per la nostra vita nazionale.
Verranno tempi duri proprio nel momento in cui ci stiamo preparando
a vivere l’esperienza nella casa comune della nuova Europa,
che a me si presenta anche con tristi presagi
perché ha più il sapore di una convivenza economica,
di una cassa comune che di una casa comune.
Sembra più l’Europa dei mercanti che l’Europa dei fratelli
che si trovano tutti quanti insieme a vivere la loro identità
aperta per aprirsi anche all’accoglienza degli altri.
Tempi duri. L’Unione Europea sembra svilupparsi non tanto in una convivialità di differenze
quanto attorno al marco e probabilmente attorno a grandi nazioni
che renderanno la nostra vita standardizzata un po’ sulla loro.
Verranno tempi difficili, ma noi li dobbiamo affrontare con grande speranza.
Perché, se ce la mettiamo tutta le cose dovranno cambiare” (Don Tonino Bello 13 /9/1992 Madonna dei Martiri)

Sui binari confusi di questa storia, l’eco di queste Parole, dette trent’anni fa, risuonano così colme di tanto compimento: avanza il declino dell’umano e si scatenano le forme violente di tanto orrore in nome della libertà e dell’anarchia, scritta con il lessico dei limiti. La schiavitù moderna, bandita come evoluzione, non appare di fatti con le catene facili da identificare, ma con le dosi anestetizzanti lanciate a sorsi ripetuti, attraverso i tanti canali multimediali. Resi inermi, impassibili e insoddisfatti veniamo eccitati da continui desideri che ci tengono a cuccia nel delirio di un immensa insoddisfazione e giorno dopo giorno moriamo senza più ritorno.
Cari cristiani, ma lo siamo ancora??? Questa consapevolezza ci può tenere desti,
questa consapevolezza ci può far sentire ancora la musica e le danze di un banchetto che abbiamo spento!!!
“Consapevolezza”
di una volontà che trasforma lo scandalo della croce in salvezza!!!
    “Noi annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani!!!” (1Cor 1,23)

Ora più che mai dobbiamo investire sul nostro pensiero!!! I canali di una quaresima di fioretti e sacrifici arcaici devono riformarsi per introdurci dentro una formazione che ci rende capaci di affrontare le sfide che ci attendono, e che già in questi due anni ci hanno annientato. Dobbiamo riconoscere gli affari sporchi che giorno dopo giorno ci portano lontano dal banchetto di nozze dell’Eucarestia, tra la nostra miseria e la vera Luce che vince la morte, che distrugge l’egoismo, che ci rende umani, non in quell’amore fatto di baci osceni di chi usa e getta, sporca e uccide, ma in quello autentico: di morire donando, di servire generando, di consumarsi creando vita.
- Ora è il tempo di riconquistare l’armonia del silenzio, dove ogni nota torna al suo posto: per distinguere i suoni dalle stonature, percepire i brividi della gioia, di osare e non cadere nell’inganno di possedere il nulla;
- è il tempo di un no chiaro, pronti al martirio: non cedendo ai ricatti di quanti vogliono prepotentemente possederci, discriminarci, multarci, e tra poco, consegnarci ai tribunali: “la bestia fa sì che tutti, ...ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno possa comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome” (Ap 13,16-17),
- è il tempo del deserto, l’acqua sgorgherà dalla roccia e il vero pane cadrà dal cielo (Esodo 16-17): morsi da questi serpenti alziamo lo sguardo verso colui che è stato innalzato sulla Croce, nessun veleno ci recherà danno, nessuna paura incriminerà le nostre certezze (Gv 3,14).
Restiamo lì con Gesù nell’orto di questa notte infame, riversata sulla nostra terra, di tradimenti e solitudine, di rinnegamenti e di vigliaccherie, senza puntare il dito su Pietro che non è riuscito a vegliare nemmeno un ora sola (Mc 14) e che con la spada in mano (consegnatagli dai grandi sistemi corrotti che procurano le armi e alimentano la guerra) è pronto a staccare l’orecchio a chi è falso come lui, e come noi (Gv 18): né di quei 12 e ne di questo resto c’è tanto da perderci tempo. Ciò che conta è non lasciarci travolgere dal sonno, non lasciarci drogare, credendo che tanto non cambierà nulla: non è stato così per quei due fessi come noi, di Adamo e Eva? E’ conseguenziale trovarsi nudo e senza forze!!! (Gn 2). Dobbiamo rimanere lì, dobbiamo pregare per non cadere in tentazione, non sgranocchiando corone e canticchiando vie crucis con il marchio delle nostre sconfinate ipocrisie, ma in intimità con lo Sposo, percepire il suo amore che dissolve ogni paura. Da questa stazione resteremo irremovibili dinanzi alle proposte affascinanti del maligno: 1)che ci aspetta all’angolo dei nostri desideri; 2)mostrandoci il brivido di numerosi like e di tanto successo; 3) ed immergerci infine nel delirio di poter fare a meno di Dio, diretti verso la discarica dell’eutanasia per farla finita per sempre (Mt 4).  
C’è una Tunica da indossare e questo è il tempo giusto: pregare, discernere, resistere, scegliere, studiare, informarsi. Quella tunica gettata a sorte senza cuciture, da cima a fondo (Mt 27,35), tolta a Giuseppe e poi ridata dal Faraone, (Gn 37,24-41,14), stracciata dal sommo sacerdote, (Mt 26,65), coperta di cenere da Davide (2Sam 12), prefigurata sul Tabor piena di luce (Mt 17), vista da Giovanni e Pietro per terra nel sepolcro nuovo, e da Maria indossata dai due Angeli (Gv 20). Da Pentecoste “rivestiti di potenza dall'alto” (Lc 24,49) senza falsità, senza ipocrisie, entriamo alle nozze, “Davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide”  tenendo “rami di palma nelle”  nostre “mani. E”  gridando “a gran voce: "La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all'Agnello" (Ap 7,9-10): uccisi, ma risorti, colpiti ma non affondati… certi che questa Pasqua non si scriverà ancora con segni vuoti di immagini che si elevano e di uova che esplodono, ma risplenderà in quel piccolo resto: “centoquaranta-quattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d'Israele” (Ap7,4).
“PADRE MIO, SE QUESTO CALICE NON PUÒ PASSARE VIA SENZA CHE IO LO BEVA, SI COMPIA LA TUA VOLONTÀ" (Mt 26,42).
C’è un aurora che ci aspetta, Giuda arriva e con lui niente di meno che i sacerdoti del tempio, non c’é da stupirsi, ma piuttosto “ Non lasciamoci confondere” (Papa Benedetto XVI).

             Alessano 13 Febbraio 2023                P. Mario Salvatore Oliva

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BUON ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO!!! ..La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni!!!

Qualsiasi cosa vi dica, fatela!!!
Sugli orizzonti della Creazione è proprio Adamo che, aprendo gli occhi, dopo quella notte insonne, canta l’inno più grande dell’Universo:
"Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna, perché dall'uomo è stata tolta". (Gn 2,23)
...ma su questi nostri orizzonti cogliamo i cocci di tante “ossa aride”,  (Ez 37,11)
di tanta carne andata in putrefazione, dove l’Adamo avvelenato e sedotto
dal serpente non vuole più lavorare con sudore e l’Eva cacciata dal paradiso, partorire con dolore, e vagano nel mondo in cerca di qualche gattino che gli faccia compagnia, o di qualche cane che gli lecca le ferite senza più speranza
e senza più vita, o peggio in crisi d’identità non trovano più nel loro stesso corpo il ricordo di un cielo limpido che genera, ma lo sfogo dei loro istinti che logora e consuma, che usa e getta, che mangia e sputa, che convive finché gli interessa e chiama compagna chi solo dovrebbe riempire la sua solitudine: pronti per la fine del genere umano!!!


Ho aperto allora all'amato mio, ma l'amato mio se n'era andato, era scomparso.
Io venni meno, per la sua scomparsa; l'ho cercato, ma non l'ho trovato, l'ho chiamato,
ma non mi ha risposto.
Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città;
mi hanno percossa, mi hanno ferita, mi hanno tolto il mantello le guardie delle mura. (Ct 4,6-7)


Non c’è nessuna famiglia da salvare non c’è un ideologia da difendere, ne una battaglia da combattere con tutte le armi, e non c’è nemmeno, ed oso dirlo, un sinodo da fare:
C’è piuttosto una Liturgia da Celebrare dall’altare alla vita, quello eretto nel Golgota che si erge fino al sepolcro vuoto!!!

Quale scambio di consenso può mai rendere reale questa armonia che crea, che genera,
che vince, che risorge che nasce se non perchè una scintilla di cielo misteriosa
fonde, unisce, dà forza, eleva e crea???
Quale firma con i testimoni può mai dare un’anima ad un contratto che parla di diritti e doveri,
...è nella unione vera e autentica, di un uomo e di una donna
che Dio mette il suo sigillo e infonde il suo Spirito,
solo Lui crea, genera, vive, risorge, e vince il male!!!


“Non hanno vino!!!". (Gv 2,3)
Si sono prosciugate le botti delle nostre cantine, le abbiamo riempite velocemente senza pulirle, senza riparlarle, senza pigiare l’uva, tutto in fretta, tutto senza nessuna passione, ubriacandoci di mosto siamo svenuti, scaraventati nelle vasche di ricevitori ormai screpolati, nella tragica realtà di aver perso tutto, e quello che è rimasto si è fatto aceto amaro da ingoiare per tutti i nostri giorni!!!
- Non andate dietro a questi ciarlatani che sono lupi rapaci vestiti di agnello, (Mt7,15) vi seducono con il fascino di banchetti appetitosi e vi avvelenano di cambiali che rendono pesanti i vostri giorni per poi scaraventarvi nelle braccia di ulteriori avvoltoi pronti a firmare gli inevitabili divorzi per rosicchiarvi quel poco di carne che vi rimane addosso;
- non andate dietro questa moda materialista dove il consumo detta le sue leggi e le firme di una moda a decidere i vostri cominciamenti, e senza Spirito e senza nessun Dio, svuotati di ogni anima e benedizione, dopo aver consumata la notte, vi svegliate nudi al mattino, con bocche da sfamare o peggio da depositare a qualcuno;
- non illudetevi di una convivenza che si scrive con l’ inchiostro della precarietà e quello scolorito della permanente immaturità incapaci di farsi carico delle proprie scelte fino in fondo da veri uomini, incapaci di gestire il timone per non lasciarsi affondare dalle tempeste prevedibili e inevitabili;   
- non seguite le vostre famiglie complici che, nel tentativo fallito di non perdervi, vi hanno imboccato, sostituito fino a quarant’anni e ora devono rassegnarsi alle vostre rovine e battersi il petto per essere stati causa dei vostri mali e senza avervi insegnato ad alzare lo sguardo verso Dio, vi hanno reso aridi e come loro vagate senza anima e senza fede da cadaveri che camminano senza più vita;
- guardatevi anche da quei preti che non hanno a cuore che solo il conto di certe offerte, che tali non sono, avidi di denaro e preoccupati solo a mantenere il loro tenore di vita, complici di una chiesa piena di riti ma che non diviene simbolo trasparente e vero di un Dio sposo dell’umanità, che sulla Croce, nel momento più assurdo e buio della storia, ha unito a se la massa di fango dell’uomo facendolo diventare un essere vivente per poi consegnarlo ad una Donna che genera dal suo grembo, quello del sepolcro vuoto, la vera umanità gravida di vita. (Gv 19,25-30).

Celebreremo ancora l’amore!!!
A Cana di Galilea troviamo il vero gusto di un matrimonio
che stava finendo male: se manca la gioia, se tutto è annacquato,
se manca il vino, è veramente una tragedia, ma la soluzione c’è…
“Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino,
colui che dirigeva il banchetto
- il quale non sapeva da dove venisse,
ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua -
chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto,
quello meno buono.
Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora". (Gv 3,9-10).


In questo vostro Anniversario eppure non è ancora tutto perso!!!
In questa Liturgia d’amore che celebreremo ancora insieme,
vogliamo all’orizzonte di Nazaret, svegliarci come Giuseppe:
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva
ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa! (Mt 1,24)

...lì dove i rumori di un mondo che ci racconta balle non ci tortura più,
dove non dobbiamo più scandalizzarci di un Dio che non la pensa come noi ma piuttosto,
senza temere, saper andare oltre ogni scienza.  
Non sono i soldi che contano, ma il suo amore,
non sono i problemi a sbarrarci la strada ma il suo sguardo
    a farci vedere lontano,
non sono le incompatibilità e le diversità a dirci che tutto è finito,
ma la comunione del suo essere Trino ad immergerci nell’“Amore”,
per essere “Amati” ed “Amare”, pronti a rifiutare anche con il martirio,
un gender che ci definisce con orrore genitore uno, due e poi anche tre,
e felicemente affermare, senza più paura e a voce forte l’armonia
di essere UOMO e DONNA, l’uno nell’altro, presenza di un Dio che unisce e crea.


...e se i tuoi figli non l’hanno ancora fatto, poichè non l’hanno ancora conosciuto, invitali!
Certo hai ragione, presi dalle loro cose e dai loro affari (Mt 22,5) ti meneranno di brutto, pazienza!!!

Ricordati quel gusto fa la differenza, Auguri!!!
 
             Castanea 20 Dicembre 2022                                 P. Mario Salvatore Oliva

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Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni!!!

BUON NATALE!!! ...VIDERO, SI PROSTRARONO, ADORARONO
Corre il secolo della confusione, della menzogna senza più rossore,
corre il grande reset che anestetizza le coscienze, silenzia i dissenzienti,
censura chi osa dire qualcosa di diverso,
e scrive sui muri il nuovo linguaggio di una mafia soft ormai legalizzata...
E’ un reato pensare! ...affare sporco di chi  ieri  era definito “no vax” e oggi un pericolo da marchiare con urgenza, assolto solo quando affermerà che il cattivo è Putin e condonata la pena, quando con disinvoltura e compiaciuto, si omologherà al pensiero unico che definisce anormale, la famiglia di uomo donna!!!

Corre una chiesa che arranca e si arrampica, che violentata cammina piena di stracci, portando sul suo corpo i lividi violenti degli amanti di turno, sbattuta qua e là, tra riti nostalgici di chi con sinfonie arcaiche vorrebbe consolarla o farse ripiegarsi; tra chi, con lingue non più concepibili, vorrebbe ricucire gli enormi strappi che si porta addosso; tra chi scaraventandola sulla strada del mondo, come una prostituta, la rende ridicola tra “TikTok” da brividi e scene liturgiche senza nessun rispetto generando solo follower e nient’altro; tra slogan imposti dai diktat di poteri sporchi che con gli idranti puntati sono pronti a spazzarla via quando avrà concluso la propria agenda...

“Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima!!!” (Mt 2,10)

Nello sterco dei nostri tradimenti brilla una stella? ...come è possibile???
Si proprio lì ora brilla!!! Come su quella Betlemme di Erode, dove Capi dei Sacerdoti
e Scribi del popolo entrano ed escono dalla sua corte con molta familiarità, o forse complicità:
conoscono bene le profezie e le predicano con eloquenza nelle loro lettere pastorali,
ma non la vedono,;
lì tra quei Pastori peccatori pubblici (Lc 2,8-20) che ai crocicchi delle strade (Mt 22,9),
a differenza di noi, accolgono l’invito;
lì nelle nostre incoerenze che arredano gli sfarzi dei nostri palazzi ecclesiali, quelle delle nostre carriere,
ricamati con l’anamnesi di tanti giochi di potere, di ricatti, di intimidazioni appena osi dissentire,
e intessuti con i fili contorti di tante complicità di chi ha generato tante lacrime e numerose vittime;
lì in mezzo ad una storia assurda dove ciò che è stato detto dal profeta Geremia si compie ancora:  
“Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più. (Mt 2,18)

In questa notte brilla questa Luce!!!
A vederla sono sempre loro, quei maledetti da Erode di ieri e di oggi, emarginati, buttati fuori da ogni religione, pubblici impostori dal valore di 100€, dosati per l’ennesima volta con tutti gli eventi avversi del caso, colpiti e troncati da malori improvvisi, caduti per terra, dimenticati e poi inceneriti con l’ardire assurdo e inumano, che si sono ridotti così perchè hanno mangiato male in questi due anni, e noi complici, creduloni obbedienti a chi ci impone di pensare così, lo divulghiamo con ferocia, senza possibilità di nessun dialogo e confronto.
Sono loro i protagonisti di questa notte Pasquale!!!       “Avvolto in fasce e deposto!!!”  (Lc 2,7)
Sono essi che oggi contemplano l’Agnello immolato ritto in piedi che cantano un canto nuovo:
“Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio,
con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e hai fatto di loro, per il nostro Dio,
un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra" (Ap 5,9-10)
I grandi Commensali del Regno, che hanno sentito, e poi hanno visto,
hanno mangiato al banchetto e oggi lo annunciano, per il mondo!!!
Ribelli, che crocifissi risorgono, che tacciati diventano pane, che uccisi vivranno per sempre...
pastori di un presepe inedito, che Erode non è riuscito ancora a castrarli,
e i sommi sacerdoti a farli fuori per sempre…
Qualcosa nei loro piani difatti non ha mai funzionato e noi siamo felici!!!
Vieni allora!!! ...tu confinato in qualche parte, dentro una parte o fuori
da ogni parte, “fatto poco meno di un dio, coronato di gloria e di onore”. (Sal 8)

Auguri allora a te, guarda questa stella ancora
e non farti bendare da nessuno!!!

… ma perchè mai dovrei sussurrare una parola sterile che tutti dicono, che forse non ha più nessun senso? Questo augurio,  quello di ritrovare il nostro cuore per finalmente muoverci verso il banchetto di nozze, lo prendo per te dalla gioia di tutti i ribelli e gli stravaganti di questa notte, affinchè con gioia possiamo
cantare: “Sì, vengo presto!". Amen. Vieni, Signore Gesù!!! (Ap 22,20)
 
             Castanea 20 Dicembre 2022                P. Mario Salvatore Oliva

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