Epistolario

Set 2020


Festa di Sant’Ugo

UGO valido MAESTRO a Badiavecchia eredi di una grande scuola
Sui sentieri che ogni anno percorriamo, la Festa di S. Ugo, diviene per la nostra Parrocchia un punto di arrivo:
        con Ugo ritorniamo al  cuore del nostro percorso.
Spesso ci capita di smarrire la strada, la meta che Gesù ci ha indicato, di entrare dentro il folclore di immagini sbiadite da ciò che ci sfugge e che li contiene: dare da bere, vestire, visitare un ammalato... bella meravigliosa pagina del Vangelo di Matteo ma...     ...dentro quelle nostre mani si può nascondere la verità nuda, non solo del nostro tornaconto, ma anche di quelle crisi esistenziali che ci portiamo dentro;
     affamati di successo, assetati di like, alla ricerca di vestiti firmati da amici, se così si possono chiamare, che ci adulano di complimenti regalandoci un curriculum vitae dove i contenuti sfuggono ai passanti di un mondo in corsa, e poi ritrovarci fuori patria nei circoli di questi percorsi bui, portando in noi le piaghe in putrefazione delle nostre debolezze, incatenati dentro labirinti, dove, trovare l’uscita non è per nulla facile.
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all'esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità
(Mt 26,27-28).
Ugo è un valido Maestro qui alla scuola di Badiavecchia da secoli
ci ha lasciato una preziosa “Eredità” ...e non ci vuole un notaio per firmare la proprietà!!!

Il pane dell’essenziale, ora et labora; l’acqua limpida della natura che ci circonda; il vestito di una vita scandita e ordinata animata dai tocchi del campanile; il segnale gps della Parola e dell’Eucarestia che come Israele ci fa ritornare nella nostra vera terra; le medicine delle rinunce e della terapia d’urto contro le frecce infuocate del maligno; le chiavi del monastero che ci mettono al riparo da ogni compromesso di facili affaristi e logiche di potere.
Distratti, come spesso è accaduto alla storia, ci siamo concentrati su quattro ossa del suo corpo, su poche giare rotte trovate nelle crepe di questa nostra terra, ma Paolo ci ammonisce ancora, “Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi (Ef 1,17-18).
Da questa eredità allora ritorniamo dentro i nostri passi per non essere travolti dalla moda
del vangelo ma nemmeno dal capogiro di una ideologia anticonformista e antireligiosa:

Se dobbiamo essere pane,
non ci può essere altro pane che sazia, quello del dono della nostra vita: “Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà” (Mt10,39)...

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