Epistolario



IL RISORTO RIMANE CON NOI AUGURI A QUANTI TUTTAVIA SI ALZANO

Anche se noi gli diciamo di rimanere, Lui già dentro di noi, nell’anima, che arde di desiderio, che divampa d’amore, che scioglie le paure, e frantuma le nostre delusioni!!!

Non vi nascondo che ogni volta che devo scrivere un messaggio per voi è sempre una grande fatica: è la Potenza dello Spirito Santo che mi da forza al quale mi consegno, lasciando che sia Lui a muovere le mie mani e a scorrere su queste righe, perché per primo mi infiammi della sua Parola e vi raggiunga per far bruciare il cuore della sua Presenza. Questa volta però Lui ha fatto tutto da solo o meglio sulle righe storte dei miei giorni non ha usato le mie mani ma i crocevia di un ospedale per illuminare quel buio irrompente che ci schiaccia, proprio in quell’ora ben limitata della nostra fragile esistenza: “Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato” (Lc 23,44-45): E’ Lui è lì!!!

Alito di Vita effuso dalla Croce per togliere di mezzo il “Velo del Tempio” (Lc 23,45)
che impedisce ai raggi, di un sole infinito, di illuminare la nostra esistenza eclissata.
Anche se noi gli diciamo di rimanere, Lui già dentro di noi, nell’anima, che arde di desiderio,
che divampa d’amore, che scioglie le paure, e frantuma le nostre delusioni!!!


Vi raggiunga allora questo messaggio che io ho scritto per quei viandanti di una strada,
che percorriamo insieme:

31 MARZO 2019 QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA DAL REPARTO DI CHIRURGIA PLASTICA
DELL’OSPEDALE GIACCONE DI PALERMO:

“Non pensavo che sarei mancato anche in questa Domenica ma in tutto questo c'è sempre l'Amore di Dio che ci conduce e ci fa vedere oltre. Ringrazio le mie tre Comunità dell'amore che avete verso Gesù e della vostra pazienza, io per questo sono tranquillo poichè in questi anni abbiamo compreso che la Chiesa è Corpo di Gesù e dunque siamo sue membra, non c'è un capo con i suoi sudditi ma c'è un corpo che vive e ognuno è parte integrante e attiva di questo Corpo (1Cor 12,27-28): ecco perchè la nostra Chiesa vive, poichè Cristo è Vivo ed è Risorto e ognuno di noi ne è simbolo vivente! Sono grato a Gesù per il dono dello Spirito Santo che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro (Tito 3,6), e grato a voi che donate la vostra vita, il vostro servizio, la vostra gratuità verso la nostra Chiesa bella, che ci appartiene, e che renderemo sempre più bella, - non vi nascondo che sono felice che le mie mani porteranno per sempre il segno di questo amore e di questo sacrificio, segno tangibile come la Croce, che dovrà ricordare, per primo a me stesso, la gioia di amare come Gesù ci ha amato -  dove, l'immensa Misericordia del Padre, per mezzo di Cristo nello Spirito Santo, ci eleva e ci fa potenza della Resurrezione. Stiamo vivendo la Quaresima e ci prepariamo a vivere la quarta Domenica, la domenica del Padre Misericordioso (Lc 15-11-32) che esce incontro a noi: per tante vicissitudini, abbiamo compreso che solo a casa si sta bene, solo con Lui possiamo stare bene. Esce a pregarci di entrare - un Dio che ci prega... che meraviglia, che Misericordia, chi può dire di avere un Dio come il nostro Dio? (Dt 4,32-40). Molti cristiani hanno paura di Dio, e questo è figlio minore, altri sono arrabbiati con Dio, poichè possiede un metro strano, e questo è il figlio maggiore: non tutti si lasciano amare e amano con libertà poichè ciò che ci impedisce di entrare è la nostra superbia, le nostre idee, i nostri preconcetti, le nostre religioni innalzate in nome di Dio, tutte realtà che costruiscono in noi una corazza di pietra lavica per nascondere e mascherare le nostre crisi esistenziali, le nostre ferite. Per entrare l'unica via è svuotarci, rinnegare noi stessi, diventare bambini, abbandonarsi, che non significa annullarsi ma quello di osare per permettere all'amore di amarci: accogliere l'amore per poterlo amare! Solo se ci arrendiamo a questa linfa vitale e gli permettiamo di avvolgerci senza resistenze, sperimentiamo che siamo amati, e poichè amati diventiamo liberi e capaci di amare. Possiamo avere la salute eppure non essere felici, avere i soldi eppure non essere felici: non è l'avere che ci rende felici poichè neanche l'amore si può possedere, ma solo quando ci lasceremo amare ed entreremo in questa armonia di libertà, allora diventeremo amore e nulla potrà separarci dall'amore di Dio (Rm 8,37-39).
Questa è l'esperienza che ho fatto in questi giorni e desidero condividerla con voi. "Accanto a me c'è un nonnino simpatico di 88 anni, un tecnico super affermato, nella costruzione di depuratori fognari, uno specialista di far diventare ciò che è sporco in pulito... - non so se c’entra con la nostra avventura di fede, credo di si, - di una vita straordinariamente vissuta dentro gli affetti della famiglia tanto che è attorniato da tanto amore. Si chiama Gianni, dopo aver perso la moglie condivide questo tratto di vita con un'altra donna Anna Maria, otto anni più piccola di Lui, una donna vulcano, era Commissario della polizia, immaginate che tipo. Vedova da giovane e con un dolore immenso per un figlio che è volato in cielo. Con Gianni si amano e si bisticciano come due giovincelli innamorati, ma felici: solo l'amore ci fa vivere o meglio vincere. Tutto questo è solo la cornice del mio racconto. Gianni ha due figli, uno si chiama Luigi, il più piccolo, che è sposato con una donna di nome Maria, Luigi e Maria vivono un cammino di Fede intenso e colmo di attività pastorali, Maria è Ministro Straordinario, insegna Lingue, ed ora studia Teologia alla Cattolica a Roma, nel 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II, dopo alcuni aborti spontanei, nasce Giovanni Paolo, nasce al 5° mese di gravidanza, non compiuto ancora il 6° mese, - Maria mi ha fatto vedere il cappellino appena di 6cm di diametro circa. Dalla nascita di Giovanni Paolo tutto un susseguirsi di eventi straordinari animati da tanta preghiera e da tanta fede, tanto che, Giovanni Paolo, non ha avuto nessuna complicanza, ne agli occhi, ne in'altri organi, che secondo i medici dovevano essere compromessi. Con grande stupore di tutti, no di Maria e Luigi che hanno creduto fin dalla nascita allo straordinario prodigio. Oggi Giovanni Paolo ha 13 anni è anche alto e un super ragazzo: ma non è ancora tutto! Ieri mi visita il Dott. Matteo Rossi, che mi ha operato, un giovane dottore di 38 anni simpatico, alla mano, molto in gamba, ma soprattutto umano, mi parla della sua mamma, una catechista super affermata, e mi racconta di un episodio straordinario che gli era capitato durante il periodo degli studi, per un periodo si svegliava puntualmente alle 17.17, stessa ora, stesso minuto, e chiedendo alla mamma della stranezza della cosa, la risposta ferma e senza alcun dubbio ha messo in evidenza che si trattava dell’ora in cui venne fucilato Giovanni Paolo II. Rimango perplesso per quel legame particolare che ho sempre avuto, mi torna in mente che Giovanni Paolo II era stato colpito al dito indice della mano sinistra. Continuo a dire al Dott. Matteo che forse a Messina mi avrebbero amputato il dito, senza esitare, mi ha affermato che non sarebbe stato diversamente poichè questi tipi d'interventi sono così delicati che è più semplice amputare, considerando inoltre che si tratta di un dito mignolo della mano sinistra. Ora ho capito tutto!!! Quando non sei a casa, quel figlio minore che c'è in noi, vede solo un Padre  severo, che punisce, e tutto si legge come castigo. Quando ti rifiuti di entrare, quel figlio maggiore, sapientone, invidioso, superbo, arrabbiato, perfettino, sempre a mostrare le proprie capacità con l'anamnesi delle cose realizzate e con l'accento del dovere e del sacrificio, vede un Padre ingiusto che non fa le cose bene, che tratta i peggiori sempre meglio. Ma se sei a casa le cose cambiano, ci vedi chiaro e bene, infatti mi vedo Amato, e Giovanni Paolo II è il segno tangibile di questo amore. E' solo allora che percepisci una gioia infinita e sei felice, sei spinto solo ad amare, e inizia la musica, iniziano le danze di note che si scrivono con la vita di movimenti che tracciano una strada armoniosa, quella di Maria e Luigi che corrono per dare l'Annuncio che Cristo è Risorto: l'Agnello è sulla mensa è ritto in Piedi!!! (Ap 5,6). Maria è dispiaciuta poichè per andare a trovare il papà di Luigi non può andare a Messa ma, con stupore, trova tutto pronto nella stanzetta dell'ospedale che l'aspetta!!! Ce lo mangiamo, mentre tutto diventa Lui: non siamo più noi che viviamo ma Lui che vive dentro di noi!!!" (Gl 2,20). Buona Domenica a tutti, andiamo alla festa che il nostro Papà buono, anzi troppo buono, ma che dico, infinitamente buono ci prega di entrare!!!
“Sono stato dimesso dall’Ospedale il 2 Aprile Anniversario della morte di Giovanni Paolo II!!!”

     L’Augurio più bello è che dopo aver OSATO, TUTTAVIA...
     ’Augurio più bello è che dopo aver OSATO, TUTTAVIA...
     CORRIAMO ANCHE NOI AL SEPOLCRO LI DOVE I RANTOLI DEI NOSTRI SOGNI INFRANTI,
            DOVE LE SPERANZE SPENTE DELLE NOSTRE INUTILI FATICHE,
DOVE TUTTA LA NOSTRA ARRESA NEL NON VOLER
           PIU’ ANDARE AVANTI…
   HANNO LASCIATO SOLO PER TERRA LE BENDE
          CHE LI TENEVANO RINCHIUSE
  E VOLANO LIBERE SLANCIANDOCI    
     IN UN CIELO INFINITO D’AMORE!!!


   San Basilio 15 Aprile 2019                    
                P. Mario Salvatore Oliva



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QUARESIMA UN ESODO DAI DESERTI ARIDI VERSO UNA VITA CHE FIORISCE!!!

Osa lasciarti toccare da questo Amore che disceso dal cielo divampa, ti fa rinascere, ti eleva, ti libera, ...allora si che è Pasqua poiché come un uccellino da un guscio nascerai alla Vita

NELL ANDARE SE NE VA PIANGENDO PORTANDO LA SEMENTE DA GETTARE
MA NEL TORNARE VIENE CON GIOIA PORTANDO I SUOI COVONI!!! Sal 126

 Elevato in alto dai colori di una terra, quella del Salento, mi raggiunge l’eco di una Parola, le cui onde si propagano raggiungendo non solo gli infiniti spazzi di un cielo libero, ma anche quelli della nostra fragile umanità infangata e deserta, dove i drammi della nostra quotidianità irrompono senza pietà.
 Parola di fuoco che “arde”  nel Cuore di Don Tonino che divampa ancora nonostante il suo corpo spento dalla morte, brucia e riscalda, eleva e purifica, ci scuote e ci fa prendere il largo.
Come vorrei che come in un incendio ci sfiorasse?
...noi viandanti di questa ormai asfissiante delusione, dove i rantoli delle nostre amarezze, sono ormai l’unico pane che sappiamo masticare, consumati dalla carie  dei nostri sogni spenti, delle nostre speranze andate a vuoto, delle nostre  sofferenze che hanno spezzato in due la nostra spina dorsale!!!
Come vorrei che questo fuoco toccasse il gelido del cuore collassato della nostra gente?
… noi spenti non solo dall’emigrazione ma anche dalle nostre impenetrabili chiusure, dalle nostre mani atrofizzate, dai nostri binocoli messi a fuoco per puntare la preda e diffamarla nei canali multimediali delle nostre paure!!!
Ci avviciniamo e camminiamo con voi!!!




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Con Don Tonino Bello Auguri di un Natale scomodo!!!

Aperti gli occhi, come a Emmaus vedere, non più il fragile bimbo posto in un presepe vivente o in una fredda capanna, no, ma sentirlo vibrare e bruciare in te!!!
UN ANGELO DEL SIGNORE SI PRESENTO A LORO
E LA GLORIA DEL SIGNORE LI AVVOLSE DI LUCE!!!
Dietro le luci artificiali dei nostri giorni, quelle che scintillano nei balconi delle nostre delusioni, si nasconde il dramma di un buio incolmabile.
Appena terminata l’energia di momenti fugaci, che ci sfiorano come un lampo, ritorna senza pietà  colmare le nostre confusioni, le nostre tristezze, le nostre disperazioni, le nostre scelte sbagliate senza ritorno, i nostri drammi esistenziali, che oltre a portarceli dietro, li rigeneriamo in chi ci sta attorno e in chi abbiamo generato…
e il buio incolmabile ci spegne e ci fa a sua volta diventare raggio della sua essenza.

In questo scenario una voce dal cielo corre discese e discende:
    Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. (Lc 2,9)
...voce che oltre passa ogni tenebra, voce che ti raggiunge e mi raggiunge, che fa ardere i cuori (Lc 24,32) di chi però l’’accoglie e senza remore si arrende… mentre inizia una notte di Luce!!! … non artificiale
“Le grandi acque non possono spegnere l'amore né i fiumi travolgerlo”(Ct 8,7).
                                                                                  ...anche nei drammi più assurdi della vita risplende!!!...
 


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ARDERANNO SEMPRE I NOSTRI CUORI

BUON ANNO LITURGICO ALLA NOSTRA PARROCCHIA
Si aprirono loro gli occhi...
             ...e lo riconobbero!!! Lc 24, 13-35
Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava
con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?
Lc 24, 13-3
Sentieri, strade sparse che vanno oltre il nostro pianeta che custodisce aggiornato le sue mappe multimediali delle nostre alte tecnologie, si intersecano nei pensieri della storia, della filosofia, della cultura, delle tradizioni, e ancora, oltrepassano i confini del cielo per raggiungere il fine ultimo della nostra storia e della nostra esistenza, “Dio”, che ha plasmato l’universo e, appena ha terminato la sua opera percorrendo sette giorni, ha tracciato un ponte d’amore tra il cielo e la terra, tra la creatura e il creatore, tra la nostra piccolezza e la sua grandezza: "facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra" Gn 1 26.
Un ponte con un uomo, “Abramo”, invitandolo ad uscire verso strade incomprensibili (Gn 12,1). Le sue paure, i suoi insuccessi, i suoi drammatici dubbi sono diventati la sintesi di questa strada umana, e non solo i suoi, ma ancora di più quelli del suo Popolo, dal quale siamo nati, che per quarant’anni ha attraversato un deserto a tentoni, avanzando solo, quando si è lasciato guidare, fidandosi della “Parola”:
“Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa” (Is 43,19).

In questa vicenda c’è la nostra storia, la storia di ogni uomo, il cammino di Emmaus, di Dio, dell’uomo ribelle, del Padre misericordioso, dell’uomo che prega, del volto Luminoso che, nel roveto ardente (Es 3,2), ci indica l’unica via, di credere fino in fondo ad una promessa realizzata quando, “nella pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: "Abbà! Padre!". Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio. (Gal 4,4-7).

...e Giovanni nel Giordano, vede e gioisce, sente e si rallegra, e con Lui tutta l’Umanità!  (Gv 1, 29-34)
...e l’accesso vietato, si squarcia per sempre!  (Lc 22,45).
…e le Donne non trovano più una pietra da smuovere! (Lc 24,2).

… e i due di Emmaus???, ...credono che il loro urlo abbia ancora senso?
                                            “noi speravamo… alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti”
...e i lamentosi di turno???
...sono inermi nelle loro posizioni, nelle loro religioni fatte solo di riti???
riti che “hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. Le loro mani non palpano, i loro piedi non camminano; dalla loro gola non escono suoni! Diventi come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida!  (Salmo 113,13-16).
Nella strada di Emmaus questa presenza invisibile ci conduce a ritroso nella storia,
per poi, in uno slancio unico, farci solcare un sentiero inaccessibile
quello della Vita, Gesù, UomoDio!!!


                    OGNI UOMO POTRÀ ATTRAVERSARE CIÒ CHE È IMPOSSIBILE AGLI UOMINI!!!

Le Parole di Pietro risuonino più che mai: “Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso. All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". Pietro disse loro: "Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro". (Atti 2, 36-39).
Pietro le ha proclamate uscendo dal cenacolo, spinto dal fuoco dello Spirito, tracciando la prima mappa mondiale di questo inaccessibile ponte, dove la nave dell’umanità, spinta “dal vento che si abbatte impetuoso” (Atti 2,2), naviga l’oceano del firmamento. Ora divenuto accessibile grazie a colui che gli è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra (Mt 28,18).

Che questa Parola arda nel tuo cuore!!!
    ...in te che tiri il carretto dei tuoi giorni pesanti smarrito nei sentieri dei tuoi affari e del tuo portafoglio che non sono come prevedevi e al varco aspetti qualcuno da opprimere e da fregare per quella fame insaziabile di denaro: stolti e lenti di cuore a credere!!!
    ... in te che ormai sazio dei tuoi giorni, seduto nella panchina di una piazza desolata o dietro a un tavolo intento a mischiare le carte, cerchi di afferrare gli ultimi gazzettini del giorno per ampliarli in un pettegolezzo disumano, mentre nei tuoi occhi, scavati dal tempo, porti scolpita l’amarezza del tuo animo: stolti e lenti di cuore a credere!!!
...anche in te mio caro amico d’avventura che percorri i corridoi delle nostre Chiese, credo che non ti sia sfuggito che i due di quel giorno non erano mica due di piazza, ne tanto meno cristiani non praticanti? Come gli assomigliamo! ...delusi, amareggiati, speravamo; o diciamola meglio, usati, sfruttati, incompresi; mentre nelle mani più che la Parola portiamo l’elenco impeccabile di parole dette, di parole scritte, riportate... che come gli scribi e farisei custodiamo gelosamente per lanciarle al fallo dei nostri amici di strada: stolti e lenti di cuore a credere!!!
     
Ascolta la Parola, ascoltala e riascoltala ancora, come quella nonnina, che a Padre Francesco Farsaci,
rispondeva che la leggeva più volte fino a che lo Spirito Santo non gli dava la Luce di comprenderla!!!

All’alba del nostro cammino se pur abbiamo capito poco o nulla di Gesù lasciamo che scenda nei nostri abissi, la sua Parola che sa ardere nei cuori ci darà solo una certezza, quella che Lui non è negli sconfinati cieli, né chiuso come prigioniero nei nostri tabernacoli, né nei documenti ecclesiali di idoneità per avere il passaporto di accesso, ma è li con noi e ci rimane nonostante la nostra irregolare posizione ben definita, nella nostra solitudine, nei nostri sentieri sbagliati per dirgli con un solo desiderio: Resta con noi!!!    ...E LUI RIMARRA’!!!
Rimani qui in mezzo alle nostre tempeste dove sei venuto sporcandoti dei nostri drammi,
      mangione e bevone, trasgressore del sabato e di ogni legge, reo di morte.
Rimani qui a stravolgere i nostri idoli, le nostre certezze, quello su cui confidiamo.
Rimani qui con la Tua Croce, simbolo di totale amore,
     è vero l’hai combinata grossa dandole il potere di aprire ogni sepolcro,
      scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani, di ieri e di oggi!!! (1Cor 1,23)
Rimani qui, poichè sai che l’unica cosa da fare è prendere questo nostro desiderio di libertà,
     macchiato di debolezze, di sbagli, frutto di questa terra e del nostro lavoro,
      e trasformarlo, donandoci piedi di cervo…  (Is 35,6), ali di aquile... (Is 40,11) per volare in Te,
      ...e poi farti portare alla tavola delle nostre nozze con il cielo, queste nostre giare,
      pietrificate dalle nostre delusioni, riempite dalle nostre lacrime (Gv 2, 1-11),
      mentre Tu, con meraviglia e stupore, cambiando il nostro lutto in danza (Sal 30,12),
     ci inebrierai di vino nuovo, in un’Alleanza eterna
        che unisce per sempre noi con Te, in una sola cosa (Gv 17).
E poi allora non ti vedranno più i nostri occhi ma vedranno Te in noi
     mentre spariscono i segni, si dissolvono i dubbi, spariscono le incertezze e le stanchezze.
Le porti via, le dissolvi nel nulla, e i sepolcri si aprono, le notti si illuminano,
    le strade del cielo diventano luminose nella notte e si accorciano le distanze,
    e noi, non con Te ma divenuti Te, camminiamo sulla mappa del mondo
     per portare con Pietro l’Annuncio, la Parola, la Speranza, la Gioia, la Vita.  ...E TU VIVI IN NOI!!!


Buon anno a te mio caro Amico, se vuoi possiamo condividere questo tuo pezzo di strada, non vogliamo che tu ci segua, non vogliamo che tu venga in chiesa, non vogliamo importi la nostra religione. Se tu, per un pò di strada ci permetti di camminarti accanto, ti porteremo la sua “Parola”: arderà per sempre il tuo cuore e ti regalerà slanci verso quel cielo invalicabile, che se tu vuoi, potrai volare in esso!!!
Buon anno a te Discepolo di questa mia Parrocchia, la strada che percorriamo insieme non sia animata dai fili fragili di una pianificazione di programmi ma dalla passione per Lui, che Rimane con noi e spezza il nostro pane, le nostre speranze, le nostre vite, per versarle in quel calice della sua Vita e proclamare che “non vivo più io, ma Cristo vive in me”  (Gal 2,20).
Buon anno anche a te deluso, fuggito all’alba di un cammino infranto, schiacciato dal peso della rabbia,  anche del risentimento, dove hai appeso al cuore il foglio con l’elenco dei tuoi affanni incompresi con gli errori degli altri, accecato di miopia, - oltre di te, peccato che non riesci a vedere nulla. Lui no, non è rimasto nel nostro cenacolo, Lui va oltre, e alla fine di un cammino gridagli di restarti accanto e ti aprirà gli occhi non per rivedere la nostra Comunità, questo non importa, ma Lui che rischiara la notte:
...e arderà anche il Tuo Cuore!!!
AUGURI PER QUESTO AVVENTO CHE SIGNIFICA ATTESA!!!  Ma quale? ...quella di regali scintillanti, quella di un natale da favola, quella di vacanze strepitose, di presepi che sanno regalarci solo momentanei emozioni? Questo “No”, poiché vi augurerei solo di provare i brividi di una deludente vita che si spegne, che non ha via d’uscita, persa nei labirinti di centri commerciali dove ci si trova più poveri di denaro e soprattutto più poveri di noi. Attendete solo Lui!!! ...e scoprirete che Egli vi è già accanto. Percepitene la sua Presenza, fate vibrare in voi la sua Misericordia, provate in quel presepe ad emozionarvi di un Dio che “pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso”  (Fil 2,6-7).
                         … e se per un attimo vi arderà il cuore, allora si e’ Natale, l’Emmanuele è con Te!!!

           Badiavecchia 27 Novembre 2018        P. Mario Salvatore Oliva






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Grazie Ugo per questi colori scintillanti di un ottobre che avanza!!!

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti
perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga!!! Gv 15, 16

 

Un seme continua a cadere, qui in questa vallata di Badiavecchia ha trovato un terreno buono, secoli di storia, vicende impervie, canti gregoriani e poi... il silenzio e l’abbandono, l’indifferenza di una terra che la circonda distratta dal correre frenetico della tecnologia e degli affanni multimediali impastati di un materialismo egocentrico e astratto…
    ...qui con stupore e meraviglia, il seme ancora produce frutto, il cento il trenta il sessanta, mentre l’acqua del silenzio irriga la terra, “La Parola” discende dal cielo per dare energia e forza e l’Eucarestia Celebrata innalza al cielo il canto delle Creature...   Laudato sii mi Signore!!!
“Una parte cadde lungo la strada…” Mc 4,3
Abbiamo fatto terra bruciata con i nostri inutili affanni, in balia delle onde contrarie alla pace all’amore, e seppure con i nostri motori turbo riusciamo a ridurre le distanze e tempi restiamo lontani dalla volontà e dalla determinazione di lottare e vincere dominati dal vortice del relativismo, senza mete, senza conquiste, senza spina dorsale, con le batterie scariche che al primo fallimento di turno non riescono a illuminare notti senza alba …. “Trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all'errore” (Ef 4,14).

O Ugo con un tocco di campana nella notte
che suona tra questa vallata silenziosa
ci raggiungi ancora dai sconfinati spazi
di questo fugace tempo,
e la tua voce silenziosa nel cuore ci racconta di Te...
Ma dove sono finiti gli uccelli rapaci
che ti hanno aspettato all’uscita di Chiaravalle
all’angolo delle tue stanchezze,
ai borghi dei tuoi sogni infranti,
ai crocevia della tua malinconia
al ricordo dei focolai d’inverno
dove con Bernardo ti riscaldavi
gustando i racconti di un Vangelo che sentivi ardere nel tuo cuore?
Raccontaci Ugo come hai fatto a non farti rubare la Parola?
A si Lo so, un Sole, una Luce brilla tra tutte nella notte,
“...bianca più della Luna, e le stelle più belle non son belle al par di Lei…”
Maria abbagliata dall’Angelo, la Colma di Grazia, in Lei il Verbo fatto carne
La Luce che vince le Tenebre… e nasceva Badiavecchia!!!”...



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